Venerdì 24 giugno, a Roma, nella sede de Il Foglio, è in programma la presentazione del libro del magistrato di origini calabresi, Marcello Vitale, dal titolo La bolgia dei dannati, edito da Cairo.
Discutono con l’autore il direttore della testata Claudio Cerasa, Valerio De Gioia, giudice della quarta sezione penale del Tribunale di Roma ed Emilio Orlando, giornalista e scrittore. Ad accompagnare l’evento il reading dello sceneggiatore, commediografo, attore e regista cinematografico e teatrale Massimiliano Bruno.
Per il Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione (già Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Roma) Vitale, si tratta di una nuova fatica letteraria stavolta ambientata in Calabria. Un legal thriller, come lui stesso lo definisce, in cui ad anellarsi sono grandi temi come la ‘ndrangheta, la passione, l’oscuro mondo dei social. Protagonista un magistrato, guarda caso, che faticherà non poco a trovare la soluzione di un delitto. Il procuratore Aurelio Rasselli dopo anni di lavoro al Nord e un matrimonio finito male, decide di tornare a prestare servizio al suo paese d’origine calabrese, Larodi.
Arrivato in pieno lockdown, il giudice si trova alle prese con l’omicidio del camionista Giorgetti, ucciso in quello che sembra essere un agguato di ‘ndrangheta. Contemporaneamente, scompare un giovane del posto. Rasselli entra in contatto anche con il mondo oscuro del web e con una setta religiosa composta da individui che utilizzano profili falsi per venerare un sedicente «Santone». Tra varie difficoltà, alla fine, il procuratore Aurelio Rasselli riuscirà a individuare il colpevole.
Tanti gli elementi che ricordano il libro “Cani sciolti per i morti di ‘ndrina e di mafia” scritto quando era procuratore di Lamezia.
Un libro corposo negli intrecci tematici ma snello nella lettura che si appresta a scalare le classifiche dell’estate. (rrm)