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Terre dei Padri: coinvolta anche la Consulta dei Calabresi nel mondo

Calabria Terra dei Padri

Una parziale informazione relativa alla conferenza stampa sull’iniziativa Terre dei Padri ci ha indotti in errore: abbiamo scritto che la Consulta regionale dei Calabresi nel mondo non era stata coinvolta in questo importante progetto della Regione che porta l’impronta della compianta Jole Santelli. Chiediamo scusa ai lettori e agli interessati: ci fa molto piacere correggere l’inesattezza, l’intervento dei consultori è previsto e sarà importante. È una buona notizia per quanti, come noi, vogliono solo il meglio per la Calabria e auspicano il pieno coinvolgimento di tutti gli attori disponibili sulla scena dello sviluppo possibile. Rimane in sospeso il coinvolgimento dell’Università della Calabria che potrebbe offrire un serio contributo scientifico, ma siamo certi che in corso d’opera non si potrà fare a meno dell’esperienza che il master di Scienze Turistiche sul Turismo delle Radici dell’Unical, diretto dal prof. Tullio Romita, può fornire. (s)

Dalla documentazione fornitaci dall’assessore Fausto Orsomarso, convinto sostenitore dell’iniziativa, è possibile illustrare nel dettaglio cosa vuol essere il progetto Terre dei Padri.

«Nasce – si legge nella brochure preliminare prodotta dalla Regione Calabria – dall’analisi del fenomeno del turismo di Emigrazione o turismo genealogico, che sta mostrando segnali di rapida espansione negli ultimi anni. L’analisi di questi flussi ha mostrato un potenziale molto elevato, soprattutto per una Regione come la Calabria che ha vissuto dall’800 ad oggi numerosi flussi migratori verso diversi paesi e continenti (Sud America, Stati Uniti, Australia, Europa).

Il progetto ha l’obiettivo di dedicare un intero anno solare (gennaio-dicembre) al tema del ritorno fisico dei calabresi sparsi nel mondo, facendo leva sul senso di orgoglio e sul desiderio di conoscere le proprie radici più profonde, familiari e culturali.

Il turismo genealogico è un fenomeno di origine molto recente nato nei primi anni 2000 nei paesi anglosassoni (Scozia ed Irlanda), i quali lo hanno inserito all’interno delle proprie strategie di sviluppo, considerandolo come un volano dell’economia turistica per attirare il flusso dei cittadini americani con origini irlandesi o scozzesi. In particolare, le autorità scozzesi proclamarono il 2009 l’anno di Homecoming Scotland e condussero un’importante campagna di promozione del turismo genealogico; a sua volta l’Irlanda si impegnò nell’organizzazione del The Gathering 2013. Da quel momento il tema è stato introdotto nel dibattito nella comunità degli studiosi di fenomeni e flussi turistici ed è oggi riconosciuto quale micro-nicchia del turismo culturale.

Il turismo genealogico è generalmente considerato come un segmento del mercato turistico culturale che interessa maggiormente quei paesi, di cui l’Italia fa parte, nei quali sono stati registrati, nei secoli scorsi, significativi flussi migratori in uscita e che hanno portato alla nascita di comunità di emigranti sparse per il mondo. Nel mondo sono presenti oggi numerosissime comunità di Italiani che si sono integrate nel paese in cui vivono, portando intraprendenza ed immaginazione creativa, ma hanno mantenuto una forte connessione con il paese d’origine.

Il turismo genealogico si inserisce nel più ampio concetto di turismo dell’esperienza, un fenomeno che ha visto crescere negli ultimi anni l’esigenza da parte dei turisti di integrare il viaggio con esperienze emozionanti che permettano di identificarsi nella storia, sia essa quella personale o collettiva, del luogo visitato. In questo senso, i turisti che visitano i luoghi legati alla storia della propria famiglia integrano il piacere del viaggio con la conoscenza di se stessi, contribuendo alla ricostruzione di un passato di più facile comprensione per le future generazioni. Le visite ai luoghi delle origini sono motivo sempre più rilevante per la programmazione di un viaggio e internet riveste un ruolo fondamentale nella ricerca delle informazioni e nell’organizzazione del viaggio stesso.

Il viaggio di ritorno è visto come il frutto di una ricerca che vede nel contatto con il proprio passato la realizzazione di un’esperienza turistica autentica, e viene svolto per alcune motivazioni di base:

La scelta delle motivazioni, però, può variare in base a diversi fattori, che di fatto fanno pensare che esistano “i turismi” delle origini piuttosto che un unico flusso indistinto di domanda turistica. La generazione di appartenenza dell’emigrante, l’età, le condizioni economiche del calabrese che vive all’estero, il grado di istruzione, generano fabbisogni diversi da soddisfare.

