A Corigliano Rossano al via la raccolta firme contro l’autonomia

A Corigliano Rossano domenica 28 partirà la raccolta firme per sostenere il referendum contro l’autonomia, promossa dal Movimento 5 Stelle della città.

Quello di domenica sarà un doppio appuntamento: alle10.30 gli attivisti allestiranno un gazebo a Rossano presso Sant’Angelo tra i lidi Gypsy e Lula Paluza; alle 19.30, invece, l’appuntamento è su Corigliano in Piazza Portofino a Schiavonea. Presenti al gazebo insieme agli attivisti, i deputati Vittoria Baldino ed Elisa Scutellà e la neo eletta consigliere comunale Lidia Sciarrotta.

«Vogliamo dare vita ad una grande e diffusa mobilitazione – hanno spiegato i pentastellati – per difendere l’unità del nostro Paese. Il tempo delle parole è finito. E’ ora di agire. Imposta dalla Lega, l’autonomia differenziata impatterà sulla garanzia di uguali diritti fondamentali tra tutti i cittadini quindi uguali servizi su sanità, istruzione, lavoro, ambiente ma anche e soprattutto di sviluppo economico».

«Come riportano alcuni dati – hanno proseguito – nel 2022 per ogni abitante dell’Emilia Romagna la spesa sanitaria pro – capite è stata di 2.495 euro mentre per un calabrese di 1.748 euro, che diventeranno 839 euro con l’autonomia differenziata. Andranno via migliaia di medici, infermieri e docenti in quanto nelle materie non Lep (livelli essenziali delle prestazioni) già chieste dalle regioni del Nord si possono differenziare gli stipendi fino a raddoppiarli con fondi regionali. In una regione come la Calabria che spende già 280 milioni per cure fuori regione saremo costretti a trasferirci al Nord per qualunque tipo di intervento».

«Con questa legge – hanno spiegato – pagheremo tutti le tasse ma non tutti avranno gli stessi diritti. A rischio con il diritto alla salute, anche il diritto all’istruzione, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità. Scendiamo in piazza contro una legge che contrasta con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I 209 miliardi portati in dote all’Italia da Giuseppe Conte nel 2020 servono a colmare le distanze tra Nord e Sud, l’Autonomia invece le aumenta». (rcs)

A Santa Maria del Cedro presentato il progetto “Sestante” contro la povertà educativa

È stato presentato, a Santa Maria del Cedro, il progetto Sestante: contro la povertà educativa nell’Ato Praia/Scalea per costruire in Calabria, che intende dare vita ad un innovativo patto educativo di comunità, ispirato al concetto di “inclusive education”, integrato con quello economico e produttivo della filiera turistica.

In Calabria secondo i dati di “Save the children” che ha mappato la situazione, i minori che vivono in un circuito vizioso tra povertà economica e povertà educativa sfiorano un terzo. Una condizione che, se non affrontata con le giuste misure correttive, potrebbe compromettere per sempre le aspettative di recupero del gap territoriale rispetto al resto del paese.

L’iniziativa, finanziata dall’Unione europea – Next Generation Eu- Pnrr M5C3, intende raccogliere la sfida, come è stato sottolineato nella conferenza stampa di presentazione al quale hanno preso parte per l’associazione capofila Arca, Michele Capalbo e Angelo Napolitano, per i soggetti partner, l’assessore Emanuela Dito, comune di Santa Maria del Cedro, Carmela Diurno, IC “G. Caloprese” di Scalea; Angelo Serio, associazione “Gianfrancesco Serio”; Carmen Mesiano, Fondazione ITS Academy “Elaia Calabria”; Angela Provenzano, IPSEOA “San Francesco” e Ferdinando Pagliarulo, associazione “Ragazzi Digitali”.

Il progetto, che avrà la durata di venti mesi, prevede la presa in carico di 18 giovani di età compresa tra i 15 e i 17 anni che saranno impegnati in tirocini nel settore turistico, e di 150 adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni che saranno impegnati in una pluralità di “luoghi formativi di apprendimento in situazione” e a consolidare alcune competenze (Stem ed umanistiche), oltre che di orientamento alla transizione, allo studio autonomo.

