di ANTONIETTA MARIA STRATI – È una ricorrenza che rischiava di passare inosservata: sono trascorsi 70 anni della nascita di Badolato Marina e delle Marine Joniche, i paesi nati dopo l’alluvione del 1951, sul litorale ionico il 24 marzo del 1952 con la benedizione di Alcide De Gasperi. I paesi distrutti trovarono nuova vita alle Marine, con l’edificazione di appartamentini per gli sfollati e chi era rimasto senza casa.
Ripercorriamo la storia, che le nuove generazioni in gran parte sconoscono: dal 16 al 18 ottobre 1951 una tremenda alluvione si abbatté sulla Calabria. Numerosi borghi collinari e montani della Jonica della provincia di Reggio e di Catanzaro furono sferzati da ingenti piogge che causarono morti, crolli di case e devastazioni anche nelle campagne e migliaia di senzatetto. Quell’autunno tragiche alluvioni interessarono pure la Sardegna e il Polesine in Veneto con quasi cento morti. Fu un’alluvione epocale che mutò li assetti idrogeologici di interi territori e il trasferimento di migliaia di famiglie in altri luoghi, pure con un’intensa emigrazione.
Tanti, troppi furono le persone rimaste senza casa, tanto che l’allora Governo, presieduto da De Gasperi, si adoperò per ricostruire immediatamente delle case per gli alluvionati, scegliendo il litorale ferroviario e stradale come luogo in cui sarebbero sorte queste abitazioni, che erano dei veri e propri appartamentini in muratura in piccole palazzine graziose e spaziose. Un esempio su tutti Badolato, in provincia di Catanzaro. Sui previsti 350 alloggi, ben 78 erano già pronti da abitare. Oggi, è quella che tutti conoscono come Badolato Marina, una dinamica cittadina e ricercata meta turistica-culturale. Il tutto venne fatto in meno di cinque mesi.
Una volta terminati i lavori – era il 24 marzo del 1952 – lo stesso De Gasperi scese in Calabria per consegnare le chiavi degli appartamentini per gli alluvionati partendo dai Comuni del reggino. Insomma, una ricorrenza importante che, purtroppo, come denunciato dall’Associazione Università delle Generazioni, che «avrebbe dovuto essere già celebrato istituzionalmente nel 2002, a cinquant’anni; nel 2012 a sessanta».
«Niente di tutto ciò – afferma Domenico Lanciano, animatore del sodalizio –, nonostante l’Università delle Generazioni abbia ogni volta esortato a ricordare, pure a favore dei giovani e di coloro che non hanno vissuto o saputo di tale epopea sociale. Sarebbe bastata una targa o un piccolo monumento per tenere la memoria della nascita della Marina badolatese, pure a beneficio dei turisti o di chi vi transita. Nell’estate 1987 un gruppo di artisti aveva posto in un angolo della Piazza Antonio Tropeano una colonna appartenuta al castello Toraldo di Badolato borgo in ricordo delle origini della gemmazione della Marina; ma gli Amministratori dell’epoca hanno preferito rimuovere quel monumento senza fare altro a riguardo».
Ma nulla è perduto. Perché qualcuno si è ricordato di questo evento storico, e si tratta dell’Associazione Culturale “Circolo Letterario Nicola Caporale” di Badolato, che ha deciso di promuovere una serie di iniziative che prenderanno il via il prossimo 23 aprile, con il patrocinio del Comune e della Pro Loco.
A rendere noto il programma, teso a valorizzare la nascita delle Marine joniche, specialmente a beneficio delle nuove generazioni che non hanno vissuto i tempi dell’edificazione e delle prime evoluzioni tanto da diventare ridenti cittadine pure turistiche, la presidente Miryam Rovito.
Alle ore 10.00 di sabato 23, alla presenza delle autorità, sarà inaugurata un’apposita targa commemorativa proprio sul luogo dove il Presidente del Consiglio De Gasperi ha consegnato le chiavi dei primi 78 alloggi sui 335 previsti e poi completati. Seguirà un itinerario tra le palazzine sorte dalla stazione ferroviaria al passaggio a livello e alla casa cantoniera dell’Anas, oggi denominato appunto “Rione Stazione”. Quindi, nei locali dell’attuale Delegazione Municipale avverrà l’apertura della mostra fotografica e la documentazione sull’alluvione e la costruzione di Badolato Marina.
Il giorno seguente, alle 18.45 di domenica 24 aprile, nella sala conferenze della medesima Delegazione avrà luogo un apposito Convegno. Le Autorità saluteranno i convenuti ed il geom. Pasquale Larocca, ex tecnico comunale, dirà della trasformazione avutasi nel tempo del litorale dove è stata scelta la costruzione della “frazione Marina” (un estratto del libro che sta per essere dato alle stampe dall’associazione culturale “La Radice” di Badolato). Dopo un breve intermezzo musicale e teatrale, lo storico prof. Ulderico Nisticò parlerà della nascita di Badolato Marina.
Con tutte queste iniziative, Badolato diventa, di fatto, la capitale della memoria sociale dell’alluvione del 1951 e della conseguente nascita delle amenissime Marine joniche, catanzaresi e reggine. Gli organizzatori sperano che, lungo il 2022 di rievocazione storica e sociologica, altre Marine intervengano per evidenziare ricordi e documentazioni relative alla loro edificazione ed evoluzione urbana. Sarebbe il caso di realizzare un Archivio unico di tale epopea ed epoca storica importantissima!
Intanto l’associazione Nicola Caporale ha dato alle stampe un opuscolo di 26 pagine intitolato Case crollate, case colorate (Ricordi dei diretti testimoni dell’alluvione del 1951 e del trasferimento in Marina nelle case nuove nel 70° anniversario della nascita di Badolato Marina) a cura di Giulia Scerra e di Luisetta Caporale, con interessanti foto d’epoca.
Infine, c’è da annotare che alle nuove parrocchie delle Marine di Sant’Andrea Jonio, Isca Jonio, Badolato, Santa Caterina Jonio, Guardavalle, nel 1955 l’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Armando Fares volle assegnare come patroni degli Angeli. Per tale motivo nel 1971 l’allora studente universitario Domenico Lanciano suggerì di denominare questo tratto di costa da Riace a Catanzaro Lido “Riviera degli Angeli” attivando un apposito Marchio-Consorzio di valorizzazione turistica a 360 gradi. Oggi esistono un’azienda e un’associazione turistica che hanno preso spunto da quella denominazione:l’immobiliare “Costa degli Angeli” e “AOPT – Riviera e Borghi degli Angeli”. (ams)