Per Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, il «ciclo di programmazione 2021-2027 sarà, infatti, decisivo per lo sviluppo della regione, non soltanto per le risorse finanziare a disposizione – circa 5 miliardi di euro – ma anche per i contenuti innovativi individuati dall’Europa nei cinque obiettivi strategici delineati. Ed all’interno di questi obiettivi, sicuramente quello delle infrastrutture, della mobilità e della connettività occupa una postazione di rilievo».
È quanto ha dichiarato al termine dei tavoli partenariali costituiti per delineare le linee strategiche della nuova programmazione comunitaria che, per Perciaccante, hanno dato il via a un «percorso importante che condurrà a ridisegnare le traiettorie di sviluppo della regione per il prossimo decennio».
«L’avvio del confronto con il partenariato e la società civile, da parte della regione Calabria – ha continuato il leader dei costruttori calabresi – deve essere propedeutico all’individuazione di una condivisa e coerente strategia di sviluppo tesa a declinare programmi ed azioni lungimiranti, efficaci ed adeguate alle esigenze del sistema economico e sociale della Calabria».
È soprattutto sull’infrastrutturazione che ha posto l’accento il presidente Perciaccante evidenziando che «sotto il profilo dell’indice di competitività la Calabria si colloca al 17esimo posto in Italia ed al 194esimo in Europa. È dunque sulla qualità, sulla connettività e sull’innovazione digitale della dotazione infrastrutturale (oltre che sulla sua implementazione) che bisogna intervenire con una programmazione adeguata e coerente ai fabbisogni sociali ed economici».
Proprio su questo tema si è positivamente concentrato il confronto dello specifico tavolo partenariale coordinato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo. In particolare, si è concentrata l’attenzione sulle reti di trasporto sulle quali, ha commentato il presidente di Ance Calabria «è necessario intervenire sia per poter essere pienamente dentro la rete ed i corridoi europei che per implementarne i collegamenti multimodali. Una multimodalità fra le reti di collegamento maggiormente strategiche per la nostra regione che deve necessariamente far registrare una più corretta ed efficace integrazione del nostro sistema di trasporto ferroviario, stradale, aeroportuale e portuale non solo per migliorare la mobilità regionale ma, soprattutto, per far crescere la competitività di nostri territori».
«Competitività – ha continuato il presidente Perciaccante – che certamente non può prescindere dal potenziamento e dalla qualificazione dei sistemi di collegamento della dorsale tirrenica e di quella ionica. Così come un elemento centrale per la realizzazione del corridoio europeo scandinavo-mediterraneo, dovrà essere costituito dal Ponte sullo Stretto, che può rappresentare un nuovo asse della politica di sviluppo della nostra regione».
«L’avvio della discussione su questi temi – ha concluso il presidente di Ance Calabria – è un inizio positivo, purché costituisca il punto d’avvio e non di arrivo di una iniziativa volta a cambiare, con il contributo di tutti, il volto della nostra Calabria». (rrm)