di GERARDO PONTECORVO – La Federazione metropolitana di Europa Verde di Reggio Calabria, in un comunicato stampa del 24 maggio aveva proposto all’Amministrazione Comunale di istituire con urgenza un qualificato tavolo tecnico per affrontare la precaria situazione degli alberi in città. In particolare, temeva che la tragedia del 20 maggio causata dalla caduta di un albero potesse indurre erroneamente al taglio di alberi stabili, lasciandone in piedi altri realmente pericolosi. La proposta non è stata presa in considerazione perché, evidentemente, non ritenuta utile e tantomeno urgente.
E, come previsto, nei giorni e nelle settimane seguenti si è assistito all’abbattimento di molti alberi nelle strade della città a opera di squadre di operai presumibilmente incaricate dall’amministrazione comunale. Il 15 giugno u.s. la Federazione aveva chiesto un incontro con il Sindaco f.f. per chiedere quali fossero i criteri tecnici adottati per le operazioni in corso. Trascorso inutilmente un mese e mezzo dalla richiesta, sono continuati gli abbattimenti di alberi ritenuti pericolosi e si è assistito alla caduta di un pino del lungomare che avrebbe potuto avere conseguenze anche più tragiche del 20 maggio.
Si ricorda che ai sensi del Regolamento comunale in vigore gli alberi possono essere abbattuti per una serie di motivi: pericolo per l’incolumità pubblica, ragioni fitosanitari, danni a edifici e servizi, necessità di effettuare lavori edilizi, pregiudizio al deflusso delle acque, realizzazione di progetti per la riqualificazione di un’area a verde, cambio di destinazione d’uso dell’area dove insistono gli alberi. Solo nei casi in cui non sono evidenti o facilmente comprovabili i motivi esposti prima è necessario munirsi di autorizzazione (vale pure il silenzio assenso). Non è dunque difficile comprendere perché gli alberi di Reggio sono ad alto rischio di estinzione!
La Federazione Metropolitana ha effettuato nell’ultimo mese una ricognizione sul territorio comunale per verificare se ci fosse in atto o fosse stata effettuata di recente qualche piantumazione di alberi anche in considerazione dei fondi del Pnrr che avrebbero dovuto “stimolare” l’Amministrazione comunale in tal senso.
Il risultato della ricognizione ha dato esito negativo, mentre sono proseguite le segnalazioni di alberi abbattuti dalle squadre comunali, e gli incendi hanno inflitto altre gravi perdite a ciò che rimane del patrimonio arboreo. Ci chiediamo come si possa accettare in silenzio questo trend negativo quando è ormai noto e provato che in una città gli alberi singoli e le alberature stradali impreziosiscono l’aspetto urbano, forniscono ombra, ossigeno, e rifugio per l’avifauna, attutiscono i rumori, schermano le polveri nocive. E che possono essere un riferimento identitario e storico per la propria popolazione.
Per quanto finora illustrato Europa Verde chiede che da subito si interrompa l’abbattimento di alberi in città per motivi di incolumità pubblica se questi non siano prima sottoposti a un esame scrupoloso, eseguito da personale qualificato, che ne certifichi la loro instabilità e dunque la pericolosità.
Il metodo speditivo e/o strumentale dell’esame sanitario e statico dovrà essere tra quelli riconosciuti dalla comunità scientifica. Chiede, inoltre, che si renda obbligatoria l’autorizzazione per qualsiasi richiesta di abbattimento, e che gli alberi abbattuti a seguito di autorizzazione dovranno comunque essere sostituiti, entro 60 giorni, in loco o in altra area precedentemente individuata (principio di compensazione).
Si dovrà procedere pure a un massiccio intervento di forestazione urbana per arredare e dare maggiore dignità agli spazi pubblici, e alla realizzazione di almeno 30 chilometri di nuove alberature e altrettanti di ricostituzione delle alberature ormai quasi del tutto scomparse. Chiede poi di rendere operativa ai sensi dell’art. 4 del Regolamento la collaborazione con le associazioni riconosciute, e che ai sensi dell’art. 5 si istituisca la Commissione consultiva per il verde pubblico.
La Federazione Metropolitana, con tutti i mezzi a sua disposizione, continuerà a incalzare l’Amministrazione (denunciandone gli ulteriori ritardi) perché effettui un deciso cambio di rotta nella gestione degli alberi, perché questo possa rappresentare un punto di partenza fondamentale per rendere più vivibile la città di Reggio. (gp)
[Gerardo Pontecorvo è Portavoce della Federazione metropolitana di Europa Verde/Verdi]