Venerdì 21 luglio a Reggio, alle 11, al Castello Aragonese, sarà presentata la 12esima edizione del Face Festival, primo progetto di residenza artistica in Aspromonte: un’esperienza di immersione naturale tra i profili montani e le suggestioni ancestrali del Parco Nazionale dell’Aspromonte, per riscoprire le meraviglie nascoste della “montagna bianca” in Calabria attraverso un percorso di simbiosi tra arte, natura e uomo.
Alla conferenza parteciperanno l’assessore alla Cultura della città di Reggio Calabria Irene Calabrò, il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara, il Direttore Artistico del Festival Paolo Genoese e una rappresentanza degli artisti in residenza durante questa edizione.
Face Festival 12 – Aspromondo è un evento contaminante che ha saputo rompere gli argini dell’arte musealizzata innescando estemporaneità emotive, fruizioni condizionate non più dalla rigida struttura espositiva ma dal trasporto empatico, dal coinvolgimento passionale.
Diretto dall’art director e docente Paolo Genoese e dal regista Giacomo Triglia, nasce in sinergia tra il Comune di Santo Stefano in Aspromonte, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Face Festival.
Un progetto che punta a rafforzare il legame tra arte e territorio, attraverso un ciclo di attività, spazi creativi e una residenza artistica, che danno agli artisti l’opportunità di entrare in contatto con esperienze, luoghi, culture e modi di fare arte differenti. Ciò permette loro di dedicarsi totalmente al proprio lavoro, sostenendone inoltre il processo creativo e il lavoro stesso.
L’idea generatrice del progetto è quella di ospitare creativi provenienti dalle Accademie di Belle Arti italiane nonché artisti uniti da un comune obiettivo: realizzare in Aspromonte un museo a cielo aperto: il Bosco degli Artisti; per chi vuole scoprire le bellezze del territorio montano attraverso sentieri naturalistici e da oggi anche percorsi artistici.
Obiettivo principale del progetto è quello di valorizzare in modo totalmente inedito il territorio: il Massiccio Montuoso dell’Appennino Calabro, attivando processi e scambi creativi, volti alla creazione di un nuovo sentiero, un nuovo luogo, che possa essere conosciuto con uno sguardo attento e innovativo puntando sulla forza dell’arte contemporanea e della sinergia magica fra luogo e artisti.
Occuparsi attivamente del rapporto fra territorio e uomo, attraverso il gesto artistico, promuovere strategie di consumo alternativo e a basso impatto ambientale, utilizzando il veicolo culturale, il talento, la capacità di creazione e aggregazione, come motori per vivere e scoprire i luoghi.
Lanciata sulle pagine social la call per giovani registe/i che vogliano raccontare per immagini attraverso un corto il rapporto fra arte e natura, attraverso il loro linguaggio espressivo, amplificando la mission del progetto.
I creativi realizzeranno le loro opere in uno scenario naturalistico fortemente suggestivo, dalla bellezza autentica e “selvaggia”, attivando attraverso il linguaggio artistico, curiosità e interazione da parte di un numero sempre crescente di visitatori, di un piccolo museo incastonato nei boschi calabresi.
Un progetto dal valore fortemente sociale che risiede in una caleidoscopio di risorse e di stimoli tradizionali e moderni che attraverso l’evento diventano proposte concrete di rinnovamento culturale per la Calabria. (rrc)