Il calabrese Pierfranco Bruni dà vita al progetto “Undulna” che celebra il centenario di Eleonora Duse e il suo rapporto con la letteratura.
Da una poesia di Gabriele D’Annunzio si contestualizza una visione alcyonica che ha caratterizzato la temperie tra Eleonora Duse e D’Annunzio. Dalla poetica dannunziana del 1903 sino alla visione onirica e delle ricondanze del “Notturno” si compie un viaggio amoroso e tragico che parte dal romanzo “Il fuoco”.
Eleonora Duse resta il perno centrale degli ultimi 30 anni dei percorsi letterari di D’Annunzio. Un viaggio dentro la cultura italiana grazie a due personalità di primo piano delle innovazioni di un’epoca ricca di contaminazioni.
Il progetto, ideato dal Centro studi e ricerche Francesco Grisi, è diretto da Pierfranco Bruni e ha come obiettivo dei seminari e una pubblicazione proprio in occasione del centenario della Duse, che affronterà gli aspetti letterari del dusismo tra Otto e Novecento e i legami con Grazia Deledda, Matilde Serao e la presenza nei testi di D’Annunzio.
«Eleonora Duse e la letteratura dentro il teatro e il cinema – ha sostenuto Pierfranco Bruni, direttore del progetto – soprattutto con il suo unico film tratto dal romanzo di Grazia Deledda “Cenere”, che rappresenta una variazione significativa, crea un legame tra teatro e cinema: dal muto alla parola dei personaggi».
Il progetto sarà in rapporto con il Vittoriale degli italiani diretto da Giordano Bruno Guerri. (rrm)