Grande successo per il Joint Meeting-Special Edition in Pediatria e Medicina dell’Adolescenza”, presieduto dal dott. Giuseppe Raiola, per la qualità degli argomenti trattati, dei relatori coinvolti da tutto il mondo e per il numero di presenze, oltre 400 registrazioni sulla piattaforma Fad di formazione a distanza.
Il Joint Meeting-Special Edition è stato organizzato dall’associazione Acsa&Ste Onlus, presieduta dal dott. Giuseppe Raiola, di concerto con l’Unicef, la Siedp (Società Italiana di Endocronologia e Diabetologia Pediatrica), il Magam (Mediterranean and Middle East Action Group of Adolescent Medicine), la Sema (Sociedad Espanola de Medicina de la Adolescencia), con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, del Comune di Catanzaro, dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio e altre società scientifiche, in collaborazione con Confcommercio Catanzaro, il Lions Club Catanzaro Host e l’Ammi.
«L’attuale pandemia – ha dichiarato Raiola – ha mostrato tutte le debolezze di un settore ancora non in grado di affrontare le sfide future che promettono di essere sempre più difficili. Tutto ciò ha amplificato la necessità di confrontarsi, di reagire, di trovare soluzioni condivise, in grado di ridare normalità alle nostre società, alle nostre vite».
«Questo appuntamento – ha affermato il presidente del Congresso – è stato un proseguimento della proficua collaborazione intrapresa negli scorsi anni con i colleghi spagnoli ma anche con grandi esperti da tutto il mondo. Si sono susseguite tantissime relazioni di notevole spessore scientifico sull’endocrinologia, sull’autismo, epilessia e sclerosi multipla, su chirurgia pediatrica, gastroenterologia, epatologia, nutrizione ed ematoncologia».
Una sessione, infatti, è stata dedicata all’Emantoncologia Pediatrica, la cui Struttura Operativa Complessa dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio”, diretta dalla dottoressa Maria Concetta Galati, svolge un’eccellente lavoro: un’occasione per presentare l’organico che conta di tre nuovi medici.
«Ci siamo soffermati anche sul sociale – ha aggiunto Raiola – parlando di solidarietà, delle infezioni del bambino immigrato e del gioco d’azzardo patologico, un fenomeno emergente in età adolescenziale»
«Sono molto felice che sia stata realizzata questa edizione del Joint Meeting, anche se in versione digitale – ha evidenziato il dott. Germano Castellano Barca dalla Spagna –. Questo congresso consente un confronto costruttivo sulle problematiche dell’adolescenza. La mia relazione è stata incentrata su una tematica non molto conosciuta, “L’adolescente stanco”: il 40% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni hanno una “sindrome di stanchezza cronica” che può essere sia fisica che psicologica. Risulta molto più diffusa nelle città e nelle zone metropolitane. Dipende molto dal contesto sociale-educativo-culturale. Questo problema impatta sui risultati scolastici e sull’inserimento sociale. Segnali di allarme possono essere i disturbi legati al sonno. E’ necessario individuare il problema, non sottovalutarlo e fornire un supporto psicologico».
Per il prof. Lino Alvarez, che è intervenuto dalla Spagna: «Questa edizione del Joint Meeting è stata preziosa perché in questo momento è essenziale “resistere” e mantenere la comunicazione tra gli scientifici e i medici. Sia in Spagna che in Italia i sistemi pediatrici sono di ottima qualità. La forza del sistema sanitario spagnolo è l’uniformità nell’assistenza, in Italia c’è molto dinamismo nelle iniziative a livello locale. Sarebbe positivo poterli integrare. In Calabria voi lo realizzate grazie al dott. Raiola. In virtù della sinergia stretta con lui si è creata una proficua collaborazione con la vostra regione».
“Cosa resterà dopo il Covid?”, ne ha parlato il dott. Curi Hallal dal Brasile: «Il rischio è che stiamo tecnologizzando troppo gli esseri umani. Dobbiamo umanizzare la tecnologia. In questo momento della pandemia le singole individualità non vengono considerate. Occorre diffondere “La teoria dell’attenzione verso il prossimo”. Ogni giorno ci arrivano tantissimi dati ma non bisogna solo sentire, è necessario ascoltare per far in modo che qualcosa ci rimanga dentro. Il dott. Raiola è un medico inarrestabile che non si ferma alle evidenze o solo al necessario, cerca di trattare sempre nuovi argomenti sulla salute e di fare rete».
«Abbiamo vissuto questo nostro evento scientifico – ha concluso Raiola – in un momento eccezionale, per mezzo di modalità non convenzionali; abbiamo voluto realizzarlo con determinazione, con caparbietà, per sentirci vicini, meno tristi, meno soli, con la certezza che riusciremo a ripartire nel percorso di speranza, ma con la consapevolezza che tutto ciò si avvererà solo se avremo il coraggio di crederci». (rcz)
In copertina, Giuseppe Raiola