 

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Sabato l’incontro “Pietà popolare e Pop-Theology”

Sabato 27 luglio, a Belvedere Marittimo, alle 19, all’Anfiteatro Comunale, si terrà l’evento Pietà popolare e Pop-Theology.

L’incontro culturale vedrà la presenza del vescovo monsignor Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Monsignor Staglianò offrirà la riflessione sulla necessità  di una teologia che oggi necessariamente deve confrontarsi con nuove sfide culturali attuali. Papa Francesco, riconoscendo l’importanza di queste trasformazioni, incoraggia una teologia “in uscita” capace di interpretare il presente e aprire nuovi itinerari per il futuro. Si avverte il bisogno di una teologia “contestuale”, aperta al mondo e alle diverse culture e religioni che  deve dialogare con altri saperi scientifici, filosofici, umanistici e artistici, e non chiudersi nell’autoreferenzialità.

La comunità ecclesiale gioca un ruolo centrale in questa visione, promuovendo una teologia sinodale e comunionale. Infine, la teologia deve essere pastorale, unendo teoria e pratica per discernere i “segni dei tempi” nell’annuncio del Vangelo. Con i nuovi statuti, la Pontificia Accademia di Teologia mira a rispondere alle sfide contemporanee, portando un messaggio di amore e speranza a tutti.

Il vescovo Antonio Staglianò è conosciuto per il suo impegno nella ricerca di nuove vie di evangelizzazione, specialmente rivolte ai giovani. Lavora per “svecchiare” la predicazione cristiana, rendendola più rilevante e comprensibile per le nuove generazioni, spesso lontane dai linguaggi tradizionali.

Nel suo recente libro Pop-Theology per giovani. Autocritica del cattolicesimo convenzionale per un cristianesimo umano, pubblicato da Rubbettino, utilizza il linguaggio della musica per avvicinare le nuove generazioni al messaggio cristiano. Egli propone una “carità intellettuale” che risponda alle domande di senso attraverso nuovi schemi, rendendo il kerigma attuale e vicino alla vita contemporanea.

Il libro non solo affronta questioni comunicative e teoriche, ma offre anche una proposta pastorale pratica per operatori del settore, adattabile a vari contesti. Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, nella prefazione evidenzia come Staglianò risponda alla disaffezione generale verso la fede tra i giovani, proponendo la Pop-Theology come un metodo per renderli di nuovo partecipi della vita ecclesiale.

Mons. Staglianò sostiene che la catechesi tradizionale non è più sufficiente; è necessaria una teologia accessibile a tutti, capace di comunicare le verità cristiane con linguaggi comprensibili a ogni epoca. Questo approccio mira a rendere il messaggio evangelico centrale nella vita di ogni individuo, riconoscendo l’importanza di incontrare le persone anche nelle “periferie” virtuali.

In questo contesto verrà presentata l’ultima fatica teologica di don Gian Franco Belsito, il libro  “La Pietà Popolare come ‘Luogo Teologico”, un’opera che esplora le pratiche di pietà nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea, con un’analisi epistemologica dettagliata.

Lo studio di don Belsito è un contributo significativo alla teologia pastorale e agli studi sulla pietà popolare. Con la sua analisi rigorosa e il suo approccio multidisciplinare, l’opera si rivolge non solo agli studiosi  ma anche a sacerdoti e laici impegnati nella vita pastorale, offrendo una guida preziosa per comprendere e valorizzare le espressioni di fede del Popolo di Dio.

Seguirà l’intervento di monsignor Stefano Rega, vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, che condividerà il suo contributo al tema della serata.

L’incontro sarà moderato e introdotto dal professor Carmine Matarazzo, Ordinario di Teologia Pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

Il simposio si concluderà con una riflessione finale di  don Gian Franco Belsito, che illustrerà le principali linee del suo lavoro e risponderà alle domande dei partecipanti.

Un’occasione imperdibile per studiosi, religiosi e laici interessati alla teologia e alla pietà popolare del nostro territorio,  opportunità per approfondire temi di grande attualità culturale e importanza spirituale, in un contesto di dialogo e confronto.

