È stato un vero e proprio successo, a Vibo, La Svizzera, terra vicina e lontana, che ha visto 11 autori italofoni dell’Associazione Svizzera degli scrittori di lingua italiana incontrare, nell’arco di una settimana, centinaia di studenti e cittadini vibonesi.
Un evento reso possibile grazie anche alla collaborazione con sette scuole della cittadina calabrese con il Sistema Bibliotecario Vibonese e il CEV (comitato editori calabresi). Il programma è stato presentato giorno 19 aprile in conferenza stampa nell’aula consiliare di palazzo Luigi Razza, durante i lavori della IV Commissione.
Varie le tematiche trattate nei libri che gli autori hanno presentato, dal racconto dell’emigrazione in Svizzera alle scritture di montagna e di lago, passando per i miti della tradizione elvetica, interagendo con il pubblico per trasmettere il valore della scrittura rossocrociata. Questi gli scrittori: Mattia Bertoldi, Luca Brunoni, Davide Buzzi, Sabrina Caregnato, Begoña Feijoó Fariña, Dario Galimberti, Giorgio Genetelli, Alberto Micelotta, Elda Pianezzi, Carlo Simonelli, Flavio Stroppini. Docenti universitari, musicisti, registi teatrali, architetti, scrittori di gialli e romanzieri hanno dato voce alle loro riflessioni sulla scrittura, la lettura, la letteratura, interessando il vasto pubblico e mettendo in evidenzia ciò che li accomuna agli altri scrittori di lingua italiana e ciò che li rende invece unici.
Elda Pianezzi, responsabile del segretariato di ASSI e partecipante scrive «Spingendosi fino a Vibo Valentia, l’ASSI allarga letteralmente i propri confini, creando un ponte che unisce la Svizzera italiana, la Svizzera d’oltralpe e la vicina Penisola. In questo modo, gli autori dell’ASSI presenti avranno la possibilità di confrontarsi con la realtà vibonese», mentre Carlo Simonelli, membro di ASSI e promotore dell’iniziativa: «Questo progetto nasce da un sogno: organizzare nella mia terra d’origine, la Calabria, un raduno di scrittrici e scrittori svizzeri di lingua italiana. Saremo ben in undici a rappresentare la Svizzera a Vibo Valentia e per me, personalmente, è stato come mettere in dialogo la mia patria e la terra che mi ha accolto, la Svizzera».
Molto interessante è stato l’incontro di giorno 21 negli spazi del CEV a palazzo Gagliardi dove, grazie all’iniziativa degli organizzatori della serata, Vibo Valentia «ha vissuto uno dei momenti più significativi del suo percorso di Capitale italiana del Libro», perché ha ospitato nelle sue sale anche gli scrittori locali con cui si è potuto tessere un proficuo confronto tra tanti rappresentanti della nostra cultura che hanno dato spunto a riflessioni, esperienze, letture, contribuendo ad un intenso dibattito a cui ha partecipato anche il sindaco Maria Limardo che si ritiene molto soddisfatta perché Vibo Capitale del libro è riuscita ad aprirsi anche oltre confine, tessere reti con altre città ed esplorare mondi nuovi nell’ottica di una cultura inclusiva e resiliente.
Altra interessante evento il 22 aprile, Giornata mondiale della terra, presso l’IPSEOA E. Gagliardi, che agli undici scrittori, ha offerto un pranzo a base di prodotti locali sapientemente cucinati dallo staff dell’Alberghiero. Nel pomeriggio il Prof. Nicola Rombolà ha organizzato una tavola rotonda sul tema della giornata, alla presenza di docenti, alunni del serale, rappresentanti delle istituzioni. Toccati vari temi dalla conservazione delle risorse naturali, alle possibili soluzioni, al diritto di vivere in un ambiente sano, equilibrato e sostenibile, alla responsabilizzazione individuale.
«Come ha detto il vicesindaco Domenico Primerano, è un evento da ripetere anche perché è la prima volta – ha confermato Carlo Simonelli – che avviene una esperienza simile nella regione Calabria ma anche nel resto dell’Italia. Un’idea da sviluppare per aprire i confini, conoscere la cultura degli altri stati, continuare a costruire sempre nuove occasioni di scambio e approfondimenti culturali».
Soddisfatta anche l’Assessore alla cultura Daniela Rotino che ha creduto in questo progetto che ha contribuito ad affermare l’importanza di fare rete, collaborare, condividere idee e buone pratiche, facilitare il dialogo fra culture diverse. “Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri”, (Antonio Gramsci).
Hanno collaborato con l’Amministrazione (assessorati alla cultura e all’istruzione) il Sistema Bibliotecario Vibonese e il Presidente dell’AIB Calabria Gilberto Floriani, il CEV con Maurizio e Patrizia Bonanno, Libritalia con Enrico Buonanno, il giornalista Tonino Fortuna, i Dirigenti Pasquale Barbuto per l’IPSEOA E. Gagliardi, Caterina Calabrese per il Liceo Scientifico, Genesio Modesti per l’ITE G. Galilei, Maria Gramendola per l’ITG-ITI E. Fermi, Antonello Scalamandrè per il Liceo V. Capialbi, Raffaele Suppa per il Liceo Morelli- Colao e l’ Istituto di Istruzione Superiore De Filippis Prestia.
Si ringraziano inoltre gli altri scrittori intervenuti Pietro Mazzuca, prof. De Luca, Domenico Protetti, Michele Celano, Eugenio Sorrentino, Anna Murmura, Katia Grillo, Giuseppe Cinquegrana, Michele Furci, Michele Petullà, Maurizio Bonanno, Ferdinando Scarmozzino, Renato Costa, Celia Pontari, Francesco Antonio Solano, Francesco Pagnotta, Carmela Costanzo, Domenico Grillo. (rvv)