di ENZO MUSOLINO – Dopo gli ultimi avvenimenti non ci sono più scuse. I documenti e i pareri raccolti dalla stessa Società Stretto di Messina lo confermano: il progetto è lacunoso, mancano gli studi aggiornati, l’incertezza regna sovrana.
Ponte sullo Stretto, il presidente Occhiuto: L’Italia ambiziosa lo vuole, sarà grande opportunità
«L’appello che io faccio a tutti, aldilà delle sensibilità politiche, è di voler bene all’Italia e di voler bene anche al Mezzogiorno, perché il Ponte sullo Stretto avrà un impatto straordinario nel tasso di crescita delle Regioni che ne sono direttamente coinvolte, la Calabria e la Sicilia». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenendo a Tg4 Diario del Giorno su Rete 4.
«E il problema dello sviluppo di queste Regioni, mentre tanti giovani le abbandonano, è un problema che dovrebbe riguardare tutta la comunità nazionale», ha aggiunto il Governatore, spiegando come «ci sono due modi di intendere il Paese e il futuro del Paese. C’è il modo di chi è ambizioso e vuole dimostrare al mondo che l’Italia è capace di grandi opere di ingegneria che tutti quanti verrebbero a visitare, rendendo il Ponte sullo Stretto un grande attrattore turistico e di sviluppo per l’Italia, e per Calabria e Sicilia; e poi c’è il modo di pensare di chi è contro sempre, di chi è contro a prescindere, di chi è contro a qualsiasi cosa».
«Il Ponte è anche un attrattore straordinario di investimenti – ha ricordato –. Vorrei ricordare che grazie al Ponte, per il quale ancora devono essere consegnati i lavori, la mia Regione ha già ottenuto 3,5 miliardi per la Strada Statale Jonica e 900 milioni per un tratto della A2. E non parlo di risorse Pnrr, ma di risorse ordinarie del bilancio dello Stato».
«Facendo la somma di quello che lo Stato ha investito in Calabria negli ultimi vent’anni – ha proseguito – non si arriva a queste cifre, questo vuol dire che il Ponte svolgerà la stessa funzione che ha svolto l’autostrada del Sole. Quando hanno fatto l’autostrada del Sole, qualche decennio fa, c’erano anche allora i benaltristi, quelli che dicevano: ma perché fanno l’autostrada se mancano le strade? Poi siccome è stata fatta l’autostrada furono fatte anche le strade».
«Noi abbiamo l’obbligo, come amministratori – ha detto ancora – di sostenere questo investimento, ma questo obbligo ce l’hanno anche tutti gli italiani. Noi dobbiamo dimostrare che il nostro è un grande Paese, un Paese ambizioso, un Paese che fa le cose perbene».
«Governo una Regione – ha ricordato ancora – che ha il primo porto d’Italia, il porto di Gioia Tauro, nel cuore del Mediterraneo che sta diventando un’area sempre più importante. E un investimento dello Stato in questa parte del Paese, che può essere davvero l’hub dell’Europa sul Mediterraneo, dimostrerebbe l’interessamento dell’Italia a essere centrale in questo nuovo scenario sempre più strategico dal punto di vista economico».
«Certo, il Ponte non è soltanto un’opera pubblica – ha concluso – cambia il paradigma dello sviluppo della Calabria e della Sicilia. Dovremo fare, io e il presidente Schifani, piani di attrazione degli investimenti insieme. È da stupidi dire ‘no’ al Ponte, è da persone poco ambiziose, e soprattutto da persone che non vogliono bene all’Italia e al suo futuro». (rrm)
L’OPINIONE / Morabito, Pontecorvo e Musolino: Per il Ponte sullo Stretto è tutto da rifare
di GERARDO PONTECORVO, ANTONIO MORABITO ED ENZO MUSOLINO – La commissione scientifica della Società Stretto di Messina, il 29 gennaio ha espresso il proprio parere sul progetto definitivo del 2011 aggiornato (?) per il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria (Ponte sullo stretto di Messina).
Il sindaco Falcomatà: Un Consiglio comunale aperto sull’attraversamento stabile dello Stretto
Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha lanciato la proposta di fare un Consiglio comunale aperto «dedicato all’attraversamento stabile dello Stretto, un momento di riflessione da condividere con tutte le forze politiche e sociali, i sindacati, le associazioni di categoria, i corpi intermedi, i singoli cittadini ed i movimenti che vogliono vederci chiaro sul Ponte tra Reggio e Messina».
