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Alla Parata del 2 giugno una Crocerossina di Lamezia Terme

Alla Parata del 2 giugno una Crocerossina di Lamezia Terme

Domani, 2 giugno, sfilerà a Roma in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica, la Crocerossina lametina, Mariantonietta Mancuso.

Allieva del primo anno, Mariantonietta è stata dal capitano Nocera di Crotone, e dalla Sorella Sicoli.

Le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana sono un corpo ausiliario delle forze armate che dunque domani, prenderanno parte alla tradizionale Parata in via dei Fori Imperiali. A colorare il cielo di verde, bianco e rosso oltre le Frecce Tricolore, vi sarà anche l’amor di patria di tante ragazze che come la crocerossina lametina, pongono il proprio io a servizio della collettività.

Ad aprire le cerimonie, sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la deposizione della corona di alloro presso l’Altare della Patria.

«Sono emozionata – dichiara Mariantonietta – ma fiera di poter rappresentare non soltanto tutte le mie Sorelle crocerossine, quanto anche la mia città, Lamezia Terme, sicura di poterne rappresentare l’alto sentimento civico che ivi dimora. Il volontariato è sempre stato non un obbiettivo ma un punto di partenza della mia vita, e l’addestramento, se pur con fatica, lo strumento per fortificare le fragilità umana e poter meglio rispondere ai bisogni altrui».

«L’incarico che mi è stato attribuito – continua – è per me motivo di letizia ma anche e soprattutto una profonda responsabilità, consapevole del valore non di una mera ricorrenza ma di un dono per i popoli quali appunto, la Repubblica nei cui valori ci ritroviamo noi crocerossine tutte».

«Domani – ha concluso – il mio pensiero raggiungerà tutte le Infermiere Volontarie che rappresentano una parte nevralgica della società italiana e che, soprattutto durante questa lunga emergenza sanitaria, ne hanno rappresentato anche una generosa operatività. Rivolgo infatti, un orgoglioso saluto di appartenenza alla Croce Rossa Italiana sempre in prima linea, nel passato storico così come nella quotidiana modernità». (rrm)

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