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L’OPINIONE / Roberta Attanasio e Antonella Veltri: Chiediamo rispetto e parità

L'OPINIONE / Roberta Attanasio e Antonella Veltri: Chiediamo rispetto e parità

di ROBERTA ATTANASIO E ANTONELLA VELTRI – Mai come in questo periodo storico occorre partire dalle parole: quelle che feriscono, quelle che delimitano l’agire delle donne e soprattutto quelle per dire basta alla violenza contro le donne.

Una narrazione, soprattutto quella istituzionale, che vorrebbe capovolgere ciò che è stata la lotta delle donne per raggiungere equità attraverso l’autodeterminarsi. La diffusa presa di parola intorno alla violenza di genere ha invece prodotto un’accelerazione di consapevolezza collettiva rendendo evidente che i femminicidi, gli stupri, le molestie, le discriminazioni non sono meri casi isolati, ma frutto di un sistema di potere, il patriarcato, che produce violenza e alimenta stereotipi. Sarebbe proprio dalle istituzioni, invece, che ci aspetteremmo altre parole.

Questo governo cerca di mettere in atto il tentativo di spostare l’attenzione su altro, sull’immigrazione, per ricercare le cause di un fenomeno strutturale e sistemico che trova nel patriarcato la sua cornice. Prevenire la violenza significa combattere le sue radici culturali e le sue cause. Per farlo servono strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al rispetto tali da determinare un reale cambiamento culturale. Per questo chiediamo azioni e non solo parole. Noi possiamo parlare di violenza, ma chi deve e può deve fare.

L’Italia è uno dei pochi paesi europei dove l’educazione sessuale nelle scuole non è obbligatoria per legge: sono assenti programmi educativi che promuovano il superamento degli stereotipi di genere, il rispetto dell’altro e di ciascuna identità. Disconoscere l’asimmetria di potere tra uomini e donne è colludere con un sistema di valori e credenze, pregiudizi e tradizioni che costringono le donne in una posizione subordinata rispetto agli uomini, un sistema che legittima il maltrattamento e l’abuso contro le donne e i minori.

Crediamo fortemente nel potere delle parole: quelle che uniscono, che esaltano le differenze e liberano dalla violenza patriarcale. Per questo aderiamo, convinte, alle iniziative che ci vedono coinvolte in occasione di questa data. Saremo insieme sempre più strette per difendere i diritti acquisti e allargare l’orizzonte dei diritti e della libertà, per garantire alle giovani generazioni di poter crescere senza pregiudizi, in un sistema valoriale che fa della parità e del rispetto i propri cardini. (ra e av)

[Roberta Attanasio e Antonella Veltri sono rispettivamente presidente del Cav “Roberta Lanzino” e socia fondatrice e presidente della Rete Nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza]

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