RENDE (CS) – Il Comune approva il Piano Strutturale Comunale

Il Consiglio comunale di Rende ha approvato il Piano Strutturale Comunale. Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere Marco Greco, a margine della seduta: «siamo lieti che la città si sia dotata del PSC: significa proiettarsi nel futuro, un futuro più sostenibile. Ora possiamo finalmente entrare nella fase di confronto e dibattito con i cittadini per migliorare dove ce ne sia necessità».

«Ringraziamo chi, in questi anni, sì è speso per il bene comune di questa città Il Piano Strutturale Comunale», ha detto ancora.

«Il Psc – ha detto l’architetto Daniela Francini, tra i redattori del Piano – si pone l’obiettivo di realizzare il potenziamento, la manutenzione, la valorizzazione e la transizione ecologica della città secondo un progetto di rinnovamento delle reti di connessione verde e blu e di mobilità sostenibile, di produzione e trasmissione dell’energia da fonti rinnovabili integrato con gli spazi pubblici. Nel Psc la mobilità primaria collettiva (che si auspica possa divenire gratis per tutti) collega i luoghi centrali delle diverse stanze urbane, i quartieri identitari di Roges, Commenda, Quattromiglia sulla base di percorsi privi di incompatibili interferenze determinate dal traffico veicolare privato. Oggi l’urbanistica tattica è uno strumento che verrà molto usato nelle città per ridisegnare la mobilità post Covid, data la necessità di limitare le auto private e potenziare lo sharing e la micromobilità, e questo dà ragione ad alcune idee elaborate nel PSC di Rende con largo anticipo».

«Inoltre dal Piano Strutturale – ha detto ancora – può derivare una specifica pianificazione di transizione ecologica con un Programma Integrato d’Area riguardante le reti delle infrastrutture, degli spazi pubblici e del verde del raggruppamento dei comuni dell’area urbana. Da Rende potrebbe partire la costruzione di una rete di mobilità, spazi verdi e servizi dell’area urbana con una combinazione di azioni parziali guidate da una visione unitaria e si potrebbero in questo modo gestire i finanziamenti in maniera pianificata nell’interesse dei cittadini. Rende è senza dubbio la città che può indirizzare il processo di transizione ecologica dell’area urbana in modo da consentire agli enti locali di gestire i finanziamenti in maniera pianificata grazie al suo elevato patrimonio di verde e alla presenza importante del più avanzato centro di ricerca e studi dell’Università della Calabria». (rcs)

RENDE – Mercoledì si presenta il libro “Il Pci, la Calabria e il Mezzogiorno”

Mercoledì 31 maggio, a Rende, alle 17, nella sala convegni della BCC Mediocrati, si terrà la presentazione del libro Il Pci, la Calabria e il MzzogiornoDa Livorno al “Partito nuovo” curato da Lorenzo Coscarella e Paolo Palma ed edito da Luigi Pellegrini editore.

L’evento rientra nell’ambito delle attività di ricerca e divulgazione dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea.

Dopo i saluti del presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino e del presidente dell’ICSAIC Paolo Palma, interverranno Katia Massara, del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’UniCal e membro del Direttivo ICSAIC, Marta Petrusewicz, dell’Università della Calabria e della City University of New York, e Massimo Veltri, già senatore della Repubblica e docente UniCal. L’iniziativa sarà coordinata dal direttore scientifico dell’ICSAIC Vittorio Cappelli e vedrà la presenza dei curatori e di alcuni degli autori dei significativi saggi inclusi nel volume.

Il testo, che raccoglie gli atti del convegno organizzato dall’Istituto in occasione del centenario di fondazione del Partito comunista d’Italia, al suo interno presenta infatti i saggi di storici, docenti universitari e studiosi del territorio che analizzano ad ampio spettro aspetti di questa attività del Pci nel Sud Italia: Franco Ambrogio, Lorenzo Coscarella, Guido D’Agostino, Michele Fatica, Guido Liguori, Giuseppe Masi, Katia Massara, Prospero Francesco Mazza, Antonio Orlando, Paolo Palma, Christian Palmieri, Ercole Giap Parini, Martino Antonio Rizzo, Domenico Sacco, Pantaleone Sergi, e Francesco Spingola

Il volume si propone di esaminare i connotati meridionalisti dell’azione del partito, con particolare attenzione alla questione contadina che esplose nell’immediato dopoguerra con occupazioni di terre ed eccidi. (rcs)

 

