«L’autonomia differenziata rappresenta una sfida per il sud e la Calabria, ma è necessario affrontarla con determinazione e definire con chiarezza gli obiettivi e le risorse necessarie per raggiungerli. Solo così si potrà dare una reale opportunità di miglioramento alla Calabria e al Sud in generale». Sono le conclusioni a cui si è giunti nel corso del dibattito sul disegno di legge svoltosi nei giorni scorsi a Scalea.
Un incontro a cui hanno partecipato diversi esponenti politici e il giornalista e saggista Marco Esposito, già assessore della città di Napoli, illustrando posizioni sia favorevoli che contrarie al ddl Calderoli.
La discussione è stata moderata da Umberto De Rosa, e ha rappresentato un momento importante per valutare le opportunità e le criticità dell’autonomia differenziata per il sud e la Calabria.
Il dibattito sull’autonomia differenziata è un tema di grande importanza per il sud e la Calabria in particolare. Questa regione, infatti, si trova in una situazione di grande difficoltà, occupando gli ultimi posti in tutte le classifiche dei settori, dalla sanità all’ambiente.
Giacomo Saccomanno, esponente della Lega, ha sottolineato l’importanza di partire dalla situazione attuale per comprendere la gravità della situazione e stabilire gli obiettivi da raggiungere. La Calabria ha da tempo una “vecchia questione mediana” che non è mai stata risolta, nonostante i vari tentativi di risanamento. L’autonomia differenziata, approvata nel 2001, potrebbe rappresentare un’opportunità per il sud e la Calabria, ma è necessario affrontare le criticità che hanno impedito finora un reale cambiamento.
Saccomanno ha sottolineato che il percorso per l’approvazione dell’autonomia differenziata è ancora lungo e complesso. Sebbene il disegno di legge sia stato approvato al Senato, deve ancora passare alla Camera dei Deputati per essere definitivamente approvato. Tuttavia, il Senato ha fornito le indicazioni su ciò che dovrà essere fatto per raggiungere l’autonomia differenziata.
L’esponente della Lega ha sottolineato che l’autonomia differenziata non significa dividere l’Italia in due, ma rappresenta un’opportunità per il sud e la Calabria di migliorare le proprie condizioni. Tuttavia, affinché ciò avvenga, è necessario individuare le materie e le risorse che saranno delegate al governo per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Senza queste risorse e senza i livelli da rispettare, l’autonomia differenziata non avrà effetti concreti.
Saccomanno ha sottolineato che è necessario definire con chiarezza gli obiettivi e le risorse per poter risanare la Calabria. Se ciò non avverrà, il dibattito sull’autonomia differenziata sarà stato solo un esercizio verbale senza alcun impatto reale.
Sarà fondamentale individuare le risorse e i livelli da rispettare per garantire un reale cambiamento e un risanamento della regione. (rcs)