LAMEZIA – Lunedì la mostra-evento sulla creatività famminile

Si intitola L’arte tra le mani la mostra-evento in programma dal 5 al 7 giugno nei locali del Liceo Classico “Francesco Fiorentino” di Lamezia Terme e a cura dell’Associazione culturale Samarcanda con la partecipazione della sezione lametina dei Convegni di Cultura “Beata Maria Cristina di Savoia”, rispettivamente presiedute da Manuelita Iacopetta e da Filomena Cervadoro.

L’iniziativa vede la collaborazione dell’Assessorato comunale alla Cultura, della Commissione comunale Pari Opportunità, del Polo tecnologico “Carlo Rambaldi” e dell’Associazione “Per Te”.  

La Kermesse vuole essere un’occasione per celebrare l’estro e la creatività di artiste calabresi, e naturalmente lametine, che rappresentano un’eccellenza nella produzione e lavorazione artigianale di pregio. Si vuole così esaltare la valenza dell’artigianato artistico, grazie al quale nascono delle vere e proprie opere d’arte, manufatti unici e originali che hanno anche un grande significato culturale, estetico e antropologico. Da rimarcare, inoltre, che i materiali utilizzati per la realizzazione dei manufatti esposti sono rigorosamente ecosostenibili, riciclati o comunque naturali.

Il gusto per il bello, dunque, si unisce al valore creativo. Al contempo si vuol trasmettere ai visitatori la consapevolezza della grande ricchezza dell’artigianalità artistica di cui il nostro territorio dispone. Pertanto la mostra, oltre ad una specificità artistico-culturale, ha anche una finalità informativa ed educativa per le giovani generazioni. Ragazzi e ragazze che si affacciano al mondo del lavoro e che potrebbero appassionarsi e scegliere di formarsi nel settore dell’artigianato artistico, tenendo così in vita le tradizioni che altrimenti andrebbero perdute col passare del tempo.

Inoltre manifestazione è la dimostrazione plastica e tangibile che è possibile costruire reti nell’ambito dell’associazionismo che si occupa prevalentemente di tematiche riguardanti le donne e il loro ruolo nella società. Un contesto globale e globalizzato in cui non può mancare l’attenzione per quelle persone fragili, vulnerabili, vittime di violenza e abusi che, purtroppo, nell’universo femminile sono sempre più numerose. 

A tal proposito, durante l’evento espositivo si terrà anche un convegno sul tema Maternalità, l’arte della donna di prendersi cura dell’altro. L’impegno delle donne per le vittime di abusi e violenza. Interverranno Rossella Manfredi, psichiatra; Annalisa Spinelli, responsabile centro screening Asp Catanzaro; Lucia Cittadino, avvocata; Katya Nero, presidente associazione “Per Te”; Silvia Muraca, progettista Ue. 

In relazione a questa tematica, purtroppo sempre molto attuale, la presidente Manuelita Iacopetta titolare del marchio Fascino Bizantino, metterà in vendita dei monili che sono delle sue specialissime creazioni. Si tratta di collane realizzate con i sassi della Costa Viola rivestiti a crochet che rappresentano le lacrime delle donne oltraggiate. Il ricavato della vendita sarà donato in beneficienza all’Associazione Mago Merlino, attiva sul territorio lametino e da molti anni impegnata nel sostegno materiale e psicologico di donne e minori vittime di violenza. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Il vescovo Parisi celebra San Francesco di Paola

«La carità ci contraddistingue come credenti e come cittadini di questo mondo. Noi non viviamo la fede in una dimensione di separazione, come se la nostra fede potesse essere relegata ad un ambito strettamente “religioso” della nostra vita. La vita dell’uomo non può essere scissa. Nell’Incarnazione, Dio ha preso la nostra carne, è entrato dentro la storia umana. Noi siamo abitati da Dio e la carità è lo stile con cui noi credenti entriamo nel mondo. Noi entriamo nel mondo, non con gli eserciti schierati ma attraverso la debolezza della grotta di Betlemme e la debolezza del Crocifisso, una debolezza che sconvolge la stoltezza degli uomini. Entriamo nella storia con la forza della carità che è la forza dell’amore di Dio; è mettersi a disposizione del Signore che, con il suo amore, attraversa la nostra esistenza e ci rende canali di grazia, diffusori di amore a tutta l’umanità».

Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi che, nella chiesa matrice di Sambiase, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica nella festa patronale di S. Francesco di Paola.

Commentando la liturgia della Parola incentrata sul tema della carità, il vescovo di Lamezia ha evidenziato, partendo dall’inno alla carità di S. Paolo, il legame tra fede, speranza e carità perché «la fede, punto di partenza della vita del credente, non può restare un dono messo in un angolo, improduttivo. La fede chiede all’uomo di aderire liberamente alla volontà di bene del Signore. La speranza non può essere confusa con un generico ottimismo, ma è l’espressione umana che trae origine dalla passione amorosa di Dio. Per San Paolo anche la fede e la carità passeranno, perché la carità è più grande. La carità è la fede messa in campo, la speranza organizzata dai credenti. La carità è il ponte tra la terra e il cielo, il ponte tra il lavoro del credente nella storia e ciò che il credente godrà nei Cieli lasciando tracce visibili dell’amore di Dio nel presente. La carità è la visione del nostro futuro, un futuro di bene, edificato e costruito nel presente. La via nel deserto, di cui ci parla il profeta Isaia, non è impiantata dall’alto, ma parte da un progetto divino che richiede il nostro impegno e la nostra collaborazione».

Soffermandosi sui tratti della spiritualità del santo paolano, Parisi ha sottolineato come Francesco di Paola sia stato «un calabrese sanguigno, verace, portatore nel mondo di quello che oggi definiremmo cristianesimo sociale. In tutte le situazioni della vita in cui si è trovato ad operare, Francesco da Paola è andato verso il mondo come tutti noi credenti dovremmo andare verso il mondo: con lo stile debole e forte della carità, per cui non diamo al mondo ciò che è nostro ma ciò che il mondo ha e deve scoprire. Il miracolo della moneta spezzata davanti al re di Napoli ci comunica ancora oggi un messaggio: tu non ti puoi arricchire sfruttando l’altro fino al sangue. Questa è la proposta di Francesco di Paola: il nostro passaggio, accanto ai ricchi come ai poveri, accanto ai deboli come ai potenti, sia diffusore di un amore di cui anche noi ci sentiamo debitori verso Dio e che con larghezza dobbiamo dare agli altri».

L’augurio del vescovo Parisi affinché «possiamo vivere questa festa, per la nostra comunità lametina e per tutta la Calabria di cui S. Francesco di Paola è patrono, acquisendo lo stile della carità perché dove c’è terra arida ci possa essere passione per far risorgere questa storia e dove c’è sangue sparso ci possa essere la consapevolezza che, con l’impegno personale e non con le ferite degli altri, possiamo costruire storia nuova per questa nostra terra. Se la carità è la vita e mette insieme fede e speranza, la carità ci vuole in prima persona protagonisti e costruttori del nostro futuro. Tra vent’anni, insieme con voi, vorrei guardare a questa storia dicendo: questo tratto di strada della nostra Chiesa locale e della nostra società civile del lametino è stato fatto anche con la mia passione, anche con il mio impegno, seguendo e mettendo in pratica la Charitas del Signore».

A nome della comunità dei padri minimi, all’inizio della celebrazione, padre Ivano Scalise ha dato il benvenuto al vescovo Parisi ricordando il plurisecolare legame della comunità di Sambiase, oggi Lamezia, con i frati minimi e la figura di S. Francesco da Paola «uomo di ascolto e di accoglienza verso tutti i fratelli e le sorelle senza fare discriminazioni di persone, ceto sociale: parlava al ricco e al povero, al potente e al semplice, richiamando tutti alla comunione, alla fraternità e alla riconciliazione». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Grande successo per l’opera musical “Francesco de Paula”

Grande successo in Piazza 5 Dicembre di Lamezia Terme (Sambiase) per la versione teatrale dell’ imponente Opera musical “Francesco de Paula”, sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola, andata in scena ieri sera in occasione dei Festeggiamenti del Santo, nell’ambito del “Festival Senza Luoghi Comuni”, progetto dell’ “Associazione Culturale Ad Turres MMXX” realizzato con la collaborazione della Regione Calabria (Psc 2022 – Attività Culturali – “Calabria Straordinaria”).

