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REGGIO – A S. Maria della Neve il coro Laudamus

Il Coro Laudamus

Oggi pomeriggio (lunedì 29 dicembre), la Chiesa di Santa Maria della Neve in Riparo Cannavò, accoglierà un evento di alto valore spirituale e culturale: il Concerto di Natale per la Pace “Et in terra pax”, realizzato in collaborazione con il Coro Polifonico Laudamus, pensato come un autentico itinerario di preghiera, musica e meditazione nel cuore del tempo natalizio.

La serata avrà inizio alle ore 18.00 con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal parroco don Giovanni Gattuso, durante la quale la comunità si raccoglierà in preghiera per la pace nel mondo, affidando al Signore il desiderio universale di riconciliazione, fraternità e speranza.

Alle ore 18.30 seguirà il Concerto–Meditazione di Natale, presentato dal prof. Giuseppe Livoti, che introdurrà il pubblico in un viaggio interiore tra fede, speranza e pace, filo conduttore dell’intero evento.

Il Coro Polifonico Laudamus, attraverso la ricchezza della polifonia sacra, offrirà un messaggio di pace che nasce dall’ascolto e si traduce in condivisione. Il concerto sarà arricchito dalla meditazione di mons. Giorgio Costantino, fondatore del coro, che guiderà i presenti nella contemplazione del mistero del Natale come sorgente di pace autentica per l’umanità.

Ad accompagnare il coro al pianoforte sarà la M° Maria C. Ardissone, il cui contributo musicale sosterrà e valorizzerà l’esecuzione corale, creando un dialogo armonico tra voci e strumento capace di amplificare l’intensità emotiva e spirituale del programma proposto.

Durante la serata sarà presente anche la Luce di Betlemme, segno di speranza e di pace che da anni attraversa confini, popoli e culture, richiamando l’unica luce che nasce a Betlemme e illumina ogni uomo.

L’iniziativa nasce dalla sinergia e dalla collaborazione pastorale tra la Parrocchia di San Nicola di Bari e Santa Maria della Neve di Prumo–Riparo e Cannavò e il Coro Polifonico Laudamus, ed è espressione concreta di un cammino condiviso che mette in rete comunità, carismi e ministeri. In tale prospettiva, l’evento si inserisce pienamente nel solco delle indicazioni contenute nella Lettera pastorale del Vescovo Fortunato Morrone “Passare all’altra riva”, che invita le comunità ecclesiali a superare confini, a camminare insieme e a costruire relazioni di comunione e corresponsabilità. (rrc)

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