È stato presentato il progetto sul Reddito di residenza attiva, una misura da erogare ai soggetti che decidano di trasferirsi in alcune aree della regione in cui è maggiormente accentuato il fenomeno dello spopolamento.
Obiettivo del progetto, finanziato con 700 mila euro e siglato a fine dicembre nell’ambito degli interventi previsti dal Protocollo d’intesa tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia e la Regione Calabria, è quello di dare impulso ai piccoli Comuni della Calabria, favorendo la nascita di nuove imprese gestite da giovani.
«È una risposta concreta – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – allo spopolamento delle aree interne che hanno ancora tanto da dire in termini di valorizzazione architettonica e turistica. Piccoli Comuni che sono la vera identità del nostro territorio e che rischiano di spegnersi. Favorire lo spostamento di tanti cittadini e turisti dalle aree più grandi significa consentire sia la rinascita dei piccoli borghi, sia il riscatto di tutti quei giovani calabresi che vorranno intraprendere un’attività lavorativa».
«È una risposta di natura sociale – ha concluso – ma anche imprenditoriale, per chi ha voglia di rischiare o di vivere una vita diversa. Ed è una risposta alle nostre piccole comunità che hanno ancora tanta voglia di continuare a vivere».
«Insieme al collega Gallo – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso – lanciamo questo piccolo progetto simbolo che presenteremo in tutti i Comuni. C’è un paradigma rispetto a questa difficile fase che hanno vissuto l’Italia e la Calabria: dobbiamo pensare a una ripartenza e oggi, in Giunta, oltre a questo progetto, ci sarà una delibera con una serie di misure che riguardano gli investimenti».
«È finito il tempo degli aiuti, bisogna cominciare a guardare proprio agli investimenti. In questo mondo post-Covid, un po’ capovolto – ha aggiunto – c’è una grande opportunità per le imprese che hanno interesse a insediarsi. Si parla tantissimo di smart working e dobbiamo provare a cogliere questa occasione. Si parte da questo progetto, insieme a tutta una serie di altre iniziative con cui si può riportare la Calabria al centro, a partire dal Recovery plan. Dobbiamo pensare agli anni futuri e vogliamo partire da qui».
Potranno presentare richiesta di ammissione al beneficio economico coloro i quali abbiano compiuto la maggiore età e non abbiano superato i 40 anni; che assumano l’impegno a trasferire la propria residenza in uno dei comuni calabresi, aderenti alla iniziativa e con meno di 2mila abitanti, entro 90 giorni dalla comunicazione di accoglimento della propria domanda di accesso; provengano da un Comune italiano con popolazione superiore ai 2mila abitanti o da un’altra nazione.
«on posso che esprimere la mia soddisfazione ed il mio plauso per una iniziativa economica che va incontro alle esigenze dei piccoli Comuni calabresi, ovvero di circa l’80% del totale regionale» ha dichiarato il consigliere regionale e presidente della commissione anti ‘ndrangheta Antonio De Caprio, nel commentare l’iniziativa annunciata oggi dagli assessori regionali Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso.
La Regione Calabria ha infatti presentato il progetto sperimentale per un “reddito di residenza attiva”, che offrirà un contributo economico a chi, da fuori, rientrerà nella nostra terra – all’interno di Comuni con meno di 2.000 abitanti – spostandovi la residenza o avviando un’attività commerciale/professionale.
«La Regione – ha aggiunto – come giustamente ricordato dagli assessori Gallo e Orsomarso, sta perseguendo quel progetto avviato esattamente un anno fa dal compianto presidente Jole Santelli, un progetto che ha nella valorizzazione delle risorse calabresi uno dei punti qualificanti, e che tanti altri avrebbe potuto attuarne in questi anni se gli eventi avversi e drammatici non si fossero palesati. In questo, ad ogni modo, rientra perfettamente l’intenzione di limitare lo spopolamento, soprattutto dai piccoli Comuni dai quali, negli ultimi anni, si è registrata una fuga».
Il consigliere regionale De Caprio, infine, non nasconde una certa soddisfazione nel veder collimare questo progetto con la proposta di legge, la numero 60 del 3 novembre, che egli stesso, al termine di un iter durato mesi ed iniziato con l’insediamento a Palazzo Campanella del gennaio 2020, aveva portato avanti e presentato al consiglio regionale. Una proposta che era stata possibile grazie al grande lavoro svolto da De Caprio in qualità di sindaco di Orsomarso, che gli aveva permesso di accumulare notevole esperienza, arricchita poi dal confronto con gli amministratori locali e con coloro che vivono queste piccole realtà quotidianamente.
In molti, infatti, avevano manifestato al presidente De Caprio l’esigenza di invertire un trend negativo che penalizza e non poco la voglia di rinascita delle piccole comunità. E la sua proposta di legge, come il progetto presentato oggi, vanno proprio in questa direzione. (rcz)