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Venerdì il congresso regionale della Legacoop Sociali

Venerdì il congresso regionale della Legacoop Sociali

È all’insegna del “cooperandare” che si svolgerà, venerdì 12 novembre, alle 15, nella sede regionale di Catanzaro, la Quinta assemblea congressuale di Legacoop sociali.

Un’assemblea, quella di venerdì, che si realizzerà in un momento particolare della storia della cooperazione sociale e del nostro Paese: quest’anno ricorre, infatti, il trentennale della 381, legge fondativa della cooperazione sociale. Per quanto riguarda il momento storico complessivo si apre una fase di ripresa e ricostruzione a seguito della crisi pandemica iniziata nel 2020 e degli effetti sociali ed economici che essa comporta. “Cooperandare”, continuare a camminare, continuare a costruire per una società sana, inclusiva, sostenibile e farlo cooperando.

Dopo i saluti istituzionali, previsti per 15.15, l’apertura dei lavori è affidata al presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio. Verso quale Welfare? è in tema invece su cui interverrà Luciano Squillaci, portavoce del Terzo Settore della Calabria. Alle 16.15 sono previsti gli interventi programmati dei cooperatori e il dibattito sul tema La cooperazione sociale calabrese a 30 anni dalla legge 381/81. Le conclusioni sono di Eleonora Vanni, presidente nazionale di Legacoopsociali.

Al termine della sessione aperta al pubblico si terranno i lavori congressuali che porteranno all’elezione del Responsabile regionale di LegacoopSociali, del nuovo Coordinamento e dei Delegati al Congresso nazionale che si terrà a Bologna il 25 e 26 novembre prossimi.

«La pandemia ci ha richiesto un’energia straordinaria per fronteggiare il presente e costretto a pensare al futuro giorno dopo giorno condizionati primariamente dagli sviluppi dei dati sul contagio più che dai bisogni delle persone – si legge nel documento in discussione –. Nonostante questo abbiamo fatto ricorso al coraggio, che storicamente ha contraddistinto la cooperazione sociale, di guardare al futuro provando a coniugare diritti delle persone e innovazione e, come associazione e cooperative, abbiamo indirizzato le nostre forze in un lavoro di prospettiva mettendo a frutto e al centro di un pensiero critico l’esperienza e la competenza».

«Inoltre – prosegue il documento – incentivati anche dagli obiettivi dei profondi interventi strutturali richiesti dalla programmazione per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa, abbiamo attivato percorsi di progettazione partecipata verso l’innovazione dei servizi e dei modelli di relazione e di partnership, consapevoli del fatto che l’unicità di questa fase di crisi, incomparabile con quelle precedenti, rende più difficoltosa la prefigurazione di scenari basati sull’esperienza storica. È proprio nella scia del cambiamento verso un sistema sociale ed economico sostenibile e avverso alle disuguaglianze che si rinnova l’impegno di missione e l’agire imprenditoriale della cooperazione sociale che guarda al futuro». (rcz)

 

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