Fusioni dei Comuni, i consiglieri regionali firmatari: Non cambia l’iter

«La modifica alla legge regionale approvata lunedì scorso a Palazzo Campanella non cambia l’iter legislativo e referendario sulla fusione dei comuni. Anzi, lo perfeziona senza snaturare il valore referendario che è consultivo da dettami Costituzionali e non reso tale dal Consiglio Regionale come qualcuno sostiene. È doveroso tornare sull’argomento e smentire con forza e chiarezza le false dichiarazioni del sindaco di Cosenza Franz Caruso, nella speranza che le sue parole siano dettate da una distratta lettura del testo. Lo invitiamo, nel rispetto istituzionale e professionista forense ad approfondire l’argomento senza confondere i cittadini» a dichiararlo i consiglieri regionali firmatari della proposta di legge sulla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.

«Nei principi fondamentali della costituzione e del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali spetta al consiglio regionale guidare il processo di fusione dei comuni. Ciò precisato e perfezionato nel testo approvato in consiglio regionale, lascia sempre e comunque alla volontà popolare l’ultimo passaggio. Ci venga chiarito, nella piena considerazione dei cittadini, senza creare confusione, chi è a favore della Città Unica. Alle Amministrazioni che guardano al benessere del territorio la libertà di emettere delibere di fusione, scrutare in prospettiva futura nell’interesse dei cittadini alle macro aree. È paradossale altresì che, consiglieri comunali spinti da qualunquismo e dichiarazioni spot, affermino che con l’intervento legislativo si sia cancellata la possibilità di fare un referendum; un passaggio obbligato che rimane e rimarrà sempre nel potere delle comunità».

«Ed è ancor più aberrante – concludono – che rappresentanti istituzionali della città parlino di fascismo e di ritorno ad un nefasto ventennio, sono solo offese gratuite e modaiole. A quanti invece cercano di innalzare barricate per rallentare una sempre più marcata volontà popolare verso la città unica, il nostro invito è di considerare i benefici per il territorio. Esortiamo anche i più reticenti a partecipare al confronto nelle apposite commissioni quando le proposte di legge di fusione saranno concrete, testimoni di un processo di sviluppo per le nostre città abbandonando per sempre l’ingordigia del potere feudatario». (rcs)

RENDE (CS) – Innova Rende ricorda la figura di Cecchino Principe

Innova Rende con una nota ricorda la figura di Francesco Principe noto ai tanti come Cecchino. «Il 24 maggio del 1918 nasceva a Rende il compianto On. Francesco Principe – è scritto nel documento – Per più 50 anni la figura politica di Cecchino è stata una tra le più importanti del Mezzogiorno, capace di lasciare tracce indelebili del suo operato in ogni ruolo istituzionale da lui ricoperto».

«È grazie alla sua lungimiranza che Rende è dotata di un piano regolatore all’avanguardia, innovativo e attento alla sostenibilità ambientale, con l’inizio della realizzazione dell’attuale quartiere di Villaggio Europa – È grazie al suo intuito che nella nostra Città ha sede l’Università della Calabria, l’unica grande opera pubblica calabrese volano di sviluppo economico e culturale per la nostra Regione. La Rende di oggi vive un momento buio, figlio di una crisi Politica ed Istituzionale che rischia di compromettere il futuro dell’intera comunità».

«Cecchino Principe non è stato solo un grande amministratore – dice ancora la nota – ma è stato anche un grande leader politico capace di unire la propria comunità politica, di smussare gli angoli e di pacificare gli animi, in modo che tutti remassero verso la stessa direzione, per il bene di Rende. Noi siamo certi che Cecchino appoggiato sul suo bastone, da lassù, faccia il tifo affinché Rende possa uscire da questo delicato momento, che la comunità ritorni unita e solidale e i semi del progresso e dello sviluppo possano ritornare a crescere rigogliosi in una Città che da un decennio restituisce solo frutti amari ai propri cittadini». (rcs)

A Rende consegnato il Premio AiParC 2023

di ANNA MARIA VENTURA Il 23 maggio 2023, presso la Sala Tokio del Museo del Presente di Rende, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio AIParC Cosenza 2023 per la migliore recensione del libro di Nella Matta In cammino verso i diritti. Le Madri Costituenti, Jonia Editrice, Rende 2022.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione AIParC Cosenza con il patrocinio del Comune di Rende, come atto conclusivo del Concorso, rivolto agli allievi e alle allieve delle scuole secondarie di I° e II° grado della Calabria per l’anno scolastico 2022 – 2023.

