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A Praia a Mare il dibattito su Alta Velocità: Le proposte del territorio

A Praia a Mare il dibattito su Alta Velocità: Le proposte del territorio

Si è svolto, a Praia a Mare, il dibattito pubblico sul progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al tracciato in discussione dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria.

 In particolare, in mattinata c’è stato in municipio un approfondimento tecnico con i sindaci interessati e nel pomeriggio, nella sala pubblica del Palazzo delle Esposizioni, si è tenuto un incontro con tutti i portatori di interessi del territorio. Il professore Roberto Zucchetti, coordinatore del Dibattito pubblico, ha spiegato: «Siamo qui a Praia per informare e ascoltare le comunità locali. Il Dibattito pubblico non è un’assemblea deliberativa e non è un momento in cui mostrare la pressione del territorio. Il ruolo del Dibattito pubblico è sollevare i problemi relativi al tracciato in discussione. Il mio compito, poi, sarà quello di estrarre da tutti gli interventi una serie di questioni da mandare a Rfi, che poi dovrà rispondere». 

Alle numerose sollecitazioni di amministratori locali, associazioni e cittadini, ha risposto l’ingegnere Marco Marchese, direttore dell’Area investimenti di Rfi per la Calabria e la Sicilia, il quale ha chiarito che «l’Alta velocità ferroviaria proseguirà dopo Praia a Mare».

«Il progetto del lotto 2, cioè quello dopo Praia a Mare, non è – ha precisato Marchese – un potenziamento della linea esistente e nemmeno un quadruplicamento della medesima. Si tratta invece di una nuova linea ad Alta velocità. Stiamo definendo la progettazione successiva, che nei prossimi mesi verrà trasmessa al ministero».

Nel corso dei due incontri, Antonino De Lorenzo, sindaco di Praia a Mare, ha sottolineato che «con Rfi, Italferr e il coordinamento del Dibattito pubblico, è stata affrontata la problematica degli espropri, anche se non riguarda il territorio di Praia a Mare».

«Come Comune, noi stiamo approntando – ha aggiunto – un restyling dell’area cittadina vicina al passaggio dell’Alta velocità ferroviaria, per razionalizzare gli spazi creando parcheggi, postazioni per noleggio auto e interconnessioni per i paesi montani, atteso che Praia accoglierà un notevole bacino di viaggiatori provenienti dalla Basilicata».

Nel suo intervento all’incontro pomeridiano, Franz Caruso, sindaco di Cosenza, ha ricordato che nel luglio 2022 era stato prospettato il passaggio dell’Alta velocità ferroviaria da Tarsia.

«Chiediamo a Rfi e alla Regione Calabria – ha detto il sindaco di Cosenza – la certezza che si faccia l’Alta velocità in Calabria».

Marchese ha poi puntualizzato: «È ad alta velocità il raddoppio della galleria Santomarco da Paola a Cosenza, già finanziato come la successiva bretella di collegamento con Sibari. Circa la precedente ipotesi del passaggio dell’Alta velocità da Tarsia, nel corso della progettazione dell’intero corridoio tirrenico, del valore di 35 milioni di euro, sono emerse emergenze idrogeomorfologiche e importanti criticità realizzative e di gestione. I progetti vengono sempre approfonditi progressivamente e devono essere fattibili, sostenibili e anche approvabili». 

Antonello Grosso La Valle, presidente dell’Unpli di Cosenza, ha chiesto come proseguirà da Praia l’Alta velocità ferroviaria. Mimma Iannello, presidente di Federconsumatori Calabria, ha ricordato le criticità infrastrutturali del territorio calabrese. Maria Di Lascio, consigliere comunale di Lagonegro, ha posto due questioni riguardanti il proprio territorio: la necessità di avere adeguate compensazioni ambientali e la possibilità che i Comuni della Valle del Noce raggiungano velocemente le stazioni dell’Alta velocità ferroviaria. Annalisa Alfano, segretaria provinciale di Idm e vicesindaco di Scalea, ha detto che «i territori vanno ascoltati». 

Alcuni cittadini hanno chiesto chiarimenti sugli espropri e altri sulla realizzazione di gallerie sotto le loro abitazioni, esprimendo preoccupazioni e chiedendo alternative di tracciato. I tecnici di Rfi e Italferr hanno fornito puntuali spiegazioni e dato rassicurazioni anche sul monitoraggio dopo la realizzazione dell’opera e sulle garanzie di legge riguardo agli espropri.

