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All’Accademia di Belle Arti di Reggio incontro con Massimo Sirelli per il riuso creativo

All'Accademia di Belle Arti di Reggio incontro con Massimo Sirelli per il riuso creativo

È stato un incontro appassionato, quello svoltosi all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove gli studenti hanno potuto ascoltare Massimo Sirelli, una delle massime espressioni del circuito artistico contemporaneo, molto noto nell’ambiente tra designers e pubblicitari, passando per urban artists e appassionati di arte contemporanea.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito di uno dei progetti del Centro Europe Direct del Comune di Reggio Calabria l’iniziativa dell’Associazione “Fare Eco”.

Sirelli si descrive come “un operaio dell’industria creativa” e non ama stare dentro i clichè delle definizioni del mainstream. Dal settore pubblicitario e grafico passa a quella che, lascia intendere, è la sua vera e grande passione: ridare vita ed anima a “rifiuti” rigenerandoli in vere e proprie “creature”; robot, soprattutto, ma non solo.

L’approccio alla sua scelta come “gioco”, quasi per puro autocompiacimento, gli fa ricercare e scegliere materiali metallici di varia natura, anche pentole e vecchi arnesi, che assembla, salda o incastra con maestria per ridargli nuova vita. Un’attività, via via, tanto intensa ed interessante da attirare l’attenzione di tutto un mondo che lo stesso Sirelli non ama definire solo “artistico”; sfuggendo con intelligenza da regole e paletti formali.

«Dell’attività di recupero delle cose ne ho fatto una missione; quando parlo di pezzi di scarto parlo di pezzi di vita. Sono convinto che le cose trasudino di storie, racconti – ha spiegato Sirelli – Pensavo a mantener vivi i ricordi delle persone che possedevano questi oggetti restituendogli un valore più nobile. Ho scoperto poi che questa attività, al contempo, svolgeva e svolge anche un importante ruolo ambientale ma il mio primo obiettivo è stato sempre quello di eternare, in un certo senso, la memoria di questi oggetti per coloro che li hanno posseduti».

L’assessora Giuggi Palmenta sottolinea il valore ed il ruolo del Centro “Europe Direct” che, attraverso queste attività, mette in linea la città con gli indirizzi europei sulla sostenibilità ambientale ed il pensiero ecologico.

«Una finestra sull’Europa – ha dichiarato l’assessore Giuggi Palmenta – che oggi, grazie alla collaborazione con l’associazione “Fare Eco”, propone un grande artista per temi altrettanto grandi come quelli del riuso e del riciclo creativo. Le sue creazioni riportano in vita materiali che, una volta assemblati, si portano dietro tutto il loro passato e ne raccontano la storia con un valore aggiunto».

Rossana Melito, di Fare Eco, esprime soddisfazione per l’iniziativa fortemente voluta con Sirelli in quanto «grande artista calabrese ed internazionale che abbandona l’arte classica per l’arte di recupero. Ci fa capire – ha aggiunto Melito – come da oggetti in casa possiamo realizzare delle opere d’arte. Oggetti di uso comune che trasforma in robot pieni d’animo. Ciò ci consente di andare oltre alcuni punti di vista consumistici riappropriandoci del valore delle cose che abbiamo attorno a noi».

L’Aula magna dell’Accademia è stracolma di studenti ed appassionati che non risparmiano domande e curiosità ad un Sirelli che, nel raccontarsi, lancia molti messaggi ai giovani allievi soprattutto «Andate oltre le regole, non limitate la vostra creatività”. Il genio, si sa, vede le norme come ostacoli che puntualmente deve scavalcare con la sua mente. “Una cosa è vecchia quando si rompe ma non quando ha molti anni. Se funziona allora è nuova», cita la nonna il poliedrico artista catanzarese e fa di questa riflessione il motto ispiratore della sua attività. (rrc)

 

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