Sul Corriere della Sera di oggi la bella storia di Tania Grande, la giovane volontaria responsabile del Centro Recupero Tartarughe Marine (CRTM) di Brancaleone che cura e salva le Caretta Caretta dalle insidie dell’inquinamento marino che ancora troppi sciagurati continuano ad alimentare con rifiuti ferrosi e plastica. Nella pagina che ospita il bel servizio di Maria Grazia Filippi ci sono le foto dei fili di pesca e della ruota di bici che hanno ferito la tartaruga battezzata Afrodite, con rischio di farle perdere le pinne. L’intervento – come racconta la giornalista – è riuscito a metà, ma tra pochi mesi Afrodite potrà tornare in mare. «Questo fa Tania. – scrive la Filippi – le cura, con passione rara, dopo averle salvate dalla plastica e dall’inquinamento, dalle ferite procurate dalle eliche delle barche e dia nostri mari. Le cura. stando ben attenta a non legarsi troppo a Loro. “Sono animali selvatici e così devono rimanere – spiega Tania – noi dobbiamo solo curarle. La loro casa è il mare. È li che devono tornare”». (rrm)