Se gli emigranti di prima generazione hanno vissuto il proprio paese di origine e ne conservano una memoria diretta, seppur edulcorata dalla nostalgia, e quella memoria desiderano ritrovare durante il loro viaggio, i calabresi emigrati di seconda e terza generazione possiedono una memoria romanzata e raccontata da terzi, e con il viaggio nella terra d’origine vogliono scoprire da dove vengono, di cosa sono fatte quelle radici che non conoscono ma a cui sono legati, per mantenere ancora salda una propria identità, seppur ibrida, figlia di un’integrazione ormai sempre più forte con il paese di destinazione.

Per queste ragioni pensare al turismo delle origini come ad una delle nuove direttrici in cui può diversificarsi l’offerta regionale, non può prescindere dal pensare a questo tema in maniera innovativa e moderna, che punti non solo alla promozione di flussi turistici basati sulle tradizioni popolari, ma anche a contribuire al riposizionamento dell’immagine della Regione Calabria per il turismo internazionale.

Per questa ragione – si legge nella brochure – si pensa che il progetto debba trovare quale elemento di unione e rappresentazione un concetto chiave che è quello di Cultural Heritage, il patrimonio culturale della Regione. Cultural Heritage (patrimonio / eredità culturale) è un’espressione che indica “i modi di vivere sviluppati da una comunità e tramandati di generazione in generazione, inclusi costumi, pratiche, luoghi, oggetti, espressioni artistiche e valori. Come parte dell’attività umana, il patrimonio culturale produce rappresentazioni tangibili e intangibili dei sistemi di valori, credenze, tradizioni e stili di vita”.

Il Patrimonio Culturale è protetto, tutelato e promosso a livello nazionale ed internazionale, in primis dall’Unesco, con l’obiettivo, in un mondo sempre più globalizzato e standardizzato, di conservare la storia dei popoli, di mantenerla viva e farla conoscere, di preservare anche la spinta alla creatività che la storia e l’identità di un popolo si porta dentro.

Tutti i principali attori della cultura a livello nazionale hanno assimilato nel tempo questi concetti chiave, li hanno fatti propri ed hanno avviato dei processi di valorizzazione e tutela del nostro patrimonio di cultura e tradizione. Primi Esempi di questa strategia sono Il MIBACT (Ministero per i beni e le attività Culturali ed il Turismo) ed Il MAECI (Ministero degli Affare Esteri e della Cooperazione Internazionale).

Il primo negli ultimi vent’anni ha indirizzato i fondi nazionali e comunitari alla tutela del patrimonio artistico e culturale diffuso nel nostro Paese attraverso l’identificazione di quegli elementi «tangibili» del nostro patrimonio culturale che si possano definire attrattori culturali di valenza strategica, con l’obiettivo di tutelarli e valorizzarli.

Lo stesso MIBACT ha poi avviato negli anni numerose campagne di tutela del nostro patrimonio culturale immateriale, con eventi annuali come l’anno dei Borghi, Anno dei Cammini, Anno del Cibo, Anno dei treni turistici e di tradizione, volti a valorizzare storia, tradizioni e modi di vivere del nostro Paese.

Il Secondo ha avviato un progetto di promozione integrata in cui sono state già realizzate prime iniziative di comunicazione e produzione Editoriale (E.g. Guida alle Radici italiane, il cui volume dedicato alla Calabria dovrebbe essere edito nel 2021), dedicato proprio al turismo delle origini.

Il progetto Terra dei Padri vuole essere, per la Regione Calabria, un importante contributo, a livello regionale, per la valorizzazione di questi flussi turistici e la produzione di valore economico e culturale per le imprese calabresi.

Il progetto ha quale obiettivo la costruzione di un prodotto identitario, turistico, culturale e commerciale da valorizzare e promuovere nell’anno che sarà dedicato al Turismo delle origini (Anno terra dei Padri 2023). La finalità è quella di creare un insieme di attività e fattori di attrattività distintivi, che siano in grado di valorizzare risorse e culture locali, superando la classificazione settoriale (turismo come ricettività, turismo come insieme di servizi logistici a supporto del viaggio), ed optando invece per una logica di territorio (prodotto turistico come insieme composito di elementi trasversali, in cui operatori economici e culturali, privati e pubblici, svolgono un ruolo alla pari).

In tal modo – evidenzia la brochure della Regione Calabria – si ritiene che sia possibile:

Tutti gli elementi del prodotto dovranno integrarsi in modo da valorizzare gli elementi materiali ed immateriali del patrimonio culturale calabrese. La valorizzazione del patrimonio culturale, riuscirà in tal modo a dare una risposta all’esigenza dei visitatori di origine calabrese di conoscere in maniera approfondita ed originale la propria storia, che non è solo storia personale e familiare, ma anche storia di un popolo, ed allo stesso tempo costituirà un volano per la produzione di valore per l’economia regionale.