«Non possiamo essere soggetti passivi rispetto ad un progetto che modificherà radicalmente i nostri luoghi e le nostre abitudini», ha detto Falcomatà sostenendo, con forza, che «gli enti territoriali, in primis la Città Metropolitana di Reggio Calabria, devono comportarsi da istituzioni e governare questi processi, non subirli», ha detto Falcomatà nel corso del convegno sulla mega opera programmata dal Governo e che ha raccolto, nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, tutte le espressioni del “no” alla sua realizzazione.
«Se il Governo vuole usare i fondi della coesione per costruire il Ponte – ha aggiunto il primo cittadino – si dovrà scontrare con la netta opposizione del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Non consentiremo, infatti, che ingenti risorse riservate a colmare il gap fra il Nord ed il Sud del Paese attraverso investimenti su welfare, servizi pubblici essenziali, riqualificazione degli spazi pubblici o trasporto pubblico locale possano essere trasferiti sulla realizzazione del Ponte».
Un’infrastruttura che, secondo il sindaco Falcomatà, deve essere intesa come «un pezzo di un puzzle più grande, dove ci stanno l’alta velocità, la riqualificazione delle arterie stradali come la Statale 106 e le vie di collegamento alle aree intere, lo sviluppo dei porti e dell’aeroporto».
«Il Ponte inteso così com’è, da solo – ha spiegato – sarebbe solo un’inutile cattedrale nel deserto. Serve un coinvolgimento reale del territorio, attraverso le istituzioni ed in generale con la comunità di chi questi luoghi li vive da sempre. Tutti questi concetti li ho ribaditi nel corso dell’incontro richiesto da Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina».
«Il Governo – ha proseguito Falcomatà – ha deciso di andare avanti su questo progetto e non possiamo fare finta di niente. Dobbiamo essere protagonisti e non comparse. L’unità dei sindaci, espressa in questo contesto anche dai primi cittadini di Villa San Giovanni e Campo Calabro, Giusy Caminiti e Sandro Repaci, ma anche da quello di Messina Federico Basile, è l’unico modo possibile per poter incidere rispetto a questo progetto. Noi, infatti, vogliamo dimostrarci istituzioni serie e ci deve essere data la possibilità di farlo nei contesti, nei modi opportuni e degni di chi ha l’onore di rappresentare una comunità di quasi 600 mila abitanti».
«Su questi temi così importanti – ha concluso il sindaco – i cittadini vanno ascoltati ed il dibattito deve essere costante e sempre più animato. Proprio per questo, si è valutata la possibilità di discuterne a fondo in un consiglio comunale aperto da convocare nelle prossime settimane». (rrc)
Ponte sullo Stretto, la posizione della minoranza del Comune di Villa San Giovanni
Il gruppo consiliare di Forza Italia a Villa San Giovanni, composto da Marco Santoro, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco, ha ribadito che la «politica locale deve tornare a svolgere il suo ruolo di guida, focalizzandosi non solo sulle criticità ma anche sulle opportunità che il Ponte sullo Stretto offre al territorio».
«Si richiama, in particolare – si legge nella nota dei consiglieri – il lavoro svolto dalle Amministrazioni precedenti con il coinvolgimento dell’intero Consiglio Comunale attraverso la Commissione Speciale Ponte Piano Strategico nel 2011. La condivisione delle opportunità offerte, come il centro direzionale e la metropolitana di superficie, è essenziale per il benessere e la crescita della comunità».
Per i forzisti, infatti, «l’amministrazione attuale è chiamata a mantenere questo spirito propositivo e a lavorare per il beneficio di tutti i cittadini, con il pieno supporto e coordinamento a livello nazionale da parte di Forza Italia».
I consiglieri, infatti, hanno presentato «un approccio differente e costruttivo sulla realizzazione dell’infrastruttura determinante per lo sviluppo del territorio, sottolineando il sostegno ricevuto a livello nazionale. Il governo nazionale – hanno ricordato – ha manifestato un forte impegno verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Le recenti dichiarazioni e l’appoggio della Premier Meloni evidenziano un’attenzione particolare verso questa infrastruttura cruciale, riconoscendo il suo impatto positivo sull’intero territorio nazionale».
