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PIANOPOLI (CZ) – Il sindaco ha incontrato lo chef internazionale calabrese Cantafio

Cantafio

A Pianopoli, il sindaco Valentina Cuda ha incontrato Simone Cantafio, chef calabrese che, da cinque anni, dirige a Toya nell’isola di Hokkaido, il ristorante dei grandi maestri francesi Michel e Sébastien Bras.

«Un incontro proficuo – ha dichiarato il primo cittadino – che è servito a sottolineare e rinsaldare le radici pianopoletane di uno dei giovani chef italiani più promettenti sulla scena mondiale ma anche ad apprezzare l’importante impegno di un’opera editoriale che promuoverà i prodotti calabresi a partire dal nostro territorio».

Nel corso dell’incontro, la prima cittadina di Pianopoli, insieme all’assessore Francesca Talarico si è complimentata per i successi di Simone Cantafio che è nato a Rho ma ha trascorso fin da bambino le vacanze estive a casa dei nonni materni nel comune del Lametino, con i genitori entrambi calabresi.  Inoltre, lo chef, sempre in Giappone, a Karuizawa, sta per aprire un nuovo locale disegnato dall’archi-star Kengo Kuma che avrà l’insegna Bras-Cantafio.

Lo chef Cantafio, che ha sempre rimarcato le sue radici calabresi e il forte legame con Pianopoli, dove in qualche modo si è delineato il suo Dna gustativo, ha anticipato al sindaco i contenuti del libro a cui sta lavorando con l’editore Rubbettino e che sarà firmato anche dal giornalista esperto di enogastronomia Gianfranco Manfredi e dal fotografo professionista Michele Galluccio.

«Un’opera – ha spiegato Cantafio – nata in questo periodo di forzata lontananza dal Giappone e che ho dedicato, nella terra dei miei, a far scorta d’idee ed energie. Così mi sono spinto a compiere un mio ‘Grand Tour’ per approfondire le mie radici e ho scoperto meraviglie inaspettate, territori stupendi, fantastici prodotti, ben oltre quelli risaputi, e produttori bravissimi».

«Ho formulato a Simone – ha concluso il sindaco Cuda – i più fervidi auguri di buon lavoro anche per il volume che sta preparando, con un team qualificato e tutto calabrese, un lavoro che l’ha visto impiegare proficuamente questi mesi trascorsi in Calabria, ‘bloccato’ dalle misure di sicurezza anti-Covid insieme alla moglie Miki e alla piccola Maya». (rcz)

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