Il concorso era stato indetto dall’Associazione Italiana Parchi Culturali centro territoriale di Cosenza, dall’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea, dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Comitato provinciale di Cosenza, dall’Associazione Giuseppe Dossetti di Cosenza e dall’Amministrazione Comunale di Casali del Manco.

L’intento era quello di portare nelle scuole, attraverso il libro di Nella Matta, una riflessione storico-culturale in occasione dei 75 anni della Costituzione italiana e raccontare ai giovani la lunga strada della democrazia e delle libertà, ma anche le conquiste della nostra Carta Costituzionale e le sue future sfide ed aprire, così, uno spaccato sulla sua genesi e, in particolare, sulle conquiste civili e politiche raggiunte dalle donne nella seconda metà del Novecento in Italia.

Il concorso prevedeva 3 Sezioni per le scuole secondarie di II° grado e 2 sezioni per le scuole secondarie di I° grado: la sezione “Solidarietà e Diritti”, dedicata a “Ada Furgiuele”; la Sezione “Giustizia Sociale e Politica”, dedicata a “Giustina Gencarelli”; la Sezione “Diritti e Salute”, dedicata a “Vanda Marsico”, per gli alunni delle scuole secondarie di II° grado. La sezione “Solidarietà e Diritti”, dedicata a “Jole Santelli” e  la Sezione “Giustizia Sociale e Politica”, dedicata a “Rita Pisano”, per gli alunni delle scuole secondarie di I° grado.  

La commissione esaminatrice era composta da Marilù Sprovieri (Presidente), Marilena Feraco, Gianfranca Cosenza, Wanda Lombardi, Aurelia Nociti (commissari). Presidenti del Premio: Tania Frisone e Giuseppe Trebisacce.

Lo scopo del concorso mirava ad avvicinare i giovani alla lettura e alla scrittura e ad approfondire la storia dell’Italia repubblicana, attraverso figure di donne, le Madri Costituenti, che hanno contribuito al suo sviluppo e alla sua formazione.

È stata una bella sfida. Perché non si trattava di fare una recensione ad un romanzo o ad un racconto, bensì ad un saggio di storia della costituzione italiana, che consta di due parti. Bisognava cercarla l’unitarietà del libro e chi si è cimentato nell’impresa è riuscito in pieno, dando conferma che se si hanno intenti comuni e comunanza di idee, se c’è il rispetto delle diverse sensibilità culturali, umane e di genere, allora si può lavorare insieme, valorizzando tutti e tutte e trovando la sintesi oltre le differenze. Gli antichi la chiamavano “philia”.

AIParC Cosenza ha pensato bene di far viaggiare il libro “In cammino verso i diritti. Le Madri Costituenti” di Nella Matta, nelle scuole, di farlo arrivare tra le mani di giovani uomini e giovani donne che sono già il futuro, il nostro futuro. Soddisfacenti i risultati, frutto della serietà e della competenza con cui le recensioni sono state scritte.

L’educazione alla cultura della parità, che si realizza attraverso la conoscenza e la riflessione, è di vitale importanza non solo come argine alla violenza sulle donne ma anche perché la cultura della parità porta alla comprensione profonda del fatto che la vera uguaglianza passa attraverso l’accettazione di tutte le diversità. La scommessa, rispetto alle giovani generazioni, è lo sviluppo della consapevolezza che siamo uguali nella diversità e che mai come oggi ci troviamo di fronte a un bivio: o stabiliamo, attraverso il dialogo e la continua interazione, un equilibrio tra tutte le differenze che popolano il pianeta, o accettiamo di acuire sempre di più le lacerazioni che già ci dividono, con il pericolo di vivere in una continua guerra, in una continua minaccia di distruzione e di annientamento, proprio come sembra stia accadendo oggi sotto i nostri occhi.  

Al tavolo dei lavori: il indaco facente funzione del Comune di Rende, Marta Petrusewicz; l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Rende Elisa Sorrentino; la prof.ssa Aurelia Nociti e la dott.ssa Gianfranca Cosenza, in rappresentanza dell’AIParC Cosenza; il Provveditore agli studi di Cosenza, Loredana Giannicola; l’autrice del libro Nella Matta; l’attrice Emilia Brandi.

Presenza autorevole, quella dell’Editore della Jonia Editrice, prof. Giuseppe Trebisacce.