«Il gruppo consiliare – continua la nota – riconosce le legittime preoccupazioni dei cittadini per gli effetti del cantiere e le interferenze. Tuttavia, sottolinea che il ponte rappresenta una trasformazione significativa per la città, portando opportunità di sviluppo economico, miglioramenti infrastrutturali e nuove prospettive occupazionali. La gestione oculata delle interferenze è fondamentale, coinvolgendo attivamente la comunità nelle decisioni che influenzeranno la vita quotidiana dei cittadini».
«L’attenzione dedicata alla viabilità e all’attraversamento da e per la Sicilia è cruciale – viene evidenziato – e il gruppo consiliare ritiene che il confronto debba essere equilibrato, considerando sia gli aspetti critici che le opportunità offerte dall’opera. Sottolineando il supporto a livello nazionale di Forza Italia, il gruppo consiliare evidenzia l’importanza di collaborare con il governo per garantire il successo del progetto. Il contributo politico nazionale di Forza Italia si traduce in un impegno costante per promuovere lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Paese, con il Ponte sullo Stretto che rappresenta un elemento chiave di questa visione».
«È essenziale evidenziare – prosegue la nota – che le recenti dichiarazioni del Dott. Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, sono non solo pertinenti ma estremamente valide. La sua disponibilità nel mitigare gli effetti negativi del cantiere e nel considerare espropri su misura dimostra una sensibilità verso le preoccupazioni della comunità».
Il gruppo consiliare di Forza Italia ha sottolineato «che il confronto aperto e trasparente è fondamentale. Tuttavia, invita a evitare un “allarmismo ingiustificato” che potrebbe creare un clima di incertezza. È necessario promuovere un dialogo costruttivo che evidenzi le opportunità derivanti dal progetto e coinvolga attivamente la comunità nella costruzione di soluzioni».
«Non si può accettare che venga attuato un “terrorismo psicologico” – conclude la nota – solo ed esclusivamente per alzare il prezzo, tenuto conto che dalle dichiarazioni del dott. Pietro Ciucci nessuno sarà deluso per gli indennizzi sugli espropri; il territorio beneficerà dalla realizzazione di questa opera unica nel suo genere». (rrc)
Il sindaco Falcomatà incontra l’ad della Società dello Stretto Pietro Ciucci
L’amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha incontrato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, per illustrare alcune delle attività propedeutiche all’avvio dei lavori del ponte sullo Stretto.
Un incontro, quello avvenuto a Palazzo San Giorgio, che rientra in un più ampio programma di incontri che l’Ad della “Stretto di Messina” sta effettuando con le istituzioni territoriali.
Da parte sua il sindaco Giuseppe Falcomatà, anche in considerazione delle precedenti interlocuzioni già avviate con gli altri sindaci ed amministratori dell’area dello Stretto, ha ribadito all’Amministratore delegato la necessità di un pieno e sostanziale coinvolgimento dei livelli istituzionali locali, a partire dai Comuni e dalle comunità che essi rappresentano, in tutte le attività propedeutiche ed autorizzatorie relative ai lavori del ponte sullo Stretto. (rrc)
Il Comune di Villa incontra l’architetto Alfonso Femia per commissione di studio sul Ponte
L’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, nei giorni scorsi ha incontrato l’architetto Alfonso Femia, per la commissione di studio sul Ponte sullo Stretto.
Nel corso del confronto, la Giunta ha ottenuto l’impegno, da parte di Femia, il suo sì all’impegno nella commissione di studio sul Ponte sullo Stretto che coadiuverà la commissione consiliare territorio nell’esame del progetto ma soprattutto di una nuova visione di Città.
Ponte sullo Stretto, incontro Germanà-Saccomanno su evoluzione del cronoprogramma
Giacomo Saccomanno, commissario della Lega e componente del Consiglio di Amministrazione della società Stretto di Messina, ha incontrato a Messina il senatore Nino Germanà, per fare il punto sull’evoluzione del cronoprogramma del Ponte sullo Stretto.
Germanà e Saccomanno, hanno acceso i riflettori non solo sulla comunicazione in merito al cronoprogramma dell’opera e sulle varie tappe previste per arrivare all’apertura dei cantieri tra pochi mesi, ma anche sulla formazione dei lavoratori che saranno coinvolti nella sua costruzione.
