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RADICI, MEMORIA E TERRITORIO CON ALDO MANTINEO AL MAARC

Aldo Mantineo

Aldo Mantineo

2 agosto – Stasera al Museo Archeologico di Reggio da non perdere la conversazione del giornalista Aldo Mantineo sul tema “Le radici, la memoria, il territorio”. L’incontro, sulla terrazza affacciata sullo Stretto con lo splendido paesaggio naturale e culturale del Mediterraneo è promosso in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Presenta la conferenza di Mantineo (caposervizio della Cronaca di Reggio della Gazzetta del Sud) lo storico Pasquale Amato, docente presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, componente del Comitato Scientifico del CIS. Introducono l’incontro il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, e la presidente del Cis, Loreley Rosita Borruto.
Nel corso della serata, s
arà proiettato il cortometraggio “Zagara e cemento”, tratto da un racconto dello stesso Mantineo, con regia di Paolo Ghezzi e interpretato nel ruolo di protagonista dall’attore siciliano Francesco Di Lorenzo, musiche a cura di Alessandro Faro, fotografia di Giuseppe Migliara. Si tratta di un percorso immaginifico nel rapporto complesso tra l’uomo contemporaneo e l’ambiente, tra le seduzioni delle bellezze della natura e le tentazioni di una manipolazione speculativa.

Aldo Mantineo. È caposervizio delle pagine di Reggio della Gazzetta del Sud

«Un uomo, le sue radici, una carriera e un sogno che si contrappongono ai ricordi, a quel cordone ombelicale mai reciso con la propria terra d’origine. Sono gli elementi attorno ai quali ho tessuto la trama del racconto “Zagara e cemento”, diventato anche un “corto”, per la regia di Paolo Ghezzi, che ha come protagonista Francesco Di Lorenzo», afferma  Mantineo. È «una sorta di “viaggio” nel tempo, che trasforma un affare nel quale sono in ballo cifre a molti zero in una veemente difesa della propria terra, ma anche nel recupero del proprio vissuto. Un’improvvisa, e sino a quel punto forse anche inattesa, esplosione di amore – continua – che deflagra attraverso qualche goccia di limone che finisce per caso sulla mano. E quando quel succo, attraverso la bocca, arriva al cervello e al cuore, diventa tutta un’altra storia…». 


«Promuovere il patrimonio culturale, trasmettere un’eredità di conoscenze, di valori condivisi, di sentimenti. Ciò significa, innanzitutto, informarsi e informare sulla nostra storia, per risalire, attraverso i profumi, i paesaggi, le emozioni, a quello che è stato il modo di abitare il territorio nel passato, per comprenderlo, apprezzarlo e custodirlo», ha detto il direttore del MArRC Malacrino. «Il dottor Mantineo ha una ricca esperienza di cronista e intellettuale, capace di raccontare la realtà umana nella sua essenza più profonda, che supera i confini del tempo e dello spazio».
Aldo Mantineo, siciliano, giornalista professionista con esperienza trentennale, è stato per oltre venti anni corrispondente dell’Agenzia Ansa da Siracusa. Intellettuale e scrittore, ha pubblicato diversi libri, soprattutto su vicende di cronaca nel territorio in cui ha maggiormente vissuto e lavorato, il siracusano, ottenendo numerosi riconoscimenti; tra questi, una menzione d’onore al Premio cronista dell’anno nel 1994 e il Premio Saint Vincent (sezione libri di cronaca) nel 2000. Nel 2005 ha vinto il Premio per Addetto stampa dell’anno – categoria no profit, per la gestione della comunicazione del Movimento antiracket siracusano. È stato componente del Collegio dei revisori dei conti dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, segretario del Collegio dei Probiviri dell’Associazione siciliana della stampa e più volte segretario provinciale del Sindacato dei giornalisti siracusani(rrc)

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