Ha aperto i lavori la Prof.ssa Nociti, che, dopo aver porto i saluti della Presidente Tania Frisone, assente per motivi di salute, ha illustrato finalità e modalità del concorso. Sono seguiti i saluti del Sindaco facente funzioni di Rende Marta Petrusewicz e dell’Assessore Elisa Sorrentino. Elevato e appassionato è stato poi l’intervento del Provveditore Loredana Giannicola.

«La giornata (il 23 Maggio, in cui avviene la premiazione) si sovrappone a quella della Giornata Nazionale della legalità, giornata simbolo che ci ricorda la Strage di Capaci. Questo non è un caso, poiché la storia della conquista delle donne della propria libertà e del proprio diritto alla parola, è un percorso di legalità. Il valore del premio si può declinare attraverso quattro direzioni interpretative».

«La prima si snoda lungo la traiettoria generata dall’argomento: la conquista dei diritti della democrazia. La democrazia, infatti, è alimentata da tutti i soggetti che responsabilmente esercitano il proprio diritto alla libertà ed alla partecipazione decisionale. Non può esistere democrazia laddove le donne non hanno spazi di riconoscimento e di realizzazione personale e lavorativa. E’ evidente che ancora oggi anche nei paesi democratici c’è tanto lavoro da fare, tuttavia, la nostra epoca ha raggiunto un livello di consapevolezza della parità di genere e della necessità di costruire le condizioni perché i diritti di ciascuno e, in particolare, di ogni donna possano tradursi in piani di azioni che ne garantiscano anche il pieno esercizio».

«La seconda direzione si snoda nelle trame interpretative del concetto di competizione. Il concorso dell’AIParC Cosenza si configura come un’occasione per ogni ragazzo e ragazza, per ogni studente e studentessa di conquistare la personale auto-stima imparando a conoscere se stesso e le personali potenzialità in rapporto con gli altri. Sviluppare la consapevolezza della distanza esistente tra il sé e il desiderato e di quanta energia si è disposti ad impegnare per raggiungere un risultato gratificante, è la dimensione più interessante del “cum-petere ovvero del dirigere insieme le azioni per raggiungere una meta comune».

«La terza direzione si intreccia con la memoria. Non vi può essere consapevolezza senza ripercorrere le fasi della storia e ricostruire gli eventi che hanno generato il processo di democratizzazione al femminile. Le Madri Costituenti si configurano come marcatori temporali di un processo storico ancora in atto e in attesa di trovare nuovi e più incisivi sviluppi».

«Quarta e ultima direzione riguarda proprio lo strumento: la recensione del libro, che è un vero e proprio invito ad esercitare una lettura consapevole per coltivare un pensiero critico, originale ed autonomo. Leggere implica processi di pensiero che privilegiano la meditazione, la riflessività, l’elaborazione, la lentezza, tutte dimensioni schiacciate sotto il peso di un tempo storico caratterizzato dalla velocità, dal consumo feroce di informazioni. La libertà di ogni uomo e di ogni donna dipende dalla forza di saper governare il digitale e questo è possibile solo se si investe nella formazione del pensiero come unica risorsa realmente rinnovabile e in grado di contrastare ogni forma di totalitarismo digitale».

Si è passati poi alla premiazione. Tanti sono stati i premi assegnati ai ragazzi delle numerose scuole secondare di I° e II° grado della Calabria.  Per ogni lavoro premiato è stata letta la motivazione dall’attrice Emilia Brandi. 

 I premiati  delle scuole secondarie di II° Grado sono stati:   Al terzo posto ex aequo: Alessio Gatti-Classe IVA indirizzo informatico ITT Malafarina Soverato(CZ) per la sezione Giustina Gencarelli; Laura Lombardo-Sofia Plastina-Manuela Siciliani- Classe I Liceo Scienze Umane Ist. S. Caterina da Siena Paola per la sezione Vanda Marsico; Michele Tropea-Classe IVA Informatica ITI “Monaco” Cosenza per la sezione Ada Furgiuele.

Al secondo posto ex aequo;  Maria Cristina Andreoli-Classe VB Liceo IIS “Lopiano” Cetraro per la sezione Giustina Gencarelli; Tersicore Ferraresi-Classe VA Liceo Classico “Alessi di Turi” Liceo “G. Galilei” Trebisacce per la sezione Vanda Marsico; Francesco Maria Maiuri-Classe IIIA Liceo Classico “Alessi di Turi” Liceo “G. Galilei” Trebisacce per la sezione Ada Furgiuele.