Per lo spettacolo dedicato al Santo calabrese venerato in tutto il mondo, nato a Paola nel 1416 e morto in Francia nel 1507, Piazza 5 Dicembre si è trasformata in un autentico teatro sotto le stelle, con la platea a sedere completamente gremita. Dopo l’imponente allestimento andato in scena al Palacalafiore di Reggio Calabria, la prima assoluta della nuova versione rivisitata per spazi all’aperto e teatrali ha centrato subito un grande successo, con convinti applausi al termine di ogni quadro scenico e standing ovation finale per tutti: artisti, tecnici e firme della produzione.

L’Opera scritta e composta dal Maestro Francesco Perri, compositore di fama internazionale e direttore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, è una produzione esclusiva dalla Show Net di Ruggero Pegna. La serata è stata introdotta da Padre Ivano Scalise, Superiore della Parrocchia di San Francesco di Sambiase, tra le più antiche al mondo, e dallo stesso Perri. Presenti in platea anche il Sindaco Paolo Mascaro e varie autorità locali.

Bravissimi tutti i componenti del cast, veri talenti calabresi di eccezionale caratura artistica: dal tenore Federico Veltri nel ruolo di San Francesco, al soprano Giulia Tenuta in quello della madre, ed ancora Alessandro Castriota Scanderbeg nel doppio ruolo del Diavolo e del Re di Napoli, mentre Angelica Artemisia Pedatella è stata una commovente Brigida, sorella di San Francesco e, in altre scene, una provocante “donna in rosso” a servizio del Diavolo, intenta a cercare di allontanare il frate da Dio. Impeccabile è stato anche l’attore Massimo Rotundo nel ruolo del narratore, capace di rendere magnetico il racconto della lunga vita del Santo Patrono della Calabria. Una menzione speciale merita anche la coreografa e direttrice del corpo di ballo Ilaria Rametta, che ha arricchito lo spettacolo con le sue giovani ma già brave danzatrici: Elisabetta Meraglia, Mariagiovanna Casalinuovo, Irene Leone, Aurora Mastroianni, Aurora Filippis e Federica Rettura. A fare da suggestivo sfondo le videoscenografie elettroniche in movimento del team di Enrico Pulice, che hanno creato le ambientazioni delle varie fasi dell’Opera: dalla casa di famiglia, al primo romitorio, fino all’incontro con il re di Napoli, all’attraversamento dello Stretto di Messina sul mantello, alla partenza per la Francia.

Perfetti suoni e disegni luci della Check Sound di Antonio e Tommaso Paparo. Tra i momenti più commoventi, in vetta c’è certamente la scena del miracolo della Resurrezione di Nicola, il figlio della sorella Brigida, con il lungo abbraccio strappalacrime tra la mamma e il piccolo tornato alla vita, interpretato dal piccolo Adriano Perri, sottolineato da una possente colonna orchestrale.

Al termine tutti soddisfatti ed emozionati, dai Padri Minimi al presidente dell’Associazione Ad Turres, Salvatore Orlando, ad Antonio Lorena, che hanno curato il progetto del Festival: «Siamo felici della risposta del pubblico, numeroso e attento, ma soprattutto per la qualità dello spettacolo che ha davvero coinvolto ed emozionato e ha premiato la volontà di proporre un evento di altissimo spessore artistico e culturale».

Nel backstage abbracci e complimenti per tutti, con l’augurio che questa splendida Opera tutta calabrese, in questa versione accessibile per ogni tipo di location, si possa rappresentare in tutti i luoghi che intendono celebrare la figura di San Francesco di Paola, raccontandola in un modo unico e originale.