Il libro di don Gian Franco Belsito, “La Pietà Popolare come ‘Luogo Teologico’”, rappresenta un’opera fondamentale nel campo della teologia pastorale poichè offre un’analisi dettagliata e multidisciplinare delle pratiche di pietà popolare nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea. Pubblicato da Edizioni Cantagalli nel 2024, il testo è arricchito dalla presentazione di monsignor Stefano Rega, dalla prefazione di Carmelo Torcivia e dalla postfazione di Carmine Matarazzo.

Lo studio è suddiviso in quattro capitoli principali, ciascuno dei quali affronta diverse dimensioni della pietà popolare. Don Belsito inizia con una panoramica storica e teologica, esplorando la pietà popolare nel contesto pastorale  alla luce del pontificato di Papa Francesco e del documento “Evangelii Gaudium”.

L’autore offre un’approfondita analisi metodologica, combinando l’apporto dell’antropologia culturale, della sociologia e della teologia  proponendo un metodo di ricerca che integra la lettura dei dati e la loro interpretazione, con un approccio rigorosamente scientifico.

Successivamente mette in rilievo la dimensione antropologica, trinitaria, ecclesiologica, mariana, catechetica, mistica, liturgica e caritativa della pietà popolare, offrendo una visione completa e integrata del fenomeno.

Il volume offre l’analisi di casi concreti, come la festa patronale di San Ciriaco a Buonvicino, la processione dei Misteri a Belvedere Marittimo e la tradizione dei “sepolcri” di Roggiano Gravina, utilizzando il metodo proposto per offrire una valutazione teologica e pastorale.

L’integrazione di teologia, sociologia e antropologia culturale rende il libro un’opera completa e innovativa, capace di offrire una comprensione profonda e sfaccettata della pietà popolare.

Un lavoro  di grande utilità per sacerdoti e operatori pastorali e storici e sociologi,  fornendo strumenti utili per l’accoglienza e la valorizzazione delle forme di pietà popolare all’interno della pastorale ordinaria. i(rcs)

 

Sabato a Pietrapaola “Il tempo di Lilio”

Sabato 27 luglio a Pietrapaola si terrà l’evento Il tempo di Lilio, per ricordare Luigi Lilio, il riformatore del calendario gregoriano, che è nato a Cirò nel 1510. Un illustre e grande medico e scienziato calabrese di cui molti conterranei ignorano l’esistenza e soprattutto le origini calabresi.

L’evento è organizzato dall’Associazione Ricchizza con i comuni di Cirò e Pietrapaola, con il patrocinio della Deputazione calabrese di Storia Patria.

Quella in programma è un incontro-tavola rotonda con personalità della scienza e della cultura per raccontare di Lilio e far conoscere la figura: a lui e al fratello Antonio Papa Gregorio XIII affidò il compito di riformare il calendario giuliano al fine di armonizzare le feste cristiane: il nuovo calendario che fu quindi denominato “gregoriano” (che è quello che ancora oggi regola la nostra vita di tutti i giorni) entrò in vigore il 24 febbraio 1582.

Un personaggio, Lilio, che andrebbe studiato più a fondo e fatto conoscere attraverso la scuola e non soltanto in ambito regionale: la sua riforma del calendario ha rivoluzionato la misura del tempo in tutto il mondo occidentale.

Un lavoro complesso e articolato (vennero stabiliti gli anni bisestili e regolata in maniera scientifica la misura dell’anno solare) che l’incontro di Pietrapaola tenterà di illustrare con un evento in piazza Rio on la partecipazione del poeta Vito Sorrenti, del dirigente di ricerca del CNR Francesco Vizza, dei cardiologi Angelo Mingrone e Vincenzo Montemurro e la direttrice dell’Osservatorio di Savelli, intitolato a Lilio. Tutti grandi conoscitori dello scienziato cirotano che avranno il compito di fare divulgazione scientifica alla portata di tutti.

La tavola rotonda sarà coordinata e moderata dal giornalista Santo Strati, con la partecipazione del presidente dell’Associazione Ricchizza, Vincenzo De Vincenti.