Al primo posto ex aequo: Luana Iannibelli- Classe IIIC Liceo Scientifico “Mattei” Castrovillari per la sezione  Ada Furgiuele; Maria Clara Nioi- Classe VB Liceo Scientifico “G. Galilei” Trebisacce per la sezione Vanda Marsico; Antonio Pizzuti-Classe IVA Informatica ITI “Monaco” Cosenza per la sezione Giustina Gencarelli

I premiati  delle scuole secondarie di I° Grado sono stati: al terzo posto ex aequo: Giovanni Granata-Classe IIIA Casali del Manco2 “Morrone” Spezzano Piccolo per la sezione Rita Pisano; Nicola Martire-Classe IIIC Casali del Manco2 “Frida Kahlo” Magli per la sezione Jole Santelli;

Al secondo posto ex aequo: Classe II E Scuola Media “Dante Alighieri” Plesso Marconi S.Giovanni in Fiore  per la sezione Jole Santelli; Vincenzo Martucci-Classe III B Scuola Media Casali del Manco 2 “Frida Kahlo” Plesso Magli per la sezione Rita Pisano.

Al primo posto  ex aequo: Luigia Lamacchia-Classe III A Scuola Media Casali del Manco 2 “Anna Morrone” Spezzano Piccolo  per la sezione Rita Pisano; Antonio Tocci-Classe IIIC Scuola Media “V. Tieri” Corigliano Rossano per la sezione Jole Santelli.

Sono state assegnate menzioni speciali a Camilla Mazzei-Classe III D I.C. “V.Tieri” Corigliano Rossano e a Martina Palermo-Classe V Liceo Scienze Umane “M.T De Vincenti” Rende

 Un riconoscimento speciale è andato alle alunne Giovanna Grillo, Anna Pia Moscato, Carmen Marrella, Diletta Durante, Emanuela Pontoriero- Classe IIID Liceo Classico “Morelli” Vibo Valentia.

Un premio speciale, consistente nell’Enciclopedia Universale “Atlantica” di 22 volumi, è stata assegnata per sorteggio all’IIS “Lopiano” di Cetraro. Donato dai figli in memoria del genitore Rosario Matta Ingegnere (Cetraro 1900 – Cosenza 1986).

Sono stati invitati a prendere la parola i Dirigenti scolastici e i Docenti referenti presenti alla cerimonia. Tutti hanno espresso parole di plauso per questo concorso che ha premiato l’impegno e il coinvolgimento di tanti studenti.  

Proprio gli studenti sono stati i veri protagonisti della giornata, allietando con la loro presenza l’ evento. Sì, è stato proprio uno straordinario evento questo concorso, perché a partecipare sono stati  i ragazzi delle scuole, con il loro entusiasmo, la loro voglia di futuro, un futuro che sappia di pace, di giustizia sociale, di lavoro, ma anche di arte, cultura e bellezza. Sta a chi opera nel mondo della scuola e dell’associazionismo sapergliela trasmettere questa possibilità di futuro, che si basa soprattutto sulla libertà di poter esprimere le proprie idee e sulla consapevolezza che solo la cultura rende liberi. E la cultura si acquista con l’esercizio continuo della lettura e della scrittura. E incentivare la lettura e la scrittura nei giovani studenti delle scuole è stata la finalità di questo concorso.

I lavori degli studenti hanno focalizzato in loro la possibilità e la necessità di speranza, di armonia, di giustizia, di elevazione, il bisogno di credere in se stessi e negli altri, in un destino che vada oltre la contingenza, che si coglie, ancora più drammatica nell’animo travagliato dell’uomo di oggi, soffocato dal dolore, dalla violenza inaudita della guerra, come condizione storica contingente, ma anche come problema universale del destino dell’uomo stesso. L’approccio al libro, capolavoro di AIParC, è stato da tutti i giovani interpretato come auspicio di elevazione e progresso.