L’Opera, infatti, si discosta sia dalla tradizione del musical sia da quella del genere lirico, esplorando coraggiosamente nuovi linguaggi e commistioni, in un insieme perfettamente riuscito di Teatro, Opera, Lirica, Sinfonica, Musical. A parere unanime, si è avuta la conferma dell’efficacia di un risultato musicalmente sorprendente, con arie godibili seguite da recitativi ben costruiti. Una vera Opera “Pop” che ha emozionato e, al contempo, offerto un sontuoso e straordinario spettacolo di grande impatto visivo, affidato ad un cast di talentuosi interpreti. Per informazioni sull’Opera, tel. 0968441888 mail: info@ruggeropegna.it. (rcz)

LAMEZIA – Si presenta il libro “La malagrazia”

Sabato 3 giugno, a Lamezia Terme, alle 18, al Teatro Politeama, la scrittrice Margherita Ingoglia presenta il suo libro La malagrazia.

L’veneto chiude la rassegna Al Vaglio. Di corti e di cantine, la rassegna culturale promossa dalle associazioni Ad Turres e Al Vaglio, inaugurata lo scorso 16 maggio e rientrante nelle iniziative della festa patronale di San Francesco da Paola “Festival senza luoghi comuni”.

Dopo le presentazioni degli ultimi libri di Rosalba Baldino, Francesco Antonio Fagà e Francesca Veltri e la discussione sul tema de “Il sublime nella Calabria del Grand Tour”, coordinata dal professore Raffaele Gaetano, ospite della serata finale della manifestazione sarà Margherita Ingoglia.

Il libro

“La malagrazia. Ballate (delle) disturbanti” è una raccolta di versi che raccontano le donne che hanno fatto resistenza, che si sono liberate dalle catene imposte dalla legge patriarcale. Donne che non vogliono sentirsi costrette a essere madri, femmine, mogli, e non accettano di essere intrappolate nei cliché. Ribelli, eretiche, streghe, prostitute e assassine, donne complesse, vendicative, non conformi ma coraggiose e autentiche. Questa è la Malagrazia delle femmine folli.

L’autrice

Giornalista culturale e insegnante, Margherita Ingoglia vive a Palermo. Ha pubblicato due raccolte di poesie: “Aldebaran” (2006) e “…e il corpo fu oltraggio!” (2013). Gestisce il canale YouTube ‘‘Fimmina che legge’’ dedicato a approfondimenti letterari e interviste a autori contemporanei. Cura la rubrica culturale per l’emittente televisiva Tele Radio Sciacca. Alcuni suoi scritti sono stati premiati e si trovano in diverse antologie letterarie.

Converserà con l’autrice Emanuela Stella. Le letture saranno affidate a Sabrina Pugliese.

Curata sotto l’aspetto artistico da Antonio Pagliuso, la stagione de “Al Vaglio. Di corti e di cantine” rientra nel cartellone nazionale de Il maggio dei libri 2023 ed è finanziata con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate a esito dell’avviso “Attività culturali 2022” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari opportunità – settore Cultura.

La manifestazione gode, inoltre, del supporto di numerose realtà del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’imprenditoria: Accademia Terra Calabra, Caffè letterario Mario La Cava, Compagnia teatrale BA17, Centro Studi Koinè, Associazione culturale Muricello, Studio tecnico sociale Alessandro Sesto, Open Space APS, Associazione teatrale I vacantusi, Glicine rivista, Biorisi srl – Spirulina Fox, Macelleria Calabria di Gregorio Calabria, Tahiti Fiori, Music Art Service di Tonino Sirianni, Supermercato Al risparmio 2 Perri, Caffè letterario Bar del Popolo, Pizzeria La Cantanapoli, Slove Street Food di Fernando F Cimorelli, B&B Lamezia Terme da Ivana. (rcz)

LAMEZIA – In scena “Francesco de Paula”

In scena domani sera, a Lamezia Terme, alle 21, a Piazza 5 Dicembre,  “Francesco de Paula”,  l’opera musical sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola.

L’evento rientra nell’ambito dei Festeggiamenti di San Francesco e del festival “Senza Luoghi Comuni” organizzato dalla locale Associazione Culturale “AD TURRES MMXX” con la collaborazione della Regione Calabria (Attività Culturali – “Calabria Straordinaria”). Davanti al grande palcoscenico saranno anche sistemati posti a sedere, disponibili fino ad esaurimento.

L’Opera, scritta e composta dal Maestro Francesco Perri, compositore di fama internazionale e direttore del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, è prodotta dalla Show Net di Ruggero Pegna, che già nel 2017 realizzò al Palacalafiore di Reggio il primo allestimento con produzione televisiva.

