«Il Ministro Grillo ha revocato la nomina dei componenti non di diritto del Consiglio superiore di sanità (Css), organo tecnico-consultivo del ministero della Salute. Fra i trenta membri del Consiglio revocati figurano nomi illustri, dai genetisti Dallapiccola e Novelli al farmacologo Garattini, dal ginecologo Scambia all’oncologo Napoleone Ferrara. Si apprende con stupore la decisione di tali revoche, posto che, come dichiarato da quasi i tutti membri revocati e come risulta, il Ministro Grillo, non ha mai incontrato il Css, né a mai richiesto alcun parere, né altra attività di supporto. La notizia ha scosso tutto il mondo scientifico e della sanità, apparendo la decisione assolutamente arbitraria e priva di alcun fondamento. Se è vero, infatti, che trattandosi di un organo consultivo e di supporto che coadiuva il Ministero della Salute, esiste in capo al reggente del dicastero, un ampio potere discrezionale nella scelta dei membri ed anche nella loro eventuale revoca, è pur vero che giuridicamente e politicamente la discrezionalità non coincide con l’arbitrio e con l’uso arbitrario ed ingiustificato del potere. È diritto di tutti i cittadini, per il tramite di noi parlamentari, conoscere le ragioni e le motivazioni di simili brutali scelte, che potrebbero apparire come dettate da logiche perverse e di parte, in una materia come la salute pubblica che ha bisogno, invece, di oggettività e di scientificità per la superiore tutela dei pazienti».
Con queste premesse il senatore Marco Siclari ha interrogato in aula il ministro Grillo chiedendo di sapere «quali sia le motivazioni delle revoche, come intenda sostituire i membri revocati e se tale scelta non sottenda un esercizio di potere finalizzato alle battaglie del suo partito di appartenenza, ad esempio, contro le vaccinazioni». (rp)