Si ritiene dunque che partire dagli elementi distintivi del nostro patrimonio materiale ed immateriale possa essere un approccio in grado di valorizzare le nostre risorse agli occhi di coloro che hanno lasciato la Calabria da tempo e vogliono accostarsi alle proprie origini.

Beneficiari
I beneficiari diretti delle attività sono tutti quei soggetti, quali imprese ed attività economiche professionali, che beneficeranno direttamente dell’attività di promozione internazionale dei propri prodotti e servizi attraverso il brand “Terra dei Padri” e che potranno beneficiare indirettamente dell’aumento dei flussi turistici nel territorio calabrese e del valore economico che questo comporta. Tra i principali operatori economici impattati si possono menzionare:

• Operatori turistici (esercizi ricettivi, guide turistiche, trasporti, ristoratori…);

• Produttori dell’agroalimentare; • Imprese culturali (Editori, Archivisti, Servizi di traduzione, società di produzione artistica).

• Rafforzare l’identità di un luogo, e valorizzare le competenze ed i saperi locali.

Destinatari
Il progetto si rivolge ad un insieme composito di soggetti che possono essere classificati come segue:

1 · Destinatari diretti delle azioni previste nel progetto, che saranno le stesse imprese beneficiarie, produttrici di beni e servizi, cui sarà data la possibilità di fruire di un insieme di opportunità di promozione della propria attività a livello internazionale, ed intercettare nuovi segmenti di mercato;

2 · Destinatari Indiretti, rappresentati da un bacino molto ampio di soggetti:

La valorizzazione del patrimonio culturale, riuscirà in tal modo a dare una risposta all’esigenza dei visitatori di origine calabrese di conoscere in maniera approfondita ed originale la propria storia, che non è solo storia personale e familiare, ma anche storia di un popolo, ed allo stesso tempo costituirà un volano per la produzione di valore per l’economia regionale. Si ritiene dunque che partire dagli elementi distintivi del nostro patrimonio materiale ed immateriale possa essere un approccio in grado di valorizzare le nostre risorse agli occhi di coloro che hanno lasciato la Calabria da tempo e vogliono accostarsi alle proprie origini.

I beneficiari diretti delle attività sono tutti quei soggetti, quali imprese ed attività economiche professionali, che beneficeranno direttamente dell’attività di promozione internazionale dei propri prodotti e servizi attraverso il brand “Terra dei Padri” e che potranno beneficiare indirettamente dell’aumento dei flussi turistici nel territorio calabrese e del valore economico che questo comporta.

Beneficiari – Tra i principali operatori economici impattati si possono menzionare:

Destinatari – Il progetto si rivolge ad un insieme composito di soggetti che possono essere classificati come segue:

Tra questi avranno un ruolo di primo piano quei soggetti istituzionali che rappresentano l’Italia all’estero (Camere di commercio, Associazioni culturali che promuovono la cultura italiana all’estero) ma anche e soprattutto le Associazioni di calabresi nel mondo, la cui massima espressione sarà la Consulta dei Calabresi nel Mondo, costituita con LR 8/2018 e recentemente nominata con DPGR nr 4/2021.

La “Consulta regionale dei calabresi nel mondo”, composta da rappresentanti proposti dalle associazioni e indicati dai cittadini calabresi residenti all’estero, è un organo consultivo e propositivo della Regione Calabria che ha il compito di collegare le istituzioni regionali con i calabresi nel mondo, promuovendo investimenti, collaborazioni e scambi di carattere culturale, turistico e commerciale.

L’idea di base è quella di promuovere un modello di prodotto esperenziale “Terra dei Padri”, che accompagni i destinatari indiretti del progetto lungo l’intero arco della loro esperienza di visita della Regione, dando l’opportunità alle imprese ed agli operatori economici calabresi, lungo questo percorso, di proporre e fornire beni e servizi ai visitatori.

IL MODELLO PROPOSTO

Il progetto sarà articolato in due tipologie di intervento:

1 · Azioni pubbliche di sostegno all’internazionalizzazione

La Regione, direttamente o attraverso il Soggetto Gestore del Progetto, realizzerà un insieme di azioni destinate a costruire una comunicazione omogenea del Progetto Terra dei Padri, per valorizzare l’immagine della Calabria all’estero in maniera organica e chiara, e generare sinergie capaci di amplificare i risultati progettuali.

L’idea progettuale è quella di costruire, attraverso una adeguata e innovativa comunicazione, l’immaginario della Terra dei Padri da comunicare alla platea di destinatari indiretti del progetto.