«La prima di domani sera – spiegano Pegna e Perri – è una versione rivisitata per spazi aperti e teatri, mentre la produzione vista a Reggio era per grandi palasport, con costi enormi che ne impedivano la circuitazione. Dal punto di vista di musiche, testi e immagini, è stata conservata la struttura originale dal grande impatto emotivo. In questo modo, lo spettacolo potrà essere effettuato in ogni tipo di location con costi accessibili e modalità tecniche flessibili. Ci auguriamo – concludono il produttore e l’autore – di poter replicare questo spettacolo tutto calabrese ovunque si voglia celebrare la figura di San Francesco di Paola».

Nato a Paola (Cosenza) nel 1416, frate Francesco morì in Francia nel 1507, dove fu chiamato da Re Luigi XI per essere guarito da un male incurabile. La Sua Canonizzazione risale proprio al primo maggio del 1519.

Il nuovo allestimento si avvale delle videoscenografie elettroniche del team di Enrico Pulice, dei suoni e del light design della Check Sound di Antonio e Tommaso Paparo e delle coreografie di Ilaria Rametta con il suo gruppo di ballo. Nel cast sono stati chiamati autentici talenti calabresi, dal tenore Federico Veltri nel ruolo di San Francesco, al soprano Giulia Tenuta in quello della madre, ed ancora Alessandro Castriota Scanderbeg nel doppio ruolo del Diavolo e del Re di Napoli, mentre Angelica Artemisia Pedatella è Brigida, la sorella di San Francesco e, in altre scene, la “donna in rosso” che cercherà di allontanare il frate da Dio. Narratore è il poliedrico attore catanzarese Massimo Rotundo.

Il corpo di ballo è composto, oltre alla direttrice Ilaria Rametta, dalle ballerine Elisabetta Meraglia, Mariagiovanna Casalinuovo, Irene Leone, Aurora Mastroianni, Aurora Filippis e Federica Rettura.

L’opera si discosta dalla tradizione del genere lirico e tenta coraggiosamente di esplorare nuovi linguaggi e commistioni, un insieme perfettamente riuscito di Teatro, Opera, Lirica, Sinfonica, Musical. Il risultato è efficace, musicalmente sorprendente, con arie godibili seguite da ben costruiti recitativi sospesi. Un’opera “Pop” che raggiunge l’obiettivo di emozionare anche chi non conosce la figura di San Francesco di Paola e, al contempo, offrire una sontuoso e straordinario spettacolo di grande impatto visivo, affidato ad un cast di talentuosi interpreti.

Il compositore Francesco Perri, recentemente premiato a New York con il “Winter Film Award” per la colonna sonora del film “The Guardian of Ice”, presenta così il suo lavoro: «È una suggestiva epopea musicale per conoscere il messaggio del Santo della Calabria, dalla sua nascita avvolta in un’aura soprannaturale nella piccola e assolata Paola, alla scelta dei suoi genitori di instradarlo alla vita religiosa e alla sua giovane vocazione eremitica, fino alla fondazione di numerosi eremi e la nascita della congregazione paolana, detta anche Ordine dei Minimi».

«Il racconto scorre tra  aneddoti agiografici ed eventi prodigiosi che resero grande “il frate eremita” agli occhi dei fedeli. Il mio testo sceglie di raccontare con sguardo laico Francesco “uomo moderno”, la sua eterna lotta per vincere la “tentazione”. Il diavolo, è presente fin dalle prime battute. Francesco resiste e fonda la sua vita sulla continua ricerca del Signore, nello spirito della “minimezza” da cui scaturisce l’amore e la carità verso il prossimo». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Una Messa chiude il primo anno della Scuola biblica diocesana

Domani, giorno in cui la Chiesa celebra la solennità di Pentecoste, alle ore 18.30 con una Santa Messa presieduta dal vescovo, monsignor Serafino Parisi, ed officiata nel complesso interparrocchiale San Benedetto, si concluderà il primo anno della Scuola Biblica Diocesana “Shekhinah” (tenda della presenza).7

Pensata in modo particolare ma non esclusivo per i diaconi permanenti, gli insegnanti di religione cattolica e gli operatori pastorali che, volendo coltivare la passione per la Sacra Scrittura, hanno inteso perfezionare gli strumenti per l’accostamento e la diffusione della Parola di Dio, gli incontri hanno registrato la presenza di moltissimi laici, anche non impegnati nella parrocchie o “lontani”, che, giunti a Lamezia pure da fuori Diocesi, ogni quindici giorni si sono dati appuntamento per due ore di approfondimento su tematiche legate alla Sacra Scrittura.