Al termine un singolare e ricco buffet con il cibo al tempo di Lilio, preparato da artigiani alimentari locali: sarà un modo simpatico di fare un tuffo in un secolo tanto lontano che, però, il calendario di Lilio ci ha trasmesso. (rcs)

Garofalo (Comitato Spontaneo per la salute): Servizio di radiologia a Cassano risulta sospeso

Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini per la tutela della salute pubblica di Cassano allo Ionio, ha denunciato come «il servizio di Radiologia compreso della Moc, presso il Poliambulatorio di Cassano, risulta essere sospeso» e «che tra i problemi ci sarebbe quello della mancanza del tecnico».

«Di certo – ha proseguito – i cittadini soprattutto le fasce più deboli di questo territorio, che già pagano pesantemente un duro prezzo per la mancanza di una struttura ospedaliera, sono costretti a rivolgersi al di fuori del proprio comune di residenza o presso privati. Il tutto avviene nel silenzio delle istituzioni e della politica».

«Non è la prima volta – ha aggiunto – che le vistose carenze di organico vengono a galla nel periodo estivo, in cui la popolazione residente si quadrupla, atteso che il territorio di Cassano, conta ben tre popolosi centri urbani e 14 chilometri di costa. Garantire i livelli minimi essenziali è un preciso dovere, il servizio sanitario nazionale è un patrimonio prezioso da difendere e adeguare. Così come, è paradossale, che nell’era del digitale non si riesce a fornire un normale servizio, oramai garantito dappertutto a distanza con la teleradiologia».

«Mi auguro che a breve l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza – ha concluso – ripristini il servizio a tutela della salute pubblica e dei diritti costituzionalmente garantiti». (rcs)

A Lorica inaugurato il nuovo depuratore

È stato inaugurato, a Lorica, il nuovo depuratore. Lo ha reso noto la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, sottolineando come il nuovo depuratore è «opportunamente ammodernato e munito di nuove pompe di sollevamento, proprio in un periodo di forti criticità per la depurazione, non soltanto nel Mezzogiorno».

«L’impianto, su cui abbiamo messo mano grazie a un importante finanziamento della Regione Calabria, servirà l’intera comunità di Lorica e – ha chiarito Succurro – dei villaggi circostanti, Rovale, Pino Collito e dintorni. Abbiamo realizzato un intervento indispensabile, per tutelare un ambiente e un ecosistema preziosi nel cuore del Parco nazionale della Sila, in un territorio attraversato dal lago Arvo, che diversamente poteva essere fonte di inquinamento. Si tratta, allora, di uno strumento essenziale di ecosostenibilità e di un segnale netto di civiltà».

«A breve – ha anticipato la sindaca di San Giovanni in Fiore – inizieremo i lavori per il depuratore di ponte Arvo, grazie a un finanziamento di 1,3 milioni. In più, abbiamo avviato la progettazione pari a 3,5 milioni per collegare, con la rete fognaria, tutta la zona di Garga fino alle Cuturelle, come l’intero quartiere di Palla Palla».

«Queste sono opere indispensabili, per il futuro del territorio e della comunità sangiovannese, per il turismo lento che vogliamo e – ha concluso Succurro – per la cura dell’ambiente». (rcs)

SCALEA (CS) – Successo per il Gran Galà del Cinema e dello Spettacolo

È stata una serata nel segno della musica, del cinema e dell’intrattenimento quella andata in scena a Scalea con il Gran Gala del Cinema e dello Spettacolo, organizzato dall’Associazione Una stella per il Sud e patrocinato dall’Amministrazione comunale.

Un ricco parterre di personaggi e ospiti illustri, che hanno dialogato con Romana Guerrera e Umberto Labozzetta, conduttori della serata.

Lo spettacolo è iniziato con la sfilata dei gioielli di Gerardo Sacco, maestro orafo conosciuto in tutto il mondo, salutata da ripetuti e scroscianti applausi del pubblico, poi l’intervista e il premio alla carriera consegnato dal sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta che ha ringraziato l’Associazione e il numerosissimo pubblico presente.

