di ROSARIA SUCCURRO – Ho provveduto a querelare un manipolo di facinorosi che ieri sera avevano colpito a pugni la mia macchina nella piazza del municipio, dopo avermi accerchiato nel tentativo di intimorirmi con prepotenza. Peraltro, per tutto il pomeriggio costoro avevano insultato me e l’intera giunta e in sostanza, con il loro comportamento incivile, avevano complicato il lavoro dei dipendenti comunali nel rientro pomeridiano.
«Soltanto grazie al pronto intervento di due carabinieri non è successo il peggio. Gli autori del fatto, che ho individuato, si erano qualificati come già percettori del Reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi avevo ricevuto una delegazione di ex beneficiari della misura, cui avevo chiesto di darmi i loro curricula da portare al Centro per l’impiego di Cosenza, vista la notevole richiesta di lavoro che c’è in questo periodo.
Non ci arrenderemo mai ai ricatti e alle intimidazioni. Se lo facessimo, legittimeremmo una cultura della prevaricazione che negli anni ha procurato tanto male alla Calabria e ai calabresi, determinando ingiustizie e squilibri impressionanti. I protagonisti dell’atto di ieri sera credono di poter violare le regole civili a piacimento, di piegare con la forza le istituzioni pubbliche alla loro volontà. Fino a quando sarò sindaco, la violenza non entrerà mai in municipio.
Il sindaco tutela i diritti di tutti i cittadini che osservano le regole e che rappresentano i loro bisogni nel rispetto delle istituzioni pubbliche. (rs)
[Rosaria Succurro è sindaca di San Giovanni in Fiore, Presidente della Provincia di Cosenza e presidente di Anci Calabria]
Tanti i messaggi di solidarietà al primo cittadino
Vicinanza è stata espressa dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ricordando come «noi in Calabria stiamo lavorando per creare nuove opportunità e per tentare di non lasciare indietro nessuno, ma episodi del genere non potranno mai trovare alcun tipo di giustificazione e vanno condannati con ferma convinzione».
«L’unica via da perseguire resta, attraverso l’impegno profondo delle istituzioni – ha concluso – lo sviluppo economico dei nostri territori, per il miglioramento delle condizioni di vita delle loro comunità».
Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha espresso la sua solidarietà. «È vero che i sindaci siamo esposti alla rabbia sociale scaturita da provvedimenti sui quali tanti di noi hanno espresso riserve e perplessità – ha spiegato – proprio per le conseguenze che avrebbero potuto innescare. Ma trascendere nella violenza è qualcosa che va respinta con la massima nettezza perché non esistono ragioni che possano legittimarla».
«La Città Capoluogo di Regione è quindi – ha concluso – vicina a Rosaria Succurro, nella certezza che niente potrà scalfire la sua determinazione e la linearità del suo agire sempre nel solco della legalità».
«L’odio e la violenza non sono mai giustificabili», ha dichiarato il consigliere regionale Pietro Molinaro.
«Nel condannare ogni forma di violenza fisica e verbale – ha aggiunto – esprimo vicinanza e solidarietà alla sindaca di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro per l’atto di violenza cieca e deliberata che ha subito da un gruppo di agitatori faziosi che si sono scagliati contro la sua persona».
Q«uanto accaduto alla sindaca – ha evidenziato – è grave e pericoloso anche perché destabilizza la comunità civile e il pacifico vivere insieme. Certamente non si può tacere e restare indifferenti di fronte all’intolleranza manifestata e subita. Nessuna ragione può giustificare atti intimidatori o distruttivi contro persone o cose tese a sovvertire le leggi dello Stato che le Istituzioni devono difendere ed applicare. Sono accanto alla sindaca di San Giovanni in Fiore e a tutti i sindaci che sono al servizio delle Istituzioni democratiche affinché non si ripetano più queste scene di guerriglia. A Rosaria Succurro dico: avanti sempre e non mollare mai!». (rcs)