Il ciclo di incontri, tenuto da monsignor Parisi che ha letteralmente accompagnato i presenti in un cammino di “Introduzione alla lettura critica della Bibbia attraverso i testi”, infatti, è stato anche un momento di riflessione e di confronto sia per chi è “lontano” sia per coloro che con cuore sincero sono alla ricerca di quel Dio di Gesù Cristo molto distante dalle rappresentazioni, spesso distorte, che del Signore nel tempo sono state date.

Un’idea, quella della formazione, fortemente voluta da monsignor Parisi che nel corso della conferenza stampa di presentazione della Scuola aveva parlato di “grande scommessa del nostro tempo” e che, stando ai 730 iscritti con una presenza media agli incontri quindicinali del 90%, è stata vinta. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Successo per l’Orchestra giovanile dell’Ardito-Don Bosco in Abruzzo

L’Orchestra Giovanile dell’Istituto Comprensivo “Ardito-Don Bosco” di Lamezia Terme continua il suo prestigioso percorso vincendo due primi premi assoluti nei concorsi di L’Aquila e Lanciano.

L’Orchestra Giovanile diretta dal M° Alfredo Morello è costituita da 57 allievi dell’Indirizzo Musicale, tutti frequentanti le quattro classi di strumento clarinetto prof. Vincenzo Virgillo, violino prof.ssa Maria Pagano e tromba prof.Alfredo Procopio.

Lo scorso 17 maggio presso il Centro Polifunzionale di Fossa (Aq) si è svolto il VXI Concorso Nazionale “Marco dall’Aquila” organizzato dall’ Istituto ad Indirizzo Musicale “Dante Alighieri” della città abruzzese. Presidente di giuria il M° Giovanni Ieie, docente di Musica d’Insieme per fiati presso il Conservatorio dell’Aquila. l’Orchestra Giovanile Ardito, unica formazione calabrese a partecipare, si è distinta da tutte le altre orchestre che si sono esibite ottenendo il Primo Premio Assoluto con una votazione di 99 punti su 100 e una borsa di studio di 300 euro. La premiazione si è svolta nel medesimo Centro Polifunzionale alla presenza dell’intera commissione esaminatrice, di un folto pubblico e di diverse famiglie degli stessi allievi dell’Istituto lametino giunte per l’occasione.

Il giorno successivo 18 maggio, i giovani musicisti si sono esibiti presso il Teatro Fenarli di Lanciano per il 3° Concorso Musicale Nazionale “Anxanum Music Awards”, presidente di Commissione il M° Dino Tonelli, docente di Tromba al Conservatorio di Pescara. L’Orchestra è stata premiata con il Primo Premio Assoluto e una votazione di 100 punti su 100 dal M° Marco Colacioppo, direttore artistico del concorso. Anche in questo caso, unanimi i pareri della commissione.
In entrambi i concorsi l’Orchestra ha eseguito tre composizioni, di cui due originali composte dal M° Morello: la celebre “My Way” poi “Valzer russo” e “Oriental Bolero” tre brani completamente differenti per caratteristiche tecniche e stilistiche che hanno riscontrato il plauso dell’intera commissione sia per la qualità dell’esecuzione sia per la complessità della struttura compositiva.

Le costanti affermazioni dell’Orchestra Giovanile in ambito nazionale comprovano la professionalità dei docenti di strumento musicale che assicurano un eccellente standard didattico sia in ambito individuale che nella musica d’insieme.

