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SAMO (RC) – Domani con Anpi si festeggia la Festa della Repubblica

Anpi

Domani, martedì 2 giugno si festeggia la Festa della Repubblica. Quest’anno, sono 74 anni dal referendum in cui gli italiani hanno votato per la Repubblica e Anpi – Comitato della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per l’occasione, invita il 2 giugno, a Samo, alle 10.30, nella Sala del Consiglio comunale, sindaci del territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria a partecipare a un evento al fianco dei partigiani Pasquale Brancatisano, Anna CondòAldo Chiantella.

 

«Il 2 giugno 1946 nasce la Repubblica – si legge in una nota –. Nasce la Repubblica nel modo migliore, nel modo più democratico, attraverso un referendum. Un referendum a suffragio universale: per la prima volta in Italia le donne sono eguali, hanno diritto di voto (in realtà le donne avevano già votato qualche mese prima, in occasione delle amministrative della primavera 1946). Caduto il fascismo, e con esso il razzismo e la diseguaglianza, le donne sono cittadine, al pari degli uomini, con i quali avevano lottato contro la dittatura fascista e nella Resistenza».

«I cittadini e le cittadine – prosegue la nota – debbono scegliere: Repubblica o Monarchia. A maggioranza scelgono, votando Repubblica. Nasce il 2 giugno la Repubblica democratica, con il sostegno di un’altissima partecipazione al voto. Nel 1946 gli aventi diritto al voto erano 28 milioni (28.005.449), i votanti furono quasi 25 milioni (24.946.878), pari all’89,08%. I voti validi risultarono 23.437.143; di questi 12.718.641 (pari al 54,27%) si espressero a favore della Repubblica, 10.718.502 (pari al 45,73%) a favore della Monarchia».

«Il 2 giugno 1946 – conclude la nota – gli italiani votarono anche per l’Assemblea costituente. Il risultato elettorale vide l’affermazione dei tre grandi partiti di massa: la Democrazia cristiana conquistò la maggioranza relativa dell’Assemblea (35,21 %), mentre il Partito socialista e il Partito comunista raggiunsero insieme il 39,61 % I tre maggiori partiti ottennero complessivamente circa il 75% dei suffragi, grazie al consenso popolare indirizzato verso le organizzazioni antifasciste, legate alla tradizione popolare del movimento cattolico e del movimento socialista». (rrc)

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