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All’Unical riflessioni e sfide nell’antimafia

All'Unical riflessioni e sfide nell'antimafia

All’Università della Calabria si è svolto il convegno Dalle stragi nascono i fiori, con ospite d’onore Pino Maniaci, giornalista antimafia noto per il suo coraggio nell’affrontare le nefandezze di Cosa Nostra attraverso il suo lavoro a Telejato.

Moderato da Samuele Broccolo e Cesare Filice, l’incontro si è aperto con un’analisi delle ere stragiste di Cosa Nostra, con attenzione alle stragi di Capaci (1992) e di Via D’Amelio (1992). Maniaci ha guidato il pubblico attraverso queste tappe, evidenziando il profondo impatto sulla società siciliana e italiana. 

L’era stragista è stata descritta come un periodo oscuro, caratterizzato da attacchi devastanti che hanno cambiato il volto della lotta contro la mafia, segnando un punto di svolta nella percezione pubblica della criminalità organizzata.

Il giornalista ha condiviso riflessioni sulla trasformazione di Cosa Nostra nel corso del tempo, sottolineando i cambiamenti significativi subiti dall’organizzazione nel tentativo di adattarsi alle pressioni e modificare le sue strategie. 

L’analisi del passato ha fornito una chiave di lettura preziosa per comprendere l’attuale panorama della criminalità organizzata.

Il convegno ha esplorato il ruolo cruciale del giornalismo nella lotta contro Cosa Nostra. Pino Maniaci ha condiviso il suo impatto nel modellare l’opinione pubblica e sensibilizzare sulla reale portata del fenomeno mafioso. 

Il giornalista ha sottolineato l’importanza di una stampa libera e coraggiosa nel promuovere la verità, narrando le sfide incontrate nel suo lavoro giornalistico. 

Le minacce e le pressioni non hanno mai intaccato la sua determinazione, evidenziando il coraggio necessario per affrontare la mafia attraverso le pagine di un giornale, un microfono e una telecamera.

Esperienze Personali: Una Vita Tra Microfoni e Minacce

Maniaci ha condiviso momenti significativi della sua carriera, tra cui l’attacco subito. Il parallelo con l’attivismo di Peppino Impastato e le percosse subite hanno rivelato il prezzo personale pagato per la ricerca della verità. 

Maniaci ha aperto il suo cuore sulle conseguenze personali delle sue indagini, affrontando criticità familiari e personali e mostrando al pubblico il volto umano di chi si trova a sfidare il potere della mafia.

Il Ruolo dei Media: Una Luce Sul Crimine Organizzato

Maniaci ha evidenziato il ruolo chiave dei media nella lotta contro il crimine organizzato, sottolineando la necessità di una copertura mediatica responsabile, capace di mettere sotto i riflettori le attività criminali senza compromettere la sicurezza delle persone coinvolte. 

La responsabilità etica nel raccontare storie legate a Cosa Nostra è stata affrontata, bilanciando l’informazione pubblica con il rispetto per la privacy delle persone coinvolte. Il convegno si è concluso con uno sguardo al futuro.

Maniaci ha identificato le sfide che ancora affliggono la Sicilia e l’Italia nella lotta contro il crimine organizzato, esprimendo al contempo la speranza di un futuro più giusto e libero dalla minaccia mafiosa. 

In un dibattito aperto, sono emerse domande sulla corruzione nell’antimafia, sottolineando la necessità di riforme e vigilanza. Il caso di Silvana Saguto è stato portato all’attenzione del pubblico, evidenziando le criticità del sistema e suggerendo la necessità di affrontare le conseguenze delle false accuse.

Il convegno, organizzato dalle associazioni studentesche “Welcome to Unical” e “Aurora Agorà,” si è concluso con un’atmosfera carica di speranza, consapevole che, anche dalle tenebre delle stragi, possono nascere fiori di verità, giustizia e cambiamento. (rcs)

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