Nella maggior parte dei lavori si sono trovati pensieri e riflessioni, che invitano a dare un seguito a questa bellissima iniziativa, pensando già alle prossime edizioni del concorso. L’auspicio per i giovani partecipanti, ma per tutti i giovani, è che riescano a scorgere e a non perdere mai di vista “le ali della Speranza” per volare alto, credere in se stessi e negli altri, vedere nella vita e sopra di essa un’armonia, una giustizia, insomma sentire in loro stessi un destino unico, irrinunciabile e irripetibile, come irripetibile è ogni esistenza umana. È stata una mattinata lieve per la presenza di tanti giovani e densa allo stesso tempo di emozioni, pensieri, conoscenza e belle pagine di scrittura, che hanno arricchito umanamente e culturalmente tutti coloro che hanno preso parte all’evento. (amv)

COSENZA – Il dibattito su “La mafia e le stragi del ’92”

Domani mattina, a Rende, alle 10, all’Auditorium “Papa Giovanni Paolo II”, si terrà il dibattito La mafia e le stragi del 1992: La resistenza della società civile contro la ferocia dei boss, promosso da Libera Cosenza “Sergio Cosmai” in collaborazione con il Liceo Scientifico “Pitagora” di Rende.

L’evento è stato organizzato in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. Il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati dialogherà con Gabriele Presti, dirigente della Squadra Mobile di Cosenza; Dario Pini, Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Cosenza; Giap Parini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria;  Attilio Sabato, giornalista e scrittore; Peppino Mazzotta, attore, ed Enzo Infantino, volontario internazionale.

In apertura i saluti della Dirigente del liceo “Pitagora” Alisia Rosa Arturi e l’introduzione all’incontro a cura della Referente del Presidio Libera di Cosenza Franca Ferrami.

Nel corso della mattinata faranno un intervento gli studenti del gruppo “Le Sentinelle della Legalità”. 

L’iniziativa è stata patrocinata dal Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”. (rcs)

 

RENDE – Per Jazz Amore il concerto di Virgil Donati

Sabato sera, al Mood Social Club di Rende, alle 21, è in programma il concerto di Virgil Donati, per la rassegna JazzAmore.

Per la prima volta in Calabria, Donati proporrà al pubblico del Mood Social Club “Italian connection”, viaggio nella carriera pluriennale di uno dei più grandi batteristi viventi.

Virgil è nato a Melbourne, in Australia, dove ha anche avviato la sua carriera. Dalla metà degli anni Novanta è diventato un nome noto. Stabilitosi a Los Angeles, Virgil gira il mondo come superstar internazionale della batteria, oltre che come compositore ed educatore. (rcs)

A Rende focus sull’autonomia differenziata col libro di Petraglia e Prezioso

Martedì 16 maggio, a Rende, alle 11. nell’Aula Caldora dell’Unical, sarà presentato il libro Nord e Sud – Divari economici e politiche pubbliche dall’euro alla pandemia di Carmelo Petraglia e Stefano Prezioso.

Assieme all’autore del libro Carmelo Petraglia, interverranno Francesco Aiello (Prof. di Politica Economica, UniCal), Vittorio Daniele (Prof. di Politica Economica, Università degli Studi di Catanzaro), Walter Nocito (Prof. di Diritto Pubblico, UniCal) e Damiano Silipo (Prof. di Economia Politica, UniCal). Sebbene la partecipazione all’evento sia libera, l’ingresso sarà consentito fino alle 10.50.

Nei primi anni Duemila, ha preso sempre più corpo la tesi della questione settentrionale. L’irrisolta questione del Mezzogiorno è stata diffusamente presentata nel dibattito pubblico come la causa del declino economico italiano. Con margini di azione compressi dalle regole europee e dall’eccesso di regionalismo, i governi nazionali hanno progressivamente abbandonato l’obiettivo del riequilibrio territoriale. La soluzione della questione meridionale è stata affidata – quasi “esternalizzata” – alla politica di coesione, che si è rivelata però inefficace, anche perché depotenziata da un intervento pubblico ordinario sempre più debole.

Su questi temi interviene il Prof. Carmelo Petraglia, autore del libro: “La lotta alle disuguaglianze Nord Sud dovrebbe svolgere quel ruolo di leva della crescita nazionale – dichiara Petraglia – che si è smarrito negli ultimi due decenni”. A parere dell’autore del libro, le politiche di contrasto dei divari Nord Sud “dovrebbero tornare ad essere guidate dallo Stato”. Si tratta di un’indicazione a favore della centralizzazione che è molto forte se si pensa che oggi – a seguito della proposta di Autonomia Differenziata del Ministro Calderoli – osserviamo una spinta a forme sempre più accentuate di decentramento. Su questi aspetti, il prof. Petraglia è lapidario: «il regionalismo all’italiana ha reso troppo frammentarie e particolaristiche le politiche di sviluppo, rendendole di fatto poco efficaci».