La dirigente scolastica Margherita Primavera e tutta la comunità dell’Istituto Comprensivo Ardito Don Bosco esprimono la loro grande soddisfazione per i risultati raggiunti e per l’impegno profuso da tutti i docenti di strumento musicale. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Dorian ricorda l’aforista Antonio Porchia

Si è tenuto lo scorso 19 maggio, a Sambiase di Lamezia Terme, un incontro dedicato alla memoria e alla figura dell’aforista Antonio Porchia.

L’evento ha costituito l’appuntamento finale della rassegna “…e le dita di melograni”, organizzata dal movimento culturale Dorian – la cultura rende giovani, diretto da Giovanni Mazzei, insieme all’associazione culturale San Nicola del presidente Pino Morabito. L’incontro si è svolto presso la sede del sodalizio sambiasino, la quale si trova esattamente dirimpetto alla casa natale del poeta Franco Costabile.

Nato nel piccolo Comune di Conflenti (Cz), Antonio Porchia a 17 anni emigrò insieme alla famiglia in Argentina e lì scrisse il suo unico libro: Voces. Dopo varie peripezie editoriali, la sua opera è stata tradotta in moltissime lingue ed è stata positivamente giudicata da noti critici e scrittori come André Breton, Jorge Luis Borges, Roger Caillois, Roberto Juarroz, Henry Miller e altri.

La serata si è aperta con i saluti dell’associazione San Nicola nella persona di Salvatore De Biase, in rappresentanza del presidente Morabito assente per motivi familiari. Ad approfondire gli aspetti biografici e letterari di questo autore calabrese ingiustamente poco conosciuto sono state: Vittoria Butera, autrice di una monografia dedicata a Porchia, e Ippolita Luzzo, nota blogger letteraria che ha proposto la sua visione dello scrittore.

A impreziosire ulteriormente l’incontro sono stati i video-messaggi del poeta e studioso di letteratura latinoamericana, Daniel Cundari e di Fabio Orecchini, curatore di Argo Edizioni, editore marchigiano che ha dato nuovamente alle stampe le Voci di Porchia; i rispettivi impegni al Salone del Libro di Torino ne hanno impedito la presenza a Sambiase ma non la partecipazione all’evento.

Importanti anche le testimonianze di alcuni componenti del pubblico che hanno offerto il loro pregevole punto di vista sull’autore, come i dottori Pasquale e Francesco Porchia, e l’ex sindaco di Conflenti Giovanni Paola.

Esprime soddisfazione per la conclusione della rassegna Giovanni Mazzei, organizzatore e conduttore della serata: «Anche in questa occasione abbiamo avuto un’ottima risposta da parte del pubblico. L’attenzione e la partecipazione delle persone è stata una costante in tutta la rassegna, il che – oltre a riempirmi personalmente di gioia – fa comprendere quanto in città ci sia voglia di cultura e riappropriarsi dei propri personaggi più illustri. Ringrazio di cuore tutti gli ospiti e i collaboratori che mi hanno affiancato in questo ciclo culturale lungo ma vincente. Il nostro territorio nei secoli ha dato vita a tanti grandi artisti, spetta a noi recepire le loro Voci». (rcz)

LAMEZIA – L’evento di chiusura della mostra “Essenza Duale”

Domani pomeriggio, a Lamezia Terme, alle 18.30, alla Biblioteca Comunale “Oreste Borrello”, si terrà l’evento di chiusura della mostra Essenza Duale di Antonio Saladino.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Labyrinthika- Percorsi nell’arte, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lamezia Terme.

Per l’occasione sarà presentato il catalogo della mostra, pubblicato per le Edizioni Falco, nella collana d’arte contemporanea “Res Exstensa” , diretta dal critico d’arte Teodolinda Coltellaro. 

Alla presenza dell’artista, interverranno Paolo Mascaro, sindaco della Città di Lamezia Terme, Giorgia Gargano, assessore alla Cultura, Teodolinda Coltellaro, curatrice della mostra e del catalogo, Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale, autore di un prezioso testo in catalogo, l’editore Michele Falco e Giovanna Villella, traduttrice in inglese dei testi in catalogo, che coordinerà i diversi momenti dell’evento. 

