12 luglio – Ha un lieto fine la storia travagliata dell’emeroteca di via Palmi, al quartiere Sbarre, che è stata obiettivo di numerosi atti vandalici nel corso dell’anno. Torna da oggi a essere utilizzata per finalità sociali: firmato l’accordo di collaborazione tra il Comune di Reggio Calabria e la sezione reggina dell’Associazione Italiana Persone Down, alla presenza della consigliera delegata ai Beni Comuni e Confiscati, Nancy Iachino. La destinazione alla gestione condivisa del bene è l’esito di una procedura ad evidenza pubblica prevista dal regolamento comunale sui beni che regolamenta tra l’altro “ la chiamata libera su beni comuni”.
Da luogo progettato per ospitare la consultazione di giornali e periodici negli anni 90 ma inutilizzato, l’Emeroteca si appresta a diventare base logistica di un progetto multidisciplinare che offrirà in forma gratuita un servizio di assistenza, informazione e organizzazione di attività alle persone con la Sindrome di Down e alle loro famiglie.
Due incendi, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, hanno attraversato la struttura nel corso degli ultimi tempi, ma non abbattuto la volontà di incentivare gli spazi cittadini di integrazione per prevenire le condizioni di emarginazione sociale.
«La reazione unanime agli atti vandalici subiti dall’emeroteca – ha affermato Nancy Iachino – ha evidenziato il senso civico e il rispetto che i cittadini provano per la città. L’attentato al bene comune è stato respinto con fermezza da ogni reggino, con gesti concreti non solo a livello istituzionale e associazionistico».
Il coinvolgimento dei cittadini e delle realtà attive sul territorio è fondamentale per prolungare il processo di rigenerazione urbana intrapreso dall’Amministrazione Falcomatà.
«Lo scopo della rigenerazione del patrimonio urbano – ha continuato la consigliera delegata ai Beni Comuni e Confiscati – è promuovere l’attivazione e il potenziamento di iniziative virtuose in ambito sociale, culturale e artistico, attraverso l’utilizzo di beni e spazi del comprensorio cittadino che si trovano in condizioni di abbandono».
L’Associazione Italiana Persone Down ha previsto l’attivazione di un SIC (Servizio di Informazione e Consulenza), un Centro Servizi multidisciplinare realizzato secondo l’indirizzo dell’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute), dove saranno offerti gratuitamente consulti periodici per controllare lo sviluppo globale dei neonati, dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con Sindrome di Down.
«Attraverso il portale per i Beni Comuni e Confiscati dell’Amministrazione comunale – ha ricordato la consigliera delegata – le associazioni possono presentare progetti migliorativi o complementari per l’utilizzo di altri beni comunali inutilizzati, contribuendo così a rendere effettiva la rigenerazione urbana auspicata». (rrc)