Il libro di Petraglia e Prezioso è, quindi, di grande aiuto anche per capire meglio la ragionevolezza dell’Autonomia Differenziata, così com’è formulata dal DDL Calderoli approvato dal Consiglio dei Ministri.

A tal riguardo, di interesse sono le valutazioni sull’Autonomia Differenziata formulate Francesco Aiello, Prof. di Politica Economica dell’UniCal e presidente di Open Calabria: «Il decreto Calderoli è vago su molti aspetti della riforma – ha dichiarato Aiello – e questa indeterminatezza rende incerti gli effetti che l’ipotetica autonomia avrebbe sulla stessa esistenza unitaria del paese».

«Per esempio – ha continuato Aiello – non esiste una simulazione degli effetti macroeconomici che l’autonomia avrebbe sulla finanza pubblica e, quindi, sulla sostenibilità del debito pubblico italiano che, ricordiamolo, oggi ammonta a circa 2850 miliardi di euro, ossia circa il 145% del PIL nazionale”. “Senza fissare una soglia di compartecipazione ai tributi che rimarranno alle regioni, non è ben chiaro su quante risorse lo Stato potrà contare per finanziare le sue attività, tra cui assolvere le funzioni non delegate. È tutto incerto. Un DDL imbarazzante», chiosa Aiello.

Per avere più consapevolezza degli effetti determinati dal DDL Calderoli «dovrebbe essere dimostrato che la ricchezza del paese aumenterebbe in presenza di maggiore autonomia regionale – sostiene Aiello – e ciò sarebbe vero se si osservasse maggiore efficienza regionale rispetto alla gestione statale in tutte le materie trasferite. Non esiste alcun documento di approfondimento che accompagna il DDL Calderoli e che chiarisce questi dubbi. È una proposta basata su postulati: si assume che le regioni facciano meglio dello Stato e che lo facciano in tutte le aree di competenza. Sarà vero?», si interroga Aiello.

Un altro fondamentale dubbio è legato al fatto che la richiesta di autonomia dovrebbe essere fondata sulle specificità settoriali della regione richiedente.

«Il paradosso è che – afferma Aiello – il numero di materie da devolvere è troppo ampio, ossia tale da rendere immotivata la ragionevolezza delle specificità settoriali. Se una regione chiede il trasferimento di tutte le materie è come se avesse specificità in tutto, il che è poco credibile».

Al momento, sostiene Aiello «l’unico elemento prudenziale è che saranno trasferite funzioni aggiuntive alle regioni solo a valle sia della definizione del Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) sia della copertura dei fabbisogni finanziari richiesti, se necessario, per realizzarli. Si tratta di due condizioni che non sarà banale soddisfare».

«È sulla base di queste ed altre perplessità – conclude Aiello – che si rende necessario discutere della proposta Calderoli al fine di modificarla o, meglio, bloccarne l’applicazione per come è stata sciattamente pensata». (rcs)

 

RENDE (CS) – Una primavera dei teatri sboccia sul Campagnano

A Rende sboccia la primavera dei teatri: nel mese di maggio saranno diversi gli appuntamenti previsti.

«Una realtà ormai consolidata sul nostro territorio: il vivace fermento culturale che si respira a Rende è tangibile. Ne sono un esempio le innumerevoli attività teatrali che attraversano la città con una programmazione ricca e diversificata», ha affermato il sindaco Marcello Manna.

Si parte il 14 maggio allo spazio sociale SpArrow con il monologo “Passi sulla mia testa”, scritto da Fabio Butera e diretto da Butera insieme a Luca Michienzi. Tre saranno gli appuntamenti per la rassegna itinerante di teatro in emersione “Voci dal sottosuolo”, che si appresta a partire con il suo terzo atto, prima della pausa estiva. Realizzata dal Kollettivo Kontrora insieme alla compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, la kermesse, punterà anche questa volta su produzioni originali regionali.

Protagonista del monologo sarà Francesco Gallelli che racconterà ai presenti la storia di bruciante attualità di un gruppo di anarchici meridionali nella Chicago di inizio ‘900. Nello spettacolo, la drammaturgia di Fabio Butera si basa su una poesia di Arturo Giovannitti – The Walker – su tre frammenti poetici, in dialetto calabrese, di Michele Pane – Capitabussa, Forebandita, Azzarelleide – e su di un frammento di un articolo di Emilio Grandinetti.