La curatrice, delineando la trama analitica di questa splendida mostra, così scrive: “(…) Antonio Saladino dà inizio ad una preziosa commistione di alfabeti sviluppando una serie scultorea che si propone come un singolare unicum linguistico. Le sue forme mutili incontrano le vibrazioni cromatiche e plastiche, le partiture segniche di un altro artista, di volta in volta diverso, compenetrandosi nell’unicità dell’opera, nella sua essenza eterea e durevole e, per conseguente definizione, duale”. Egli costruisce ogni singola opera come identità di uno spazio comune che la rapporta alle altre opere del suo progetto, come astri di una costellazione. 

Domenico Piraina, nel suo testo, spiega che: «(…)Per conservare e consegnare agli altri il mondo occorre generosità, altruismo, magnanimità e bandire il solipsismo, il narcisismo, l’egoismo. È con questo atteggiamento intriso di empatia che Saladino si è accinto recentemente ad omaggiare alcuni artisti che hanno segnato l’avventura artistica calabrese e italiana, moderna e contemporanea». 

La serata si chiuderà con un momento emozionale per intensità e valore etico , ossia la presentazione dell’opera scultorea “ Portatore di libri”, appositamente realizzata da Antonio Saladino per essere donata alla Biblioteca Comunale, per arricchire ulteriormente i suoi spazi, già nobili contenitori di arte e cultura.  (rcz)

Giornate europee dei mulini, quello delle Fate di Lamezia rappresenterà la Calabria

Il Luogo del Cuore nel cuore della Calabria, l’Antico Mulino delle Fate, Regno della Fata Gelsomina, anche quest’anno sarà l’unico mulino ad acqua in Calabria, ma anche uno dei pochi nell’intero sud Italia a partecipare all’evento Europeo e quindi a rappresentare la nostra straordinaria Regione.

In queste due giornate, in tutta l’Italia ed anche in altre nazioni europee, molti proprietari di mulini si renderanno disponibili ad aprire i loro edifici e ad accogliere il pubblico, illustrandone il funzionamento e le storie che ad essi sono collegate. L’intento è quindi quello di proporre ed illustrare ad un pubblico sempre più vasto questi nostri gioielli troppo spesso ignorati a causa di stili di vita che privilegiano consumismo e tecnologia. Dopo la straordinaria esperienza dello scorso anno, l’Associazione Culturale Amici dell’Antico Mulino delle Fate, si prepara ad accogliere nuovamente i visitatori nel Regno della fata, offrendo occasioni uniche da far vivere ai nostri amici attraverso la bellezza che cura e ispira, inclusa la possibilità di immergersi nel bosco incantato delle fate e catturare i suoi profumi, sapori e i colori straordinari della primavera. In queste due giornate capiremo che il “tutto e subito” è uno stile di vita che trascura la bellezza, la poesia dell’attesa e le virtù della lentezza.

Come scrive lo scrittore Francesco Bevilacqua, “in questi luoghi del cuore, oltre al Pil (Prodotto Interno Lordo) esiste un Fen, “Felicità Esterna Netta”, un indicatore che non può omettersi nel valutare il benessere autentico di una comunità che serba memoria.

Si tratta della dodicesima edizione dell’evento sul territorio italiano organizzata dall’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici, per la Calabria è la seconda volta nella storia sempre con l’antico Mulino delle fate di Lamezia Terme. Lanciata nel 2012, la manifestazione riceve, anno dopo anno, un sempre maggiore interesse. L’obiettivo è quello di fare conoscere al pubblico un patrimonio architettonico, tecnologico e culturale spesso dimenticato.

È anche l’occasione per mutuare messaggi importanti ed attuali quali la salvaguardia di edifici con valenza storica e architettonica, la proposta di un turismo educativo, la conoscenza e valorizzazione di siti ambientali spesso incontaminati e, non ultimo, il rilancio di un’attività molitoria capace di trasformare in modo corretto i prodotti di un’agricoltura biologica in farine e prodotti utilizzabili per un’alimentazione sana.

Sabato 20 e domenica 21 maggio vi aspettiamo all’Antico Mulino delle Fate in Via Serra 12 a Lamezia Terme, per farvi conoscere il luogo del Cuore dove da secoli si mescolano storia e mistero. Orari di visita (9.00-13.00)- (15.00-18.30) ingresso gratuito non necessaria prenotazione. (rcz)