Subito dopo è salita sul palco la cantante calabrese, Claudia Forte, che ha incantato i presenti con due splendidi brani e, a seguire, la ballerina Sofia Di Lorenzo, campionessa italiana 2024 nel “duo sincronizzato” che ha eseguito in modo magistrale una rumba sulle note di Andrea Sannino

A metà serata viene annunciata la presenza di due ospiti illustri: lo chef stellato Alfonso Iaccarino, vera leggenda mondiale della ristorazione e Iginio Massari, maestro dei maestri pasticceri italiani, numero uno al mondo. Entrambi vengono invitati a salire sul palco per una breve intervista e la consegna dei  riconoscimenti in argento realizzati da Gerardo Sacco. 

Ancora emozioni con la performance di Danilo Artale, maestro e compositore di altissimo livello che ha percorso il red carpet fino all’arrivo sul palco, è ha suonato alcuni brani di film famosi. Anche per virtuoso Artale il premio realizzato da Gerardo Sacco.

Poi il momento che tutti aspettavano: l’arrivo di Sebastiano Somma, l’attore partenopeo ha chiacchierato con i due conduttori e prima della consegna del premio, ha letto parte della lettera di addio con la quale Gabriel García Márquez si ritirò dalla vita pubblica per ragioni di salute.   

Il Gran Galà si è concluso con  il mini-live di Mario Rosini, che ha tenuto incollati alle sedie gran parte del pubblico.

Insomma una serata da incorniciare per l’associazione Una stella per il Sud, che ha lanciato anche la “mission del cuore”, il cui ricavato verrà devoluto interamente all’Associazione Antiviolenza Ilaria Sollazzo.

«La piazza è gremita – ha commentato il sindaco Perrotta – e non è facile riempire piazza Aldo Moro, ci sono 1000 persone sedute, tanti sono stati gli ospiti di grande livello che hanno arricchito questa prima edizione del Gran Galà del cinema e dello spettacolo. Io mi auguro e Scalea si augura che questo sia la prima di tante edizioni future». (rcs)

A Corigliano Rossano si presenta il Rapporto “Diario di Bordo” di Libera

Domani, a Corigliano Rossano, alle 18.30, nella sede dell?Associazione Mondiversi, sarà presentato il Rapporto di LiberaDiario di Bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani”, curato da Marco Antonelli, Francesca Rispoli e Giuseppe Ruggiero.

 L’iniziativa, dopo i saluti istituzionali di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, e Francesco Esposito, Comandante del Porto di Corigliano Calabro, prevede l’introduzione di Giuseppe Borrello, Referente regionale di Libera Calabria, e il dialogo tra Luigi Leotta, Presidente federazione nazionale “Stella Maris, e Marco Antonelli, coautore del rapporto.

Nell’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), riguardante il primo semestre del 2023, si conferma per la ‘ndrangheta il ruolo baricentrico del porto di Gioia Tauro come punto privilegiato d’ingresso per il traffico internazionale degli stupefacenti. “Uno scalo chiave per i corridoi intercontinentali” come evidenziato nell’ambito del G7 del Commercio che si sta tenendo, in queste ore, nella nostra regione.

Da tempo, infatti, fonti istituzionali, inchieste, documenti segnalano la presenza negli scali italiani ed europei di gruppi criminali che svolgono attività sia nell’economia legale, sia nei mercati illeciti, in particolare nel traffico di stupefacenti.

Il lavoro realizzato da Libera, che rappresenta la prima ricerca sul tema a livello nazionale, ha come obiettivo quello di realizzare una fotografia delle modalità e degli andamenti con cui i fenomeni criminali si manifestano in ambito portuale con una particolare attenzione al caso italiano e al ruolo delle organizzazione mafiose.

Da quanto emerge dal rapporto, l’interesse della criminalità organizzata non riguarda solo l’importante hub di Gioia Tauro ma anche alcuni porti minori calabresi, come quello di Corigliano Calabro. (rcs)

COSENZA – Al via il Festival Invasioni

Prende il via domani, a Cosenza, la 26esima edizione di Invasioni, il Festival che promette non solo tanta buona musica, ma anche spettacoli teatrali, eventi culturali e attività legate allo sport, al benessere, mostre e tanto altro ancora.

