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Al MArRC nuovi studi in collaborazione con Università Straniere

Al MArRC nuovi studi in collaborazione con Università Straniere

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è particolarmente attivo è il campo della ricerca scientifica, sia nell’ambito delle iniziative promosse dalla direzione e dallo staff del Museo, sia nei progetti di studio sviluppati in collaborazione con enti di ricerca e università italiane e straniere.

Tra le molte attività svolte nelle ultime settimane, due progetti hanno riguardato reperti osteologici provenienti da due diversi contesti. Il primo si riferisce a uno scheletro affetto da nanismo, rivenuto in una sepoltura bisoma nella Grotta del Romito a Papasidero (CS) ed esposto al Livello A del MArRC, nella sezione dedicata alle testimonianze del Paleolitico in Calabria.

Con il coordinamento e sotto la supervisione del Funzionario archeologo Daniela Costanzo, questi reperti sono stati esaminati da due prof.sse della University of Reading (Regno Unito): l’archeologa April Nowell e l’antropologa Mary Lewis. Il secondo riguarda le analisi dei resti ossei provenienti dalla necropoli reggina di San Giorgio Extra, condotte dagli studiosi dell’Università di Vilnius (Lituania) e di Trieste, con il coordinamento, oltre che della dott.ssa Costanzo, anche del dott. Andrea Gennaro, della Soprintendenza ABAP RC-VV. I risultati preliminari di questa ricerca sono stati presentati lo scorso 11 maggio a Lisbona (Portogallo), nell’ambito dell’International Conference on Analytical Heritage.  

«Il Museo – ha spiegato il direttore Malacrino  – è diventato un luogo vivace di attività. Non solo un’esposizione allineata agli standard internazionali, con un allestimento che valorizzi ogni reperto, trasformandolo in protagonista di tante storie rivolte a ogni tipo di visitatore. Ma pure un luogo dinamico e inclusivo per tutta la comunità del territorio, sempre più presente con innumerevoli iniziative. Senza tralasciare che MArRC è anche un centro di studi e restauri, nel quale la ricerca e la conservazione delle collezioni esposte o conservate nei depositi sono una continua priorità. Per noi la conoscenza è alla base della tutela e della valorizzazione. Per questo ringrazio il personale scientifico, tecnico e amministrativo impegnato per lo svolgimento di queste attività, nonché tutti gli studiosi italiani e stranieri che rivolgono la loro attenzione al nostro Museo, certamente uno dei più ricchi e importanti della Magna Grecia». (rrc)

 

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