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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: L’estratto conto contributivo Inps

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: L'estratto conto contributivo Inps

di UGO BIANCOL’estratto conto contributivo Inps è un documento riepilogativo dei contributi previdenziali accantonati durante la carriera lavorativa. Contiene i versamenti derivati dai periodi lavorativi, dalla contribuzione figurativa, da riscatto o da ricongiunzione. Per i dipendenti pubblici è chiamato estratto conto previdenziale, ma sostanzialmente non cambia di molto. È esteso ai lavoratori pubblici che hanno svolto lavori privati. L’iscritto consultando questo documento può verificare se tutti i contributi sono stati versati dal datore di lavoro. Nel caso di lavoratore autonomo, che tutti i pagamenti F24 siano stati correttamente accreditati dall’Istituto.

Come ottenere il proprio estratto contributivo? 

Per accede alla visione dell’estratto contributivo sono tre i modi per farlo. On line attraverso il canale dedicato nel portale Inps, accedendo con il proprio spid o la carta d’identità elettronica (CIE); mediante il telefono, facendo richiesta agli operatori dei numeri Inps 803164 (gratuito da rete fissa) e 06164164 (da rete mobile); Recandosi presso gli enti di patronato o un intermediario che utilizza i servizi dedicati. 

Ma cosa è indicato all’interno dell’estratto contributivo?

In altro a destra troviamo i dati anagrafici, invece nella tabella sono riportati i contributi previdenziali per periodo di riferimento dal – al, la tipologia (lavoro dipendente, artigiano, commerciante, disoccupazione, maternità, ecc), i mesi, le settimane o i giorni di copertura, la retribuzione o il reddito, il datore di lavoro e le note esplicative.

Cosa fare quando manca della contribuzione?

Ovviamente è consigliato al lavoratore di controllare periodicamente la posizione assicurativa al fine di verificare la presenza di tutti i contributi maturati a quella data. Qualora viene accertata l’assenza di uno o più periodi, nonostante il possesso della documentazione che ne certifica la titolarità, si deve inoltrare all’Inps, in modalità on line, una segnalazione Fa.se (Fascicolo delle segnalazione contributive) con cui si chiede l’accredito della contribuzione mancante. Per i dipendenti pubblici questa problematica può essere risolta mediante la segnalazione RVPA (Richiesta di Variazione della Posizione Assicurativa, presente nella sezione dedicata del sito Inps.

Quando si prescrivono i contributi previdenziali?

L’art. 3 comma 9 della legge 335/95 stabilisce in cinque anni la prescrizione dei contributi previdenziali obbligatori. Tale termine si estende in dieci anni quando, a cura dell’assicurata o dei suoi eredi, viene proposta la denuncia per mancanza dei contributi, entro in primi cinque anni dalla data del versamento. (ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]

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