Dopo l’intervento del sen. Magorno e dell’on. Bruno Bossio sulla mancata riconferma della scuola di specializzazione di Chirurgia all’Università di Catanzaro, replica dei parlamentari M5s Bianca Laura Granato, Francesco Sapia, Paolo Parentela, Giuseppe d’Ippolito, Dalila Nesci e Alessandro Melicchio.
«L’Università di Catanzaro e la Regione Calabria – hanno detto in una nota – hanno dormito a lungo, sulla questione dei posti per la scuola di specializzazione in Cardiochirurgia, vicenda che si è consumata per intero sotto il precedente governo nazionale e le cui responsabilità si vogliono ora addossare all’esecutivo 5stelle-Lega. Al solito i parlamentari Enza Bruno Bossio ed Ernesto Magorno accusano sguaiatamente il Movimento 5stelle per nascondere, e malissimo, le gravi colpe dell’Università e del governatore Oliverio, il quale manda l’abusivo Pacenza a fare il turista per caso a Roma, in sede di conferenza Stato-Regioni. Pacenza riferisca che cosa abbia detto, se presente, in ordine all’accordo dello scorso 21 giugno circa la determinazione del fabbisogno dei medici da formare e circa l’individuazione del contingente globale per tutta l’Italia, per l’anno accademico 2017-2018».
«Il rettore dell’ateneo catanzarese, Giovambattista De Sarro, spieghi – proseguono i parlamentari M5s – che cosa l’Università di Catanzaro abbia all’uopo trasmesso al Ministero e se l’ateneo abbia i requisiti, e nello specifico quali siano, per la scuola di specializzazione in Cardiochirurgia». «Prima – rimarcano i parlamentari M5s – di gridare al dispetto o allo scandalo, De Sarro, Oliverio e replicanti politici tirino fuori le carte e chiariscano se l’Università di Catanzaro abbia o meno posti per la scuola di specializzazione in Cardiochirurgia, visto che allo stato non ne risulta nemmeno uno. Se così fosse, il governatore e il rettore si assumano le loro responsabilità. C’è il rischio concreto che, continuando con i numeri attuali dell’ateneo, caratterizzato da debolezza complessiva, esso perda i posti per le altre scuole di specializzazione». «Faremo la nostra parte, ben sapendo – concludono i parlamentari 5stelle – che non possiamo sostituirci, però, né a Oliverio né a De Sarro, che hanno portato il “malato” al coma e ora chiedono ai “medici” 5stelle di rianimarlo. Perciò li esortiamo a cambiare mentalità e comportamenti, abbandonando l’eterno alibi dell’ostilità nei confronti dell’ateneo». (rp)