È stata Reggio Calabria ad accogliere, quest’anno, la stampa cattolica che fa capo all’Ucsi, in occasione della consueta celebrazione di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. L’appuntamento si è tenuto domenica scorsa nella Chiesa Protopapale Santa Maria Assunta Cattolica dei Greci, in via Aschenez, a Reggio, dove mons. Luigi Renzo, delegato dalla Conferenza Episcopale Calabra alle Comunicazioni sociali, nonché giornalista pubblicista, ha presieduto la santa messa, concelebrata con i vescovi ed i sacerdoti giornalisti, promossa, ancora una volta, dall’Ucsi Calabria – intitolata a Natuzza Evolo – in collaborazione con l’Ordine e il Sindacato Giornalisti della Calabria.
Dal 2010, infatti, la Giornata regionale dei giornalisti cattolici calabresi è itinerante: dopo Paravati di Mileto (2010), Paola (2011), Vibo Valentia (2102), Gerace (2013), Cassano Ionio (2014), Gioia Tauro (2015), Paola (2016), Catanzaro (2017), Rossano (2018), quest’anno tocca a Reggio Calabria far da cornice all’incontro della stampa cattolica a cui parteciperanno, come sempre, il segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e il presidente dell’Ordine regionale, Giuseppe Soluri.
Accanto a mons. Renzo, a celebrare la santa messa, c’era naturalmente don Valerio Chiovaro, parroco della Chiesa S. Maria Assunta Cattolica dei Greci e, soprattutto, presidente dell’Ucsi Calabria, eletto nello scorso mese di dicembre. Una guida giovane e piena di energia – don Valerio è, appunto, Protopapa della Parrocchia di S. Maria Assunta della Cattolica dei Greci di Reggio Calabria, docente universitario, oltre che giornalista pubblicista e scrittore – che sta dando alla sezione calabrese dell’Unione Stampa Cattolica nuova e preziosa linfa, confortato dalla presenza, al suo fianco, dello storico consulente ecclesiastico del Gruppo, don Pippo Curatola, e dalla benevolenza dei sette vescovi giornalisti che hanno contribuito a far crescere la sezione regionale dell’Ucsi con la loro preziosa collaborazione.
Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ha sottolineato l’importanza, «ancora maggiore per i cattolici che esercitano questa professione» dell’adesione ai valori deontologici oltre che di una ferma indipendenza «in una terra in cui la libera informazione può dare un contributo determinante» anche contro la lotta alla criminalità organizzata, «contro la ’ndrangheta e i poteri occulti» che, aveva detto pochi minuti prima Parisi, «sono i veri nemici da combattere e non certo noi giornalisti, troppo spesso oggetto di attacchi o addirittura di minacce».
Lo conferma la storia di Michele Albanese, consigliere nazionale e delegato Fnsi alla legalità, anche lui alla Messa di Reggio, che ancora vive sotto scorta solo per aver voluto esercitare la sua professione di giornalista fino in fondo, denunciando con i suoi articoli le losche trame tessute dalla criminalità nella Piana.
Nell’omelia, monsignor Renzo ha richiamato il messaggio di Papa Francesco per la cinquantatreesima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, incentrato sulle relazioni col prossimo da parte dei comunicatori, sul «fondamento e l’importanza del nostro essere in relazione e a riscoprire, nella vastità delle sfide dell’attuale contesto comunicativo, il desiderio dell’uomo che non vuole rimanere nella propria solitudine». Renzo ha poi sottolineato l’importanza, anche in virtù di questa attenzione per gli altri, della «costante verifica delle fonti, evitando ogni leggerezza e superficialità nel diffondere dati e notizie che possono anche travolgere o nuocere alle persone e alla realtà che coinvolgono. Oggi tutti sappiamo quale sia la pericolosa forza delle fake news al livello mondiale…».
Tra i presenti Luciano Regolo, consigliere nazionale Fnsi e condirettore di Famiglia Cristiana e Maria con te, il settimanale mariano lanciato dal gruppo San Paolo lo scorso maggio, che assieme a tutti i suoi colleghi dell’Ora della Calabria nel 2014 ha lottato contro la censura che provocò la mancata andata in stampa del quotidiano per evitare l’uscita di una notizia scomoda e sgradita a un potente senatore cosentino. Una vicenda oscura, simbolo di quanto e come operino i tentacoli di certi poteri nascosti, conclusasi con la chiusura del quotidiano, la perdita del posto di lavoro per molti giornalisti e poi, dopo un processo durato oltre 4 anni, con la clamorosa assoluzione dello stampatore, nonostante sia stato dimostrato che non vi fu alcun guasto alla rotativa nella notte dell’Oragate.
Alla preghiera dei fedeli Regolo ha aggiunto «un’ultima intenzione», significativa: «Per tutti i calabresi, non solo per i giornalisti, perché, in qualunque ambito professionale operino, illuminati dallo Spirito Santo e dalla Vergine Maria, che papa Francesco a Panama, ha indicato come l’Influencer di Dio, possano sempre trovare la forza e il coraggio per difendere la verità, la libertà e la legalità».
L’incontro di domenica ha fornito anche l’occasione per festeggiare proprio mons. Filippo (Pippo) Curatola che, insieme a mons. Giorgio Costantino, già docente di Comunicazioni sociali e storico socio dell’Ucsi, celebra, quest’anno, il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale. (rrc)
Nella foto di copertina, mons. Luigi Renzo e il giornalista Luciano Regolo