Tra le attività che saranno realizzate si possono menzionare:

1 – Attività di marketing internazionale, (tradizionale e digitale). Le attività di marketing coinvolgeranno direttamente imprese ed attori locali (enti, associazioni) e potranno essere realizzate con strumenti innovativi o più tradizionali, per mostrare i luoghi, le tradizioni, la storia, ma anche i prodotti ed i servizi di eccellenza che la Regione offre, quelli che maggiormente richiamano le origini.

Tra le possibili iniziative si menzionano a mero titolo di esempio:

2 –L’organizzazione di alcuni eventi di medio larga scala in collegamento con grandi attrattori culturali (eventi iconici);

3– Il patrocinio ed il coordinamento di eventi locali gestiti autonomamente dalle comunità e dalle imprese, che dovranno mostrare tutte le particolarità della storia e delle tradizioni calabresi (es: show cooking, esperienza dei vecchi mestieri dei padri, visita alle aziende presenti nei virtual tour o nei tour esperenziali, o comunque registrate);

4 – La brandizzazione e l’accoglienza personalizzata dei visitatori (aeroporti, stazioni, musei, luoghi iconici della tradizione calabrese);

5 – Realizzazione di produzioni editoriali ad hoc sugli attrattori strategici e sugli elementi immateriali del patrimonio culturale (Newsletter, ebook,. ).

Le azioni identificate avranno già un impatto immediato e diretto sulle imprese calabresi aderenti al progetto.

Tutte le imprese aderenti all’iniziativa che si registreranno avranno infatti la possibilità di di essere incluse iniziative di marketing, di utilizzare il Brand Terra dei Padri, secondo le linee guida stabilite dalla Regione Calabria, ed aumentare così la propria visibilità internazionale già nella fase di costruzione del progetto.

2. Azioni dirette a beneficio delle imprese per la promozione internazionale dei propri prodotti e servizi

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un portale dedicato, in cui potranno essere rappresentati e promossi tutti i soggetti aderenti al progetto a seguito dello scouting effettuato.

Il portale rappresenterà la principale via di accesso all’offerta dei servizi tematici “Terra dei padri”. Sullo stesso saranno disponibili informazioni ed itinerari, ma soprattutto le imprese aderenti potranno promuovere direttamente propri prodotti e servizi, e presentarli come prodotti e servizi certificati e patrocinati dalla Regione Calabria.

All’interno del portale i potenziali visitatori potranno:

Il portale permetterà inoltre di:

Il portale non sarebbe quindi semplicemente una vetrina del Brand e dei territori, ma uno strumento diretto di promozione internazionale delle imprese aderenti al circuito, dando la possibilità di raggiungere un numero molto elevato di potenziali beneficiari.

Progettazione strategica

La progettazione strategica è l’attività preliminare che consentirà di definire gli elementi fondanti del progetto e le regole di funzionamento.

All’interno di questa fase progettuale saranno svolte le seguenti attività.

Identificazione territori

La prima attività è quella di identificare i territori che meglio possano rappresentare la Regione ai nostri corregionali emigrati:

Identificazione del Prodotto Terra dei Padri

La costruzione del prodotto da comunicare richiede la mappatura e la selezione degli elementi che ne fanno parte:

A tal fine, la mappatura sarà effettuata guardando primariamente ai seguenti elementi:

Sulla base di questi elementi sarà definita la strategia di promozione e valorizzazione.

Nell’ambito di questa attività sarà selezionato un primo elenco prioritario di soggetti cui destinare gli eventi specifici di comunicazione e marketing prediligendo:

e soprattutto saranno definite le modalità del loro coinvolgimento nel progetto, con quali servizi il progetto potrà dare loro l’opportunità di promuoversi e lavorare.

Il principale risultato di questo lavoro sarà costituito dal Modello di Promozione, in cui saranno definiti:

Redazione piani

Al termine di questa attività saranno redatti i piani attuativi, il piano di marketing, di organizzazione eventi ed il piano degli interventi tecnologici.

Costruzione del progetto

La fase di Costruzione del Progetto, è quella in cui vengono avviate una serie di azioni focalizzate sul coinvolgimento effettivo di tutte le risorse chiave del progetto nella realizzazione del modello progettato.

In questa fase saranno innanzitutto definiti tutti gli interventi a sostegno:

Sarà inoltre sviluppato il portale dei servizi e della promozione integrata.

Realizzazione dell’Anno Terra dei padri

Questa fase di progetto racchiude tutte le attività che saranno svolte durante l’anno dedicato alla terra dei Padri.

In questa fase saranno realizzati concretamente gli eventi di medio larga scala, di cui il progetto di occuperà sotto il profilo organizzativo, e saranno svolte tutte le attività di animazione territoriale e quelle di consolidamento delle esperienze, con iniziative di promozione dirette ai visitatori che hanno già vissuto la loro esperienza». (rrm)

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