«Comunicazione e formazione sono due passaggi fondamentali dopo decenni di disinformazione ideologica – ha dichiarato al termine degli incontri il senatore Germanà –. Stiamo lavorando proprio per spiegare in maniera chiara e netta i diversi aspetti della costruzione del collegamento stabile tra la Sicilia e l’Europa, a partire da quello degli espropri, che saranno gestiti nel pieno rispetto delle persone coinvolte».
«Altrettanto importante la formazione dei lavoratori – ha concluso –. Ci stiamo già muovendo da tempo in questo senso e sono sicuro che arriveremo preparati all’appuntamento dell’apertura dei cantieri previsto per la prossima estate». (rrm)
PIETRO CIUCCI: IL PONTE “DELLO” STRETTO
COINVOLGERE LE IMPRESE DEL TERRITORIO
di SANTO STRATI – Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo del territorio di Reggio e Messina, ma non solo, bensì dell’intero Mezzogiorno, anzi di tutto il Paese: l’affermazione corale viene dall’incontro di mercoledì in Confindustria Reggio Calabria con l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina.
Una voce univoca levatasi dai rappresentanti delle categorie professionali, di sindacati, professionisti e ingegneri, riuniti nel quanto mai affollato salone degli industriali reggini, messo a disposizione dal Presidente ing. Domenico Vecchio. Accanto al capo di Confindustria Reggio, l’ing. Giovanni Mòllica che ha coinvolto l’ad Pietro Ciucci nell’incontro di domande e risposte e il commercialista Alberto Porcelli.
L’ad della Stretto di Messina è stato per 75 minuti collegato a disposizione degli intervenuti per rispondere ai tanti quesiti e chiarire ulteriormente la posizione della rinata Società cui è affidata l’esecuzione del progetto del Ponte.
Un’attenzione, quella di Ciucci, rivolta al territorio che offre una chiara indicazione di come – contro ogni nefasta aspettativa dei no-ponte – questa volta si fa sul serio. Il progetto definitivo è stato approvato lo scorso 15 febbraio dal Comitato Tecnico Scientifico, guidato dal prof. Alberto Prestininzi, e – ragionevolmente – sarà possibile rispettare il cronoprogramma che il Governo, attraverso il ministro Matteo Salvini, si è dato per l’avvio dei lavori.
Chi prefigura un’altra cattedrale nel deserto sarà smentito dall’inizio della prima pietra: se si comincia (è tutto qui il punto) non si potranno lasciare le cose a metà. Per questo appare sempre più concreta la realizzazione dell’attraversamento stabile dello Stretto mediante il Ponte: forse è la volta buona che si farà davvero. Ma non sarà un “semplice” ponte che collega due sponde, c’è da prevedere il rilancio dei territori interessati con tutte le opere complementari necessarie: strade, infrastrutture di collegamento, la SS 106, l’Autostrada del Mediterraneo, e, soprattutto, l’Alta Velocità ferroviaria (quella vera).
Opere senza le quali il Ponte non avrebbe senso. Bisogna essere, insomma, ottimisti e positivi, nonostante il difetto di comunicazione che la Società Stretto di Messina continua a rivelare: occorre spiegare ai cittadini (non solo calabresi e siciliani) cosa significa l’Opera per lo sviluppo dei due territori, ma evidenziare le ricadute eccellenti che da esso possono arrivare al Paese. Il Mediterraneo è la nuova frontiera dello sviluppo con il Porto di Gioia (su cui alcuni media continuano a gongolare gettando fango per il traffico di droga, come se negli altri grandi porti italiani non accade la stessa cosa) e il Ponte sullo Stretto. Quest’Opera costituisce un volano straordinario di investimenti e, soprattutto, produce occupazione diretta e indotta di cui tutto il Mezzogiorno ha un bisogno estremo.
Un particolare merita di essere segnalato: il prof. Ciucci parla di Ponte “dello” Stretto proprio a voler sottolineare l’appartenenza al territorio di un’opera che il mondo intero adesso guarda con curiosità e interesse, ma che poi ci invidierà, con buona ragione. Non dimentichiamoci che i progettisti italiani sono stimati e apprezzati in tutto il mondo e il Ponte rappresenta una stella al merito per le competenze indiscusse dei progettisti e delle società coinvolte nella realizzazione.
