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Aeroporto di Lamezia: il sindacato USB contesta la Sacal

Aeroporto di Lamezia Terme

Continua il braccio di ferro tra sindacato USB e la Sacal società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme. La USB, all’interno dell’aeroporto internazionale di Lamezia in una nota sottolinea che «vorremmo che i “più” sappiano che non è un affare privato tra amministratori e alcune parti sindacali che sottoscrivono accordi capestro!! Non ultimo quello del 6 febbraio 2019. Ci riferiamo – dice la nota sindacale – ad accordi in “ sede protetta” cioè una “cupola” dove nessuno deve sapere altrimenti Cgil · Confindustria e Sacal non possono procedere alla schiavizzazione e precarizzare,  ancora di più il lavoro precario/stagionale  e quello stabile, esistente da anni in aeroporto!!  Non possiamo prendercela con i padroni calabresi, perché è logico fanno i loro interessi da anni,  ma ci complimentiamo con i sindacati che hanno raggiunto con l’ accordo, per schiavizzarli sul piano stagionale, il top del top!! E dulcis in fundo: gli viene vietato nel  verbale di NON mettere in azione richieste di alcun genere nemmeno per un ora fatta in più!!!

«Un accordo che da anni si caratterizza per l’assoluto disprezzo della dignità dei lavoratori, costretti a tollerare un regime di vita insostenibile per garantire la propria sopravvivenza, costretti a svolgere attività lavorativa non  proprie dal contratto di lavoro sottoscritto, percependo la solita misera retribuzione e subendo la lesione di diritti primari, quali il diritto alle ferie e alla malattia retribuita, al trattamento di fine rapporto ed alla tredicesima, il tutto sotto la costante minaccia, sovente esplicita e violenta, di ripercussioni o di licenziamento!!!

«I lavoratori – si legge nella nota dell’USB – continuamente minacciati soggiogati dalla precarietà imposta dai sindacati e dalla Sacal, soprattutto quando si lamentano dello sfruttamento di cui sono vittime e reclamano il rispetto dei propri diritti.  (infatti adesso svolgono riunioni in sedi protette!!!)  – La stabilizzazione è uno sproposito per questi !!  Ma c’è di più anche per i lavoratori cosiddetti stabili:  una contrattazione di 2° livello ormai scaduta dal lontano 2008.

Questi i punti contestati dall’USB:

— Continuo ricorso alla banca ore con richieste al personale di prosecuzione dell’orario di lavoro motivate come “emergenza” che di emergenza hanno ben poco; si tratta di carenza di personale;   

— Utilizzo ricorrente ad assunzioni di personale con agenzie interinali, completamente disinteressandosi di tutto il personale stagionale e delle proprie rivendicazioni, con tutte le complicazioni familiari e socio-economiche che questo comporta;   

— Ritardo nella distribuzione delle buste paga e nell’erogazione degli stipendi, di pochi giorni ma raramente successo negli anni precedenti;

— Mancanza di vestiario (ultima fornitura di quello estivo anno 2014, quello invernale attualmente in attesa di fornitura !!!);

— Carenza di mezzi aeroportuali e quei pochi esistenti sono ormai obsoleti sicurezza negli ambienti di lavoro zero.

«Attueremo conclude la nota – tutte le nostre prerogative sindacali a tutela di tutti nei prossimi giorni». (pa)

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