Prestigioso riconoscimento per il colonnello Carlo Calcagni, e al dottore ed editore Eduardo Lamberti Castronuovo, che sono stati insigniti del Premio Guerrieri, ideato dal direttore artistico della compagnia teatrale Officina dell’Arte, Peppe Piromalli.
Il premio, alla sua prima edizione, viene assegnato a persone che, nel loro settore, contribuiscono ogni giorno ad affermare la legalità, la cultura, l’informazione, l’arte, il teatro.
«Per noi, i guerrieri non sono quelli che combattono su un campo di guerra perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro e non sono accettabili i conflitti, gli scontri, l’atroce violenza che ha imbruttito la nostra società – ha spiegato il valore profondo dell’iniziativa e le motivazioni della scelta l’ideatore Piromalli –. Il guerriero è colui che si sacrifica per il prossimo, quell’uomo o quella donna che si batte per l’affermazione del bene comune. I guerrieri che premieremo sono persone che si occupano di tutto e tutti, degli anziani, degli indifesi, degli ultimi e disagiati, dei bambini e dei nostri giovani, il vero futuro dell’umanità. Il Colonnello Calcagni c’era nei “teatri di sangue e di guerra” e qui, prestava soccorso a corpi dilaniati da bombe e, nella sua rischiosa attività svolta con impegno e coraggio, ha salvato vite umane. Il dottor Lamberti Castronuovo invece, è un professionista impegnato nella sanità, nel sociale, nella cultura e si batte sempre per il bene della città. I nostri due primi Guerrieri sono un punto di riferimento per le nuove generazioni, sono l’onore, la dignità, l’umiltà, la determinazione, il carattere, la disponibilità verso gli altri».
I prescelti di questa prima edizione sono “esempi” di chi ha preferito non voltarsi dall’altra parte di fronte all’escluso, rappresentano il sacrificio e, al tempo stesso, la forza, il coraggio e la speranza.
«Sono un soldato, sono un uomo e sono un sognatore. Voglio insegnare a chi non crede a crederci – ha dichiarato il colonnello Calcagni –. In questi anni, ho avuto una certa visibilità, ho promesso che avrei continuato a lottare anche per tutti quei miei commilitoni che sono morti nel silenzio e nella solitudine. Per quelli che stanno soffrendo e combattono in una casa da soli. Magari senza aiuto. Non cambierei nulla del mio passato, il mio compito è questo ora: portare un messaggio di speranza a tutte le persone in difficoltà, voglio essere d’esempio, voglio far vedere che lo sport può regalare una nuova possibilità a tutti coloro che ora si sentono diversi. Non siete soli».
«Solitamente preferisco un’attestazione di stima, una stretta di mano o un bel sorriso di chi apprezza il mio operato in città, il mio lavoro da medico ma ricevere questo premio, mi fa piacere – ha aggiunto il dottor Lamberti Castronuovo –. L’appellativo di guerriero mi si addice perché in fondo, faccio battaglie dalla mattina alla sera. Reggio Calabria non è una città semplice e Peppe Piromalli è uno che la conosce bene, la vive e sa le sue difficoltà ma, nonostante tutto, va avanti, fa ardere la fiammella dell’arte».
«Tutto quello che organizza con la sua creatura, l’Officina dell’Arte, è bello – ha proseguito – interessante, stimolante e dimostra di avere dalla sua parte la ragione. Nella vita, l’importante non è avere ragione ma trovare chi te la dia. Se si ha il coraggio di lottare e scendere in campo quando ce n’è bisogno si è davvero guerrieri ma se ci si volta dall’altra parte, se ci si nasconde schivando i veri problemi allora, vi è un unico appellativo: vigliacchi».