«Esproprio – ha rimarcato Marchese – non significa sfratto. Rfi non sfratta nessuno, ma dialoga, comprende le esigenze delle famiglie ed è sempre aperta all’ascolto e alla concertazione per trovare le migliori soluzioni caso per caso».

Nell’incontro mattutino del Dibattito pubblico, il sindaco di Praia a Mare ha affermato: «Un’opera così importante causa delle ferite fisiche al territorio e anche agli affetti. Non ho apprezzato che qualcuno abbia chiesto la sospensione del Dibattito pubblico, che è il luogo del confronto. Se parliamo di turismo e non cogliamo opportunità del genere, vuol dire che non vogliamo lo sviluppo del territorio. Chiederemo correttezza nelle procedure di esproprio. Ci saranno più treni, più servizi, connessioni differenti».

Sempre nell’incontro del mattino, Gianni Pittella, sindaco di Lauria, ha sottolineato: «Parliamo di un’opera importante per lo sviluppo del Mezzogiorno, per cui ci siamo battuti per decenni. Pertanto, non possiamo avere atteggiamenti dilatori. Noi preferiamo che la stazione sia localizzata il più vicino possibile all’entroterra. Bisogna ridurre il più possibile l’impatto ambientale. Tutti insieme dobbiamo mettere in atto una politica di organizzazione dei trasporti, prima che l’opera sia terminata. La vecchia linea Sicignano-Lagonegro si potrebbe utilizzare come metropolitana di superficie».

A tale ultimo riguardo, Marchese ha ribadito che al momento, nel decreto interministeriale numero 146/2022, è previsto che la stessa linea possa avere un uso turistico. Ma, ha aggiunto lo stesso dirigente di Italferr: «Gli investimenti, in Italia, avvengono tramite Contratto di programma. Se ci sarà la volontà politica di riattivare la Sicignano-Lagonegro, noi lo faremo».

A seguire, Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea, ha detto: «Non possiamo essere contrari all’Alta velocità, per alcuna ragione al mondo. Se Rfi ci assicura la raggiungibilità della stazione ferroviaria di Praia a Mare, qualora fosse di alta velocità pura, non avremmo alcun problema. Chiedo che si debba dare il giusto risalto alla linea storica».

Salvatore Falabella, sindaco di Lagonegro, ha dichiarato: «Siamo felicissimi che si realizzi un’opera tanto fondamentale. Le lotte fra campanili non possono fermare investimenti così importanti. Abbiamo la necessità di essere rassicurati su ciò che sarà fatto, anche per quanto riguarda l’innesto a Tortora. Per un esproprio avete interessato un centro di raccolta comunale, quindi chiedo che lo rivediate». Marchese ha chiarito che «potenziamento, ripristino e recupero delle viabilità sono elementi che devono entrare all’interno della Conferenza dei servizi». 

Biagio Franco, vicesindaco di Tortora, ha chiesto se «c’è la possibilità di spostare il depuratore che attualmente insiste lungo la linea ferroviaria, di delocalizzare l’impianto e di realizzarne altrove uno ultramoderno».

Franco ha poi chiesto se, «a fronte dei milioni di metri cubi del materiale che sarà scavato, sarà possibile realizzare un ripascimento lungo il litorale di Tortora». I tecnici di Rfi e Italferr hanno assicurato la massima attenzione a tutte le richieste.

Antonio Iorio, sindaco di Tortora ha significato la necessità di considerare che «il territorio di comunale è attraversato da rilevato ferroviario, con conseguenti ingorghi lungo le strade cittadine». 

Antonio Manfredelli, sindaco di Rovello, ha invitato i tecnici di Rfi e Italferr «a stabilire un contatto, un confronto, al di là di questo momento di Dibattito pubblico, al fine di governare il processo in atto». 

Netto il giudizio di Pasquale Lamboglia, consigliere comunale di Tortora, secondo cui «il progetto devasta molto Tortora».

Il professore Demetrio Festa, intervenuto come rappresentante dello Svimer – Consorzio Sviluppo Meridionale, si è detto «perplesso su ciò che succederà dopo» e ha chiesto che «si facciano approfondimenti progettuali partecipati, anche al fine di mantenere il tracciato originario». 

Ettore Durante, coordinatore dell’Unione delle associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, ha ribadito: «Chiediamo che si riveda la questione dell’interconnessione a Tortora. Chiediamo una nuova stazione di linea sul modello di Reggio Emilia AV Mediopadana».

Il prossimo appuntamento del Dibattito pubblico si terrà a Sapri mercoledì 20 dicembre: alle ore 17,30 nella sede del Comune.  (rcs)

 

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