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A Roccella Jonica l’incontro su “Ponte sullo Stretto di Messina. Perché tanta opposizione?”

Ponte

Domani sera, a Roccella Jonica, alle 21, e in diretta su Telemia, è in programma l’incontro su Ponte sullo Stretto di Messina. Perché tanta opposizione?, organizzato da Calabria.LiveTelemia in collaborazione con Galileo.

Conduce Santo Strati, giornalista e direttore di Calabria.Live. Intervengono Alberto Prestininzi, prof. Rischi Geologici Università La Sapienza e già membro del Comitato Scientifico Ponte di Messina, Aurelio Misiti, prof. di Ingegneria Ambientale e già presidente del Consiglio superiore LL.PP, Enzo Siviero, prof. di Ponti presso Università di Veneziz e Rettore di e-Campus, Giovanni Mollica, ingegnere e Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria.

 Lasciando agli archivi le notizie storiche che parlano del Ponte Sicilia-Calabria, sono passati 60 anni da quando l’idea di costruire un collegamento stabile tra le sponde si è trasformata in un programma del Governo italiano e, successivamente, della Commissione dell’Unione Europea. Gli studi iniziali, condotti da Anas, Ferrovie dello stato e Cnr con il coinvolgimento del Consiglio Superiore dei LL.PP. sono stati poi proseguiti dalla Società Stretto di Messina con il coinvolgimento dei migliori scienziati, progettisti italiani e del mondo.

Questa lunga Fase si è conclusa con una gara internazionale che ha consentito di scegliere il General Contractor, (insieme al Project Management Consulting-PMC) che ha prodotto il Progetto definitivo, approvato da tutti gli organi competenti e con l’apertura, di fatto, del cantiere per la variante di Cannitello.

Il Ponte a campata unica è un’opera costituita da un impalcato di 3300 m sorretto da pendini verticali (cavi di acciaio) a loro vota sostenuti da una grande cavo longitudinale d’acciaio connesso a due torri alte circa 380 metri, posizionate a terra su fondazioni circolari di oltre 55 metri di diametro ancorate a tergo delle torri in due zone opportunamente studiate, in Calabria e in Sicilia. Un’opera di straordinario livello tecnologico e scientifico, esaltata in tutto il mondo, come testimonia la realizzazione di Ponti nel mondo del tipo Ponte Messina.

Da questo momento inizia una vera e propria opera di demolizione che culmina, a dicembre 2012, con la decisione del Governo Monti e del Ministro Passera di cancellare l’opera, con un discutibile dispositivo di legge unilaterale che annulla un contratto internazionale in essere, generando un contenzioso di parecchi milioni di euro. Da notare che il finanziamento statale di 2 miliardi, sottratto al Ponte, viene dirottato al Nord e nulla viene impegnato al Sud. Perché tutto questo? Parliamone. (rrc)

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