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OCCHIUTO APRE LE OSTILITÀ CONTRO ANAS
LA CALABRIA VUOLE IMPEGNI PER LA SS 106

La Statale 106

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e il Consiglio regionale “dichiarano” guerra all’Anas per la statale 106. È stato approvato, nel corso della seduta del Consiglio regionale, all’unanimità, da parte dei Capigruppo, di una mozione che «impegna la Giunta regionale a sostenere «una specifica e diretta contrattazione con il Governo».

Un’azione corale, quella di Palazzo Campanella, che ha deciso di mettere i punti sulle i e di “dettare” le nuove condizioni per far uscire la Statale 106 dal vortice di indifferenza a cui è perennemente sottoposta da parte del Governo, in quanto «L’attuale condizione della 106 non è degna di un Paese civile» ha rimarcato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

«Pertanto – ha aggiunto il presidente – è tempo di dimostrare, con atti concreti e risorse adeguate, che la Statale 106 è una priorità da affrontare nell’interesse della Calabria, del Mezzogiorno e del Paese. Una politica che vuole improntate la sua azione alla parola dignità, citata 18 volte nel discorso di insediamento del presidente Mattarella, non può più distrarsi su questioni come questa».

Il primo passo, dunque, è stato quello di impegnare la Giunta guidata da Roberto Occhiuto – presente alla seduta – di «sostenere una specifica diretta contrattazione con il governo per definire la realizzazione di un’infrastruttura stradale di tipo “B” e contestualmente la nomina di un commissario ad acta; ad utilizzare la proposta della Regione Calabria relativa al contratto di programma 2021-2025 tra Anas e Governo quale strumento prioritario per l’allocazione di risorse finanziarie adeguate all’obiettivo; a verificare la possibilità di utilizzare risorse provenienti dal fondo completamente collegato al Pnrr»

E ancora, «a sostenere un necessario riequilibrio del fondo Fsc 2021 2025 alla luce della recente delibera Cipes che vede un’assegnazione di risorse alla Calabria assolutamente insufficiente ed infine ad attivare il concorso non in governo una specifica interlocuzione visto anche recente inserimento della strada statale 106 calabrese all’interno delle reti transnazionali al fine di reperire ulteriori finanziamenti in sede Europea anche tramite il Pon 2021-2027».

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, nella sua relazione ha ricordato come «è indubbio che uno dei nodi che blocca lo sviluppo in Calabria è costituito dall’insufficienza delle infrastrutture materiali di cui la Strada Statale è un esempio eclatante. Rendere più connesse le nostre comunità e migliorare la mobilità tra la Calabria e il resto dell’Europa è un obiettivo che l’Italia non può mancare».

«Ha fatto bene, dunque – ha evidenziato – il presidente Occhiuto a chiedere energicamente di inserire la Statale 106 nelle opere finanziabili con le risorse del Pnrr.  Le problematiche della Strada Statale 106 sono note e di antica data.  Si tratta di un percorso stradale di 491 km della fascia costiera ionica di Calabria, Puglia e Basilicata, il cui percorso più critico è quello calabrese di 415 km e che il rapporto Aci-Istat del 2021 –  riferito agli incidenti del 2020 – indica come la quinta strada più pericolosa d’Italia».

«Si evince – ha aggiunto – che la “106” ha necessità di un’urgente modernizzazione! E proprio con l’intento di trasformarla in un’infrastruttura sicura e di efficace collegamento tra la dorsale ionica calabrese e il resto d’Italia e d’Europa, si è mosso –  su input del presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri e dopo la discussione nella quarta Commissione presieduta dal collega Pietro Raso – l’intero Consiglio regionale.  Preso atto che la Commissione europea, ritenendolo strategico, ha inserito il tracciato Catanzaro-Reggio della “106” nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), se ne deduce che adesso tocca al Governo mettere a disposizione le risorse indispensabili per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’intera ‘106’.

«Un’arteria fondamentale che, una volta efficientata – ha detto ancora – potrà agevolare processi di sviluppo e garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, ma anche consentire la fruizione di un prestigioso itinerario turistico – paesaggistico, storico e culturale che coincide con l’area dell’antica Magna Grecia». Oggi, il Consiglio – ribadendo che il  principio cui deve ispirarsi l’allocazione delle risorse è l’addizionalità e che nel Mezzogiorno  i fondi strutturali, per  conseguire un effettivo riequilibrio territoriale, non sono sostitutivi  delle risorse nazionali –  è pronto a sostenere un dibattito plurale e franco sulla questione “106” e soprattutto a individuare –  assieme alla Giunta regionale – il percorso istituzionale e politico più congeniale per esigere dal Governo risposte rapide, stringenti e risolutive».

Il presidente Occhiuto, ha detto di aver «molto apprezzato la decisione del Consiglio, e dei gruppi di opposizione e di maggioranza che lo compongono, di giungere ad una mozione unitaria sul tema della statale 106, che dà forza alla Regione nella rivendicazione verso il Governo nazionale per un’opera strategica per il Paese oltre che per la Calabria», ma che «per quest’opera dobbiamo trovare le risorse. Manca la progettazione fino a Reggio. Mai come in questi mesi si è parlato di statale 106 e non è che l’ha fatto una parte politica o l’altra. L’abbiamo fatto tutti. Per completarla da Sibari a Catanzaro occorrono circa 4 miliardi 800 mln».

