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Usb Calabria: Rinviata firma protocollo per vaccinare nelle aziende

regione calabria

L’Unione Sindacale di Base Calabria ha reso noto che è stata rinviata la definizione del protocollo per consentire la vaccinazione nei luoghi di lavoro. Ciò è avvenuto al termine dell’incontro, in Cittadella regionale, tra il presidente f.f. Nino Spirlì, il commissario ad acta Guido Longo, i commissari alla Sanità, e tutte le Associazioni di categoria.

Nel corso dell’incontro, infatti, si è discusso del protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro, dove si è cercato di comprendere come imprese e datori di lavoro intendono collaborare, attivamente, offrendo spazi aziendali da utilizzare come veri e propri hub vaccinali.

L’Usb, dal canto suo, pur apprezzando  l’iniziativa di poter ampliare la platea dei lavoratori da vaccinare, ha posto l’accento su alcuni problemi, chiedendo «un monitoraggio dell’ondata della diffusione, anche per capire se diminuisce oppure aumenta (non vorremmo che per fare rapidamente facciamo “male”).  Soprattutto, visto che i dati odierni ci dicono che la diffusione è maggiore al chiuso, abbiamo chiesto ai “datori” come vengono allestite queste mini Hub all’interno delle strutture nei luoghi di lavoro: la sala di attesa, l’ambulatorio per i vaccini, le sale dopo vaccinazioni, il personale professionale da dove viene attinto; medici, infermieri, amministrativi…  ambulanze!».

«Considerato che il pubblico è saturo di lavoro – ha continuato Usb Calabria – e le Associazioni di volontariato non sono nemmeno vaccinate (vedi Anpas Calabria), i farmaci a chi vengono consegnati, e come vengono gestiti nei luoghi di lavoro; come vengono gestiti i soggetti fragili; ma, soprattutto, come vengono censiti i lavoratori che volontariamente decidono la vaccinazione nel posto di lavoro».

«Per ultimo – ha detto ancora Usb – abbiamo chiesto un open day vaccinale aperta a tutti nelle strutture pubbliche, senza registrazione, visto l’immagazzinamento dei vaccini non usati».

Nel corso del vertice, infatti, sono stati esaminati i dati sulla vaccinazione regionale – sulla cui piattaforma di prenotazione si è arrivati a 12 mila prenotazioni al giorno – riferisce Usb Calabria – con 10,550 vaccinazioni al giorno; dei vari hub vaccinali aperti, dei vari protocolli sottoscritti in Calabria, delle «collaborazioni che ‘faticano a funzionare’, agli ‘egoismi locali di alcuni amministratori’ che utilizzano anche la pandemia per campagna elettorale, al parametro vaccinale assegnato alla Calabria, che si attesta a 9600 al giorno e secondo i dati della regione è stato ampiamente superato, l’apertura a tutte le categorie e non più alle fasce di età,  all’arrivo dei vaccini, e soprattutto l’impegno di non bloccare la ripresa con l’arrivo della stagione estiva». (rcz)

 

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