La storica manifestazione, nata a Cosenza nel 1998, prevede un cartellone ricco di appuntamenti che, fino al 27 luglio, invaderanno diversi luoghi della città: da Piazza XV Marzo a Piazza Duomo, a Corso Telesio, la Villa Vecchia, il Teatro all’aperto del Cinema A. Tieri.

L’inaugurazione è prevista domani, alle 19.30, alla Casa della Cultura, insieme al sindaco Franz Caruso, alla consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, e alla direttrice della Casa delle Culture, Vera Segreti.

Si parte con l’inaugurazione della mostra fotografica Sguardi sulla città, a cura di Francesco Arena, che sarà visitabile per tutto il periodo del festival. Il fotografo cosentino, attraverso le sue meravigliose istantanee in bianco e nero regalerà scatti inediti di Cosenza, una città che cambia, si trasforma e diventa multiculturale. Uno sguardo che integra, accoglie e non esclude: proprio come “Sguardi diffusi”, il claim scelto per questa edizione del festival, che vede come direttore artistico Gianluigi Fabiano. “Invasioni” è candidato all’Avviso “Eventi di promozione culturale 2024 finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione formazione e pari opportunità – Settore Cultura”.

A seguire, alle 20.30, al Teatro all’aperto del Cinema Tieri, andrà in scena “Le Lavannare”, commedia ideata e scritta da Sergio Crocco, presidente dell’organizzazione di volontariato La Terra di Piero. L’ironia del testo, recitato in dialetto cosentino, accompagnerà con leggerezza lo spettatore nelle terre d’Africa, tra guerra e povertà.

A partire dalle 22.00, spazio alla musica con la prima line-up del Festival: sul palco di Piazza XV Marzo saliranno BigMama, Shari e N.A.I.P.. Tre giovani artisti, amati soprattutto dai giovani, che propongono stili musicali differenti.

Marianna Mammone, in arte BigMama, una delle protagoniste dell’ultimo Festival di Sanremo – con “La Rabbia Non Ti Basta”, già disco d’oro. La rapper da subito si è affermata per i suoi testi schietti che sensibilizzano e colpiscono l’ascoltatore con flow e giochi di parole estremi, che vanno sempre dritti al punto. Canta di discriminazioni, omofobia, sempre in maniera personale, tracciando un percorso nuovo dove spicca il coraggio di mettersi a nudo davanti al pubblico, senza vittimismi, ma con forte personalità, mostrando con audacia quelle cicatrici che l’hanno ispirata e che racconta nelle sue canzoni.

Ad aprile 2022 il suo primo Ep “Next Big Thing”, una dimostrazione di tutto il suo carattere forte che le ha permesso di superare le prove più difficili. Il primo maggio sul palco del Concertone di Roma ha conquistato tutti con un discorso sulla body positivity criticando il bullismo di cui è stata vittima in prima persona. Il suo album, Sangue, uscito a marzo, è un mix di elettronica, dance con temi sociali e una buona dose di ironia. Il singolo Mezzo Rotto, cantato insieme ad Alessandro Amoroso, è uno dei tormentoni dell’estate 2024.

Sul palco anche Shari, classe ’02: una voce delicata ma forte, in grado di catturare l’ascoltatore sin dalla prima nota, e capace di spaziare senza limiti, nella musica di Shari confluiscono le sonorità black, il nu-soul, l’r&b, ma anche l’urban, il rap, il pop, il mondo dell’elettronica. Da “Follia”, “Lo Detesto”, “Un altro Giro”, “Ti Uccido”, all’Ep “Alice in Hell”; nel 2022 è tra i finalisti di Sanremo Giovani e nel 2023 partecipa al Festival di Sanremo con Egoista.

Altro protagonista della serata sarà N.A.I.P., acronimo di “nessun artista in particolare” ed è un progetto musicale formato da una persona che fa uso di batteria elettronica, synth, loop station, chitarra e voce. Dietro il moniker del progetto, il polistrumentista, calabrese di nascita, Michelangelo Mercuri. Finalista a X Factor 2020, il suo primo lavoro da solista risala al 2019 con “Nessun disco in particolare”, nel 2022 il nuovo singolo “Ho bisogno di”.

