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A Rende l’Associazione Ars Enotria ha ricordato Costantino Mortati

L'Associazione Ars Enotria ha ricordato Costantino Mortati

Nella bella e prestigiosa Sala Tokio del Museo del Presente, a Rende, il 6 ottobre si è svolto un evento celebrativo di rilevante portata storica. Ars Enotria, Associazione Culturale di Rende ha ricordato la figura di Costantino Mortati e il suo significativo apporto alla Costituzione della Repubblica Italiana.

L’Associazione “Ars Enotria” si propone di valorizzare e diffondere le arti, la conoscenza e lo studio delle varie civiltà. Grazie all’amore per la nostra terra, riscoprendo la grande storia della Calabria e dei suoi valori millenari con perseveranza e passione, in pochi anni, ha offerto alla collettività, non solo calabrese, manifestazioni culturali di grande rilevanza. Ha organizzato itinerari artistico – musicali in luoghi di interesse storico in varie parti del mondo. Ma, soprattutto, ha fatto conoscere località poco note della Calabria, ma di rilevante importanza artistico-culturale, collaborando con le Amministrazioni Comunali, le Associazioni Culturali e le Pro-Loco.

Muovendosi nell’ottica di dare luce a personaggi della nostra terra, che hanno contribuito a rendere grande la storia dell’Italia, “Ars Enotria” ha voluto celebrare Costantino Mortati. In un incontro molto partecipato, le illustri relatrici Giuseppina Amarelli e Lucia Montesanti hanno reso in maniera mirabile e appassionata il pensiero e l’opera di questo nostro grande conterraneo, suscitando nel vasto pubblico presente in sala emozioni intense.

È stato delineato il ritratto di un uomo, giustamente inserito nella dimensione alta della storia.

 Costituente e membro della Commissione dei settantacinque, Costantino Mortati (Corigliano Calabro, 1891-1985) è stato uno dei massimi costituzionalisti italiani della seconda metà del secolo scorso. Professore emerito nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma «La Sapienza», nel dicembre del 1960 venne chiamato dal presidente Gronchi alla Corte costituzionale della quale è stato poi anche vice-presidente.

Tra le sue opere maggiori, insieme alla notevole produzione di saggi, articoli e note, testi tutti raccolti poi in quattro volumi nel 1972, si ricordano: Ordinamento del Governo nel nuovo diritto pubblico italiano (1931), La volontà e la causa nell’atto amministrativo e nella legge (1935), La Costituente (1945), La Persona, lo Stato e le comunità intermedie (1959), la voce Costituzione della Repubblica italiana nell’Enciclopedia del Diritto (1962), Atti con forza di legge e sindacato di costituzionalità (1964), Le leggi-provvedimento (1968), il Commento all’art. 1 della Costituzione nel Commentario a cura di G. Branca (1975).

Infine, oltre a quanto già citato – e ad essere anche l’«inventore» del concetto di costituzione materiale (La Costituzione in senso materiale, 1940) che tanto seguito ebbe, e continua ad avere, tra gli studiosi – scrisse due manuali, Istituzioni di diritto pubblico, di cui l’ultima edizione da lui curata è del 1975, e le Lezioni sulle forme di governo, volume del 1973, opere che contribuirono a rendere questo giurista un autentico maestro del diritto.

Nel corso della cerimonia commemorativa è avvenuta la premiazione del Concorso nazionale indetto da “Ars Enotria” su Costantino Mortati per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’aspetto più bello ed emozionante di tutto l’evento è stata la presenza dei giovani studenti, che hanno riempito la sala e ascoltato interessati e in perfetto silenzio le “lectiones” delle relatrici. Certamente questo è stato un traguardo altissimo raggiunto dall’Associazione. Coinvolgere i giovani deve essere la finalità primaria di ogni Associazione culturale.

E tutte quante noi, che operiamo nel mondo dell’associazionismo, daremo un senso al nostro operare e faremo veramente cultura solo se costruiremo un ponte fra noi e le giovani generazioni. Se riusciremo a suscitare il loro interesse, li solleveremo dal nulla, in cui molti di loro vivono. Li convinceremo a volare alto, al di sopra della solitudine, del vuoto, alla ricerca di orizzonti, in cui spaziare e realizzare sogni e speranze. Complimenti alle organizzatrici e alle scuole che hanno collaborato. Anche a loro va il meritato successo. (Anna Maria Ventura)

 

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