Site icon Calabria.Live

SICLARI (FI): L’INTERVENTO AL SENATO SULL’AUDIZIONE DI OLIVERIO

Dopo l’audizione del commissario straordinario alla sanitàMassimo Scura, oggi è toccato al presidente della Regione Mario Oliverio confrontarsi con la Commissione Sanità del Senato.
«Il commissario ha le ore contate – ha detto il sen. Siclari (FI) – ed Oliverio non ha scuse sullo smantellamento del Dipartimento Salute in Calabria. La Calabria ha iniziato ad avere giustizia. La Calabria è stata al centro del lavoro del Senato per 2 intere giornate sul diritto alla salute. Non è mai accaduto in questi 11 anni di commissariamento per questo ringrazio la Commissione Igiene e Sanità per aver accettato di dare priorità alla mia richiesta di portare in audizione con urgenza i vertici responsabili della sanità calabrese, il commissario Massimo Scura e il Governatore Mario Oliverio».
Il senatore Marco Siclari dopo aver messo Scura di fronte alle sue responsabilità, oggi, non ha fatto sconti ad Oliverio incalzato da domande che hanno messo in luce la mancata programmazione e ribadendo come la politica non abbia saputo dare una linea da seguire al commissario. Così Siclari ha messo fine al tentativo di inscenare l’ennesimo scarica barile delle responsabilità sul disastro che riguarda la sanità in Calabria.
«Se è vero che il commissario ha potere su tutta la sanità è anche vero che la politica avrebbe dovuto vigilare sul suo operato ma, soprattutto, suggerire le linee guida o quantomeno un’idea programmatica basata sul bisogno salute della regione. Una guida, un’indicazione al commissario serviva ed è mancata – Siclari ha incalzato così Oliverio – La politica ha enormi responsabilità rispetto ai problemi che vivono i pazienti e le famiglie dei calabresi. L’incompatibilità tra lei è Scura non può giustificare lo smantellamento che è sotto gli occhi di tutti. Gli sforzi fatti dalla politica non sono stati sufficienti anche in relazione al dipartimento della salute. Servono risposte perché in Calabria c’è un deserto e, ormai, siamo costretti ad emigrare per tutto, studio, lavoro e salute e tutto questo ha un unico denominatore, la politica. Aver nominato un commissario non consente alla politica di lavarsene le mani».
Oliverio dopo aver ringraziato Siclari per la convocazione che lui stesso attendeva da anni, ha trovato il senatore pronto a metterlo difronte a responsabilità che, nonostante le facoltà del commissario, riguardano strettamente la politica.
Siclari ha chiesto ad Oliverio come intende impostare la sua governance della sanità calabrese se, fino ad oggi, non è riuscito neanche a scegliere, dopo una serie di avvisi di reclutamento, né il Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute, né ulteriori dirigenti in settori strategici? Se può spiegare i criteri di nomina per il reclutamento della carica in questione.
Oliverio non ha potuto far altro che ammettere la situazione di emergenza e chiedere ai parlamentari di dare una mano alla Calabria per uscire dallo stato desertico in cui si trova, ammettendo, in sostanza, le difficoltà che la politica ha riscontrato nel gestire un commissariamento che secondo Siclari, dopo aver mostrato il suo fallimento, è arrivato alla fine.
«Il commissario Scura evidentemente non si aspettava la mia relazione dettagliata, con dati tecnici aggiornati a luglio del 2018, che ha permesso a tutti i senatori presenti in Commissione di conoscere una realtà diversa da quella raccontata fino a oggi. Per l’occasione ho preferito mettere da parte il “politichese” e parlare solo con dati alla mano considerando il ruolo tecnico dell’ingegnere Scura. Dati inconfutabili che hanno permesso a tutti di comprendere la necessità di un’inversione di rotta, un cambiamento che passa inequivocabilmente dalla rimozione del commissario perché in Calabria non esiste più il diritto alla salute ma l’emergenza salute. Scura, adesso, ha le ore contate e questo lo conferma anche il comunicato di un parlamentare cinque stelle che conferma il lavoro fatto in commissione. Non è più accettabile che il 22% dei cittadini calabresi sia costretto ad andare a farsi curare fuori regione quando il dato nazionale non supera il 5% nelle altre regioni. Con questi dati non si può parlare di buona sanità quando non esiste neppure una struttura per l’emergenza neonatale o quando strutture di eccellenza non vengono messe in condizioni di prestare assistenza. Continuare così, oltre a distruggere ulteriormente l’intero compartimento sanità rischia di creare serie ricadute in senso occupazionale con centinaia di medici e personale sanitario che potrebbero perdere il posto di lavoro. Abbiamo il dovere di interrompere questo sistema e per questo martedì 25 settembre a Lamezia Terme aspetto tutti gli amministratori, senza alcuna distinzione o colore politico, i rappresentanti di categoria, i medici e tutti i cittadini che vogliono partecipare, alla conferenza stampa dove avrò modo di illustrare i dati che hanno messo a nudo Scura portandolo al capolinea. Questo dimostra che finalmente si è avviato un percorso di politica attiva e che al Senato non è seduto Marco Siclari ma è seduta l’intera Calabria e per questo i problemi saranno sempre portati nelle sedi istituzionali opportune, cosa che in passato non è avvenuta, con lo scopo di dare delle risposte e tutelare i diritti dei cittadini prima di tutto». (rp)

Exit mobile version