Il consigliere regionale di Forza Italia, Raffaele Sainato, ha sottolineato che «la crisi pandemica in atto sta mettendo ulteriormente a dura prova il già fragile sistema sanitario calabrese» e che «non è più procrastinabile l’effettiva attuazione di una serie di interventi di edilizia sanitaria, specie in Provincia di Reggio Calabria, per i quali esistono finanziamenti, già stanziati, e non ancora spesi».
«Per questo motivo, quindi – ha aggiunto – nelle scorse settimane ho portato avanti una strutturata azione, a più livelli istituzionali, per capire, effettivamente, lo stato dell’arte e per accelerare l’esecuzione dei previsti interventi».
Questo il tema di fondo della conferenza stampa del Consigliere regionale Raffaele Sainato, dal titolo Edilizia sanitaria: lo stato dell’arte” svoltasi oggi a Locri.
«Il primo Decreto Calabria – ha detto – approvato nel 2019, aveva consentito un’accelerazione dei percorsi, consentendo al Commissario per la sanità in Calabria di avvalersi di Invitalia, quale centrale unica di committenza. La Convenzione quadro, tra la struttura commissariale e l’agenzia nazionale per gli investimenti, sottoscritta ad aprile del 2020 dall’allora Commissario Saverio Cotticelli, successivamente adottata dall’Asp di Reggio Calabria, prevedeva l’inserimento degli interventi sulle case della salute di Siderno e Scilla e sull’ex Inam di Reggio Calabria, nonché per l’ospedale di Locri e per il poliambulatorio di Caulonia».
«Inoltre – ha aggiunto – venivano individuate anche le opere per la riqualificazione strutturale e l’adeguamento normativo del Po di Locri, padiglione Piastra, del Po di Melito Porto Salvo e del PO di Polistena, rientranti nella competenza di Inail. Mentre per le Case della Salute di Siderno e Scilla e per l’ex Inam di Reggio Calabria l’iter procedurale è andato avanti, per come ho avuto modo di accertare direttamente con i vertici dell’ASP reggina e con in manager di Invitalia. Per Locri e Caulonia il Decreto Calabria bis, approvato dal governo Conte nel 2020, ha determinato un nuovo e incomprensibile stallo. Infatti, a causa della scelta operata dalla maggioranza a guida Movimento 5 stelle e Pp, la competenza sugli interventi per Locri e Caulonia è stata spostata in capo al Commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri».
«Purtroppo, ad oggi – ha aggiunto – non è dato conoscere che cosa sia avvenuto successivamente all’adozione del Decreto Calabria bis. Infatti, lo scorso 2 febbraio ho espressamente richiesto al Commissario Arcuri chiarimenti in merito, che non sono mai arrivati. Informazioni che non vengono fornite nemmeno alla struttura del Commissario Guido Longo e al Dipartimento Regionale Salute, i quali da mesi attendono un cenno di riscontro dal Commissario Arcuri. Purtroppo, se da un verso possiamo essere fiduciosi, quanto meno per le Case della Salute di Siderno e Scilla e per l’ex Inam di Reggio Calabria, identico ottimismo non abbiamo riguardo a Locri e Caulonia, a causa non solo del silenzio del Commissario Arcuri, ma anche del Commissario Longo, al quale da settimane ho chiesto un incontro, che, ancora, non mi è stato accordato».
«In questo quadro, quindi –ha spiegato Sainato – chiederò, già nelle prossime ore, una convocazione urgente della Commissione sanità della Regione Calabria, alla quale invitare tutti i soggetti interessati, affinché, nella sede istituzionale propria, dinanzi ai rappresentanti eletti dei calabresi, venga riferito cosa si sta facendo e si assumano impegni certi».
Alla conferenza sono interventi il Consigliere Metropolitano, Pasquale Ceratti; il vicepresidente Vicario Anci Calabria, Franco Candia; la presidente dell’assemblea dei sindaci della Locride, Caterina Belcastro; il presidente del Comitato dei sindaci della Locride, Giuseppe Campisi e il Commissario del Consorzio di Bonifica “Alto Jonio Reggino”, Pasquale Brizzi. (rrc)