Per la prima volta nella discografia di N.A.I.P. viene utilizzato il dialetto calabrese all’interno di un testo mentre il titolo, volutamente incompleto, lascia intendere che questa traccia sia il frammento di un’opera più grande che non ci è ancora stata svelata. Nel 2023 esce l’Ep “Dovrei dire la mia”: quattro brani dominati dall’elettronica, all’interno della quale pianoforti si alternano con batterie tarantolate, fischi, voli al limite della pièce teatrale.

A seguire, Dj Set Invasioni alla Villa Vecchia: si balla con DJ Kerò. (rcs)

CETRARO (CS) – Domani l’evento “Karol Wojtyla, pellegrino dell’Assoluto”

Domani sera, a Cetraro Marina, alle 21.30, nello spazio antistante la Chiesa Parrocchiale di San Marco Evangelista, si terrò l’evento Karol Wojtyla, pellegrino dell’Assoluto.

L’incontro è promosso dalla Parrocchia San Marco Evangelista, che svolge un ruolo centrale nella vita spirituale e comunitaria dei fedeli, promuovendo attività religiose, culturali e sociali; in collaborazione con Benedetta Radio, emittente web radiofonica dedicata alla diffusione di contenuti religiosi, culturali e di attualità, con un focus particolare sulla promozione dei valori cristiani e del dialogo interreligioso e l’Associazione Culturale Karol Wojtyla, organizzazione fondata da don Loris Sbarra, vicario della Forania di Belvedere Marittimo, che da un decennio si dedica alla promozione e allo studio della vita e delle opere di Karol Wojtyla, attraverso eventi, conferenze e pubblicazioni.

Sarà un momento di arricchimento spirituale e culturale, aperto a tutta la comunità, e offrirà un’opportunità per riflettere sul lascito di uno dei papi più amati della storia recente.

Francesca Lagoteta, giornalista di LaC News24, darà il benvenuto ai partecipanti e introdurrà i relatori della serata. Intervengono Renato Serpa, docente di filosofia, che esplorerà la dimensione filosofica del pensiero di Wojtyla, soffermandosi sull’importanza della sua visione etica e antropologica, don Loris Sbarra, Teologo e studioso di Karol Wojtyla, che. analizzerà gli scritti teologici del Papa polacco, con particolare attenzione alle encicliche e ai documenti magisteriali che hanno segnato il suo pontificato e mons. Stefano Rega, Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, che condividerà riflessioni sul contributo spirituale e pastorale di San Giovanni Paolo II, evidenziando il suo impatto sulla Chiesa contemporanea e sulle relazioni interreligiose.

Karol Józef Wojtyła, nato il 18 maggio 1920 a Wadowice, in Polonia, è stato uno dei papi più influenti della storia moderna. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, ha assunto il nome di Giovanni Paolo II, il suo pontificato, durato oltre 26 anni, è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa cattolica.

Papa Giovanni Paolo II è ricordato per il suo ruolo fondamentale per aver contribuito alla caduta del comunismo in Europa centrale e orientale, in particolare nel suo paese natale, la Polonia. La sua filosofia di difesa della dignità umana e dei diritti umani ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Wojtyla è stato anche un instancabile viaggiatore, visitando 129 paesi durante il suo pontificato e promuovendo il dialogo interreligioso.

Durante il suo pontificato, Giovanni Paolo II ha lavorato instancabilmente per promuovere la pace  e la dignità umana. È stato un fervente sostenitore dei diritti umani e ha utilizzato la sua influenza per opporsi alle dittature e alle ingiustizie sociali in tutto il mondo. Nei suoi viaggi apostolici ha incontrato persone di tutte le fedi e culture  promuovendo il dialogo e la comprensione reciproca.

Il suo contributo alla teologia e alla filosofia è stato significativo, con numerose Encicliche e scritti che esplorano temi come l’amore, la famiglia, il lavoro e la libertà. 

Karol Wojtyla è stato canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco, diventando San Giovanni Paolo II. (rcs)