Naturalmente, nel corso dell’incontro, si è parlato anche dell’indagine avviata dalla magistratura di Roma sul Ponte dopo l’esposto del centro-sinistra sulla eventuale mancanza di trasparenza, firmato dal verde Bonelli, dalla segretaria del pd Elly Schlein e da Nicola Fratoianni. Ciucci si è detto fiducioso che l’iniziativa si rivelerà un buco nell’acqua, visto che serve solo come ulteriore tentativo di sfiduciare l’Opera e svalorizzare quanti stanno lavorando al progetto.
A dispetto dei pochi irriducibili quattro gatti dei no-ponte che mostrano di parlare e seminare confusione senza citare il minimo dato scientifico (le parole non fermano il progresso, com’è avvenuta quando si trattò di costruire l’Autostrada del Sole), però rendono difficile la vita di chi lavora con correttezza, impegno e tanto entusiasmo.
C’è il rischio che gran parte dei lavori favorisca l’arrivo di imprese del Nord – ha detto l’ing. Mòllica – secondo un’inaccettabile previsione di OpenEconomics che calcola nel 21% la quota di risorse che andranno a beneficio del Pil di Sicilia e Calabria a fronte del 49% che finirà in Lombardia e Lazio.
Bisogna preparare le risorse dei due territori e le imprese reggine – ha messo in evidenza il Presidente Vecchio – sono in grado di dimostrare capacità e competenza. «Siamo convinti – ha detto il capo degli industriali reggini – che se si fa rete, se le aziende si mettono insieme, allora si possono dare risposte sempre più costruttive, sempre più positive, per importanti ricadute sul territorio».
Tra i vari interventi, quello della prof. Francesca Moraci, che ha sottolineato l’esigenza di coinvolgere l’Università Mediterranea, del dott. Porcelli, del geologo Solano, il quale ha messo in evidenza la necessità di una forte attività di comunicazione, e del presidente della Piccola industria Daniele Diano e dell’avv. Domenico Infantino.
Il prof. Ciucci ha ascoltato con attenzione le osservazioni e le richieste di imprenditori, parti sociali, professionisti, senza eludere le domande e rispondendo puntualmente, in maniera esaustiva alle preoccupazioni delle imprese del territorio. Ciucci garantisce la massima attenzione al territorio e il suo personale impegno (sarà di nuovo da queste parti la prossima settimana) a sottolineare che bisogna guardare al territorio.
Dice Ciucci: il Ponte rappresenta appena un terzo dell’investimento complessivo, il resto riguarda le opere accessorie e l’adeguamento delle infrastrutture. Per questa ragione il Ponte rappresenta l’occasione (e il pretesto) per dare una svolta epocale alla mobilità nello Stretto e nelle due regioni. Se si pensa che i costi dell’insularità per la Sicilia ammontano a sei miliardi l’anno, si capisce bene che una volta realizzata l’Opera questa voce di oneri scomparirà e si potranno utilizzare in modo più proficuo i fondi fino ad oggi da essa risucchiati.
Il fantasma di un Monti-bis che improvvisamente cancella tutto quando si sarà a un passo dall’avvio dei lavori, per fortuna non c’è (il Governo non rischia di cadere, nonostante i continui screzi nella coalizione) e quindi si può immaginare il sogno centenario (se ne cominciò a parlare nel 1840, ai tempi di Ferdinando II, quando c’era il regno delle Due Sicilie) ha buone possibilità di trasformarsi in realtà. Rimane un’amarezza: se non si fosse stoppata l’opera nel 2011 con la conseguente liquidazione della Stretto di Messina, oggi i calabresi e i siciliani avrebbero un Ponte in funzione già da qualche anno.
Per costruire la conurbazione della Stretto, un’Area di grande suggestione e di grande impatto economico-sociale. Siamo ancora in tempo. (s)
Lega Calabria: Preoccupazione per indagine sul Ponte sullo Stretto
La Lega Calabria ha espresso preoccupazione per la recente apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura di Roma in seguito all’esposto presentato da alcuni rappresentanti politici riguardante il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Il progetto «tanto atteso e fondamentale per l’interconnessione e lo sviluppo del Paese – ha ricordato la Lega – è stato oggetto di critiche e denunce sulla presunta mancanza di trasparenza nella sua progettazione e realizzazione».