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OCCHIUTO VUOLE LA CALABRIA AZZURRA ALLE EUROPEE TRA VOTI E ASPIRAZIONI

Elezioni europee 2024

di CARLO RANIERIIndiscrezioni  varie, dicono che la candidatura di Giusi Princi alle Europee (promossa e rimossa, al posto di Rosaria Succurro) è stato voluta dall’assessore Gianluca Gallo recordman delle preferenze, il quale aspira a ruoli più importanti: vicepresidente e poi Governatore con Occhiuto Ministro. Serve ridimensionare il temuto deputato reggino di FI Cannizzaro, aspirante  governatore della Regione Calabria, stoppato da Occhiuto che per ora “non vuole fare il Ministro”, decadere dalla carica, con successiva rielezione in Regione la Lgs. scade il 4 ottobre 2026. Se eletta la Princi con un buon risultato nel reggino, Cannizzaro potrebbe essere nominato Sottosegretario per il Sud.

Elezioni europee del 7 e 8 Giugno 2024 circoscrizione Italia meridionale composta da: Abruzzo 1.269.963 – Basilicata 547mila – Calabria 1,8 – Campania 5,6 milioni di abitanti (solo Napoli e provincia ha 3,1 milioni di abitanti) – Molise 289.413– Puglia 3,9 milioni.

La scheda elettorale è unica, si vota per una delle liste e si possono esprimere da una a tre preferenze. Si possono dare  da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso.

Proiezioni circoscrizioni Meridionali, seggi: 18

Fratelli d’Italia: 26,6%, seggi: 6 (voti 1.561.000)

Partito Democratico: 20.3, seggi: 5 (voti 1.115.000)

Movimento 5 Stelle: 15,6%, seggi: 2 (voti 871.000)

Lega: 8,6%, Seggi: 1 (voti 471.000)

Forza Italia:  8,4%, seggi: 1  (voti 460.000)

Azione 4,2%, seggi: 1 (voti 230.000)

Totale: 16 seggi. Due seggi saranno attribuiti con i resti di cui uno certamente a Forza Italia.

Per Forza Italia, sarà eletto il ministro Antonio Tajani (possibile scatti il secondo seggio), che cederà il posto al secondo,  probabilmente Fulvio Martusciello (nel 2019 voti 47.548) – oppure Lucia Vuolo, ex Lega uscente 2019 voti 41.728 – altra ex M5S Isabella Adinolfi uscente 37.790 o Alessandra Mussolini probabile candidata a Presidente della Regione Campania nel 2025). 

La sponsorizzazione del Presidente Roberto Occhiuto per la sua Vice, ha un duplice scopo: far diventare la Calabria una regione azzurra, mandarla in Europa, cosi esce dalla cittadella dove è diventata potente  e ingombrante, bravissima  a intrecciare relazioni ministeriali, oscurando gli altri componenti della Giunta.

Nei palazzi regionali, si dice che il Presidente della Regione, abbia rinunciato a fare il Ministro a seguito di una riunione politica a Cosenza (un paio di settimane addietro), dove perentoriamente gli è stato detto di non dimettersi (ha smentito le dimissioni attraverso  un comunicato stampa?). Nell’ambiente si vocifera che la precisazione è arrivate per tranquillizzare il centro-desta cosentino e catanzarese, che non vogliono assolutamente  il reggino Cannizzaro prossimo Presidente della Regione Calabria. Via la Princi e gli uomini della sua struttura speciale già nella struttura speciale  del cugino al consiglio regionale,  limitati i collegamenti con la cittadella, di fatto  depotenziate le ambizioni presidenziali del coordinatore regionale.

Giusi Princi potrebbe essere eletta solo se Forza Italia in Calabria prende almeno il 18%? (circa  98.000 voti), con 40.000 preferenze, per essere la  più votata dopo Tajani o nel caso del secondo seggio dopo Martusciello.  Il personale scolastico reggino si sta mobilitando in suo favore, ma gli altri partiti non sono fermi, molto attivo l’uscente è Denis Nesci, pupillo della Meloni (con 51.748 voti non è eletto nel 2019 ma ripescato in seguito), da tempo ha una segreteria nel centro storico di Reggio Calabria molto frequentata e con validissimi collaboratori.

Le elezioni europee precedenti insegnano che con meno di 40.000 preferenze in Calabria non si viene eletti. Laura Ferrara, del M5S, è stata eletta per ben due volte ha preso oltre 40.000 preferenze nella nostra Regione

Unica chance per la Preside è che, il Ministro e leader Tajani la sponsorizzi come seconda preferenza, certamente ci sono pressioni in tal senso, ma i leader viaggiano da soli, non vogliono scontentare nessuno.

Il cugino tenterà di fare l’accoppiata Martusciello/Princi, ma si sa già di un accordo elettorale tra campani Martusciello/ Mussolini (probabile candidata  governatore nel 2025). In politica servono riferimenti territoriali ai vari livelli, non ha senso che un campano faccia votare una calabrese.

Diversa ma simile è la situazione nella Lega calabrese dove viene data al 7,4% nella circoscrizione ma al 5,5% in Calabria, i resti più altri andranno nel Nord-Est. Può conquistare solo 1 seggio con il capolista il generale Roberto Vannacci, che in caso di elezioni in altre circoscrizioni potrebbe cedere il posto ma a chi?

Aldo Patriciello ( 83.546 voti nel 2019) in netto calo di consensi ex di FI nel 2019 il partito ha preso 13,32% di voti. Il deputato ha molte legislature sulle spalle, eletto nel 2009 nelle liste del popolo della libertà al Parlamento europeo. Una lunga carriera politica che ha deluso i suoi elettori, ora transitato nella lega sarà votato? È risaputo che chi cambia partito spesso non viene rieletto.

L’outsider potrebbe essere la cosentina Simona Loizzo, una prima della classe che ha vinto tutte le sfide elettorali: Regione Calabria e Camera dei Deputati. Sarà lei la sorpresa? si dice che sia manifestamente contro l’autonomia differenziata  e che si professa meridionalista, ma dovrà conquistarsi il voto dei calabresi con molte preferenze e dichiarare il suo programma a favore della Calabria .  

Comunque i voti veri si contano nelle urne e  resta un’incognita il numero dei votanti che potrebbe scendere sotto il 50% ed in questo caso la Calabria avrà probabilmente zero eletti al Parlamento europeo (escluso Nesci di FdI).

Nelle europee con il proporzionale  e la preferenza il biscotto, cioè l’elezione, si deve guadagnare meno preferenze meno eletti nella regione di appartenenza.

Regolamento elettorale, sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi. I seggi sono attribuiti proporzionalmente ai voti conseguiti in ambito nazionale con il sistema dei quozienti interi e dei maggiori resti. I seggi conseguiti da ciascuna lista sono quindi riassegnati alle circoscrizioni in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna di esse. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. (cr)

[Carlo Ranieri è ex funzionari prima della Giunta e poi del Consiglio regionale]

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