«Anas deve fare il suo dovere, quando un’assise importante come il Consiglio regionale glielo chiede», ha rimarcato il Governatore, sottolineando che dal dibattito in Consiglio regionale p emerso che «per la maggior parte delle questioni, la soluzione non può essere risolta solo dal presidente della Regione. Io ho bisogno del contributo del Consiglio regionale. Ho bisogno del contributo delle diverse parti che sono rappresentate all’interno dell’Assemblea».

A ricordare che «non c’è solo un pericolo di sicurezza, ma anche di gestione delle emergenze», è stato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mauro Dolce, che ha evidenziato come «oggi occorrerebbero 5 miliardi aggiuntivi a quelli già stanziati che risolverebbero i problemi tra Catanzaro e Sibari».

Per Dolce, inoltre, si dovrebbe «avere una visione organica della Ss106 da Rocca Imperiale a Reggio, per cui laddove non c’era progettazione noi la chiediamo per quelli mancanti. Intanto abbiamo convinto Anas ad operare su progetti di fattibilità tecnica economica che velocizzano le procedure».

Amalia Bruni, capogruppo in Consiglio regionale del Misto, ha parlato di una «giornata importante» e che «sui grandi temi che riguardano la Calabria è nostro dovere uno sforzo collettivo, vigilando affinché si possano disegnare le nuove direttrici di sviluppo della nostra terra».

«Non posso dire la stessa cosa sul tema sanità – ha concluso –. Un tema su cui ho chiesto maggiore coinvolgimento denunciando un modus operandi non all’altezza delle sfide che ci attendono».

Anche il consigliere regionale e capogruppo del M5SDavide Tavernise, ha ribadito il suo impegno per rendere moderna e sicura la statale 1o6.

«La Calabria e i Calabresi meritano una strada sicura, a 4 corsie. Continuerò ad impegnarmi finché non sarà data dignità a questa Regione, non si possono più accettare altre vittime sulla strada della morte» ha concluso.

Ma, mentre si “respira” soddisfazione per il risultato raggiunta dall’Assise regionale, l’ing. Fabio Pugliese, fondatore ed ex presidente dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha definito la seduta «l’ennesima offesa alla memoria di tutte le vittime della Statale 106».

«È stata approvata – ha spiegato – una mozione che affida pieno mandato al Presidente delle Giunta Regionale Occhiuto a gestire una interlocuzione con il Governo al fine di ottenere delle risorse sulla Statale 106 che non ci sono e che, quindi, non otterremo mai… Si è persa, quindi, l’occasione da parte del Consiglio Regionale, di rendere davvero storica la seduta di oggi approvando una mozione ben più dura in cui si impegnava il Presidente della Giunta Regionale a chiedere formalmente al Governo la revoca della Delibera CIPESS approvata lo scorso 15 febbraio 2022 in cui alla Calabria sono stati destinati 285 milioni di euro mentre alla Campania dei Ministri Mara Carfagna e Luigi Di Maio – giusto per fare un esempio – ne sono stati assegnati 1.700 milioni di euro peraltro a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione (quelli, per intenderci, che avrebbero dovuto diminuire il divario tra regioni più povere e regioni più ricche…)».

«Non solo – ha aggiunto –. Non c’è stato neanche il coraggio di chiedere al Governo di rimuovere il Commissario Straordinario per la Statale 106 che ad oltre un anno dalla sua nomina ha fatto esattamente ciò che oggi hanno fatto i nostri consiglieri regionali: il nulla più assoluto. In pratica è prevalso – per la verità fatta eccezione per Fratelli d’Italia che pur essendo al Governo della Regione Calabria come è noto è all’opposizione del Governo nazionale – l’unico vero interesse dei consiglieri regionali di Forza Italia, Partito Democratico, UDC, Lega e M5S: non assumere posizioni di disturbo al Governo nazionale e quindi ai Partiti al fine di evitare possibili problemi interni e ritorsioni nell’ambito delle imminenti candidature per le elezioni politiche del prossimo anno».

«Oltre a ciò – ha continuato – è gravissima la totale assenza di visione politica su un problema complesso qual è quello della Statale 106 del Presidente Occhiuto e dei Consiglieri Regionali. È incredibile che il contributo dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici sia stato praticamente inesistente… In circa due ore di dibattito nessuno ha posto il problema, anche solo per errore, di dover intervenire sulla Statale 106 con un piano di interventi di messa in sicurezza urgente nei punti più pericolosi e con lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione che, per inciso, mancano da anni.   In verità, il dibattito, ha chiaramente evidenziato due aspetti che sono di fatto l’uno peggio dell’altro. Il primo è relativo alla debolezza politica del Governo Occhiuto che, purtroppo, sarà destinato tra un anno ad un cambio inevitabile di equilibri politici dovuto essenzialmente a quello che sarà il nuovo prossimo Governo. Il secondo è legato ad un Consiglio Regionale e poi ad una Giunta Regionale che ignorano ogni problematica legata alla Statale 106».

«Una prova? – ha detto ancora –.  Nel documento approvato si chiede di utilizzare la proposta della Regione Calabria relativa al contratto di programma 2021 – 2025 tra Anas e Governo: nella proposta la Calabria chiede 13 miliardi di euro ignorando che il Governo, nella legge di bilancio, ha destinato al contratto di programma 4,5 miliardi in tutto. Insomma, il solito Consiglio Regionale in cui per due ore si fanno solo parole ma neanche un fatto concreto. Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?». (rrc)

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