I tre, amici fraterni, parteciparono a diversi livelli alla lotta per l’emancipazione sociale e materiale della comunità italo-americana e dei lavoratori in genere. Il 28 maggio sarà il turno de La Linea Sottile che presenterà, questa volta con inizio alle ore 19.00, uno spettacolo di narrazione e marionette da tavolo con un adattamento della fiaba dei fratelli Grimm “Hansel e Gretel”. Con marionette e scene di Carla Biondi, Antonella Carbone, diretta da Massimo Costabile, racconterà unendo la tecnica della narrazione a una grande abilità interpretativa la sempre affascinante storia dei due fratellini alla scoperta della casa di marzapane, catturando la fantasia e l’immaginazione dei bambini, destinatari di questo spettacolo.

In chiusura, il 4 giugno alle ore 20.00, ci sarà “Elephant walk” di Marco Claudio Aiello Pomponi, uno spettacolo che nasce dalla sfida di voler affrontare quotidianamente lo spazio vuoto e l’assenza di un testo, riconoscendo lo smarrimento iniziale come verità universale e invito a procedere senza l’ambizione di risolversi.

Il 22 maggio alle 20,30 con replica il 23 e il 24, nello spazio Dam all’interno del polifunzionale Unical andrà in scena
lo spettacolo Anima da tre soldi della compagnia teatrale Libero Teatro, presente sul territorio rendese da venticinque anni.

La piece è un omaggio all’autore tedesco Bertolt Brecht, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino Max Mazzotta in questi mesi all’Unical in collaborazione con Disu – Dipartimento di Studi Umanistici e Cams – Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria e incentrato su due delle più importanti opere del famoso drammaturgo, “L’anima buona del Sezuan” e “Opera da tre soldi”. Una riscrittura dei testi brechtiani, rivisitati in chiave contemporanea tra canzoni hip hop e street dance. Nelle vesti dei personaggi di Brecht, Chiara Maltese, Elisa Marta, Giuseppe Tenuta, Pasquale Mammoliti, Ruben Terzo, Salvatore Romano e Vincenzo Marco Caparelli.

Venerdì 26 maggio alle 20,30 al teatro Gulliver di contrada Cutura sarà invece la volta di Emanuele Gagliardi con monologhi e canzoni nello spettacolo “Vedi Napoli e poi sogni”.

Per concludere, il 29 maggio alle 21,00 al cineteatro Garden in occasione del Rende Teatro Festival si esibirà Lino Guanciale in “Non Svegliate lo spettatore”, ispirato alla vita di Ennio Flaiano.

«La nostra Rende è fortunata nel poter offrire alla cittadinanza, malgrado finanziamenti ridotti al lumicino e scarsità di proposte, una stagione teatrale ricca e variegata», ha concluso l’assessora Marta Petrusewicz. (rcs)

RENDE (CS) – Consegnata al sindaco Manna la bandiera della Croce Rossa

In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, Antonio Schettini, presidente Croce Rossa Italiana di Cosenza ODV, ha consegnato al sindaco Marcello Manna,  accompagnato dal vicesindaco Annamaria Artese e dall’assessore Domenico Ziccarelli, la bandiera per la ricorrenza dei 159 anni dalla fondazione della associazione di volontariato.

«Un legame ormai consolidato – ha sottolineato il primo cittadino – quello tra la nostra città e la Croce Rossa. Non a caso la sede provinciale si trova proprio a Rende e i volontari della Cri hanno dato un contributo fondamentale durante l’emergenza Covid spendendosi alacremente per l’intera area urbana».

La ricorrenza si inserisce al termine di un lungo periodo di straordinario impegno e fatica che dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, passando per il sisma turco siriano e il conflitto in Ucraina ha visto la Croce Rossa sempre in prima linea.

La bandiera della Croce Rossa sarà esposta fuori dal palazzo comunale: «quale segno tangibile che sottolinea non solo la potenza umanitaria dell’Emblema di Croce Rossa, ma anche importanza del ruolo ausiliario che la Cri ha rispetto agli enti pubblici», ha dichiarato Schettini.

Il municipio sarà inoltre illuminato di rosso: «è per noi motivo di orgoglio che la Croce Rossa sia parte così fondante della nostra comunità nelle attività di vicinanza ai più vulnerabili. La sinergia tra istituzioni e associazioni di volontariato significa per noi condividere con i cittadini progetti in grado di modellare la città del futuro seguendo in modello di democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa, significa soprattutto intraprendere nuovi percorsi di cittadinanza attiva scevri finalmente da quella politica puramente assistenzialistica che ha sinora predominato», ha concluso Manna. (rcs)