Per il progetto Antica Kroton arriva l’ok anche della Regione Calabria che con provvedimento deliberativo ha fatto proprie le schede progettuali rimodulate di intesa con il Ministero della Cultura (MiC)
Si conferma con questo provvedimento la volontà specifica della partnership del progetto, che vede insieme Comune di Crotone, Segretariato Regionale del Ministero e Regione, di dare impulso ad un progetto fondamentale per il futuro del territorio crotonese e che avrà ricadute anche a livello regionale e nazionale.
Il lavoro condotto in questi mesi dall’assessore alla Cultura Rachele Via e dalla Giunta trova, con il provvedimento regionale, la sintesi conclusiva della parte procedurale che ha visto la condivisione dei tre enti.
Non si tratta di un lavoro di poco conto in quanto le modifiche sostanziali riguardano soprattutto le convenzioni, senza le quali non si sarebbe potuto procedere alle attività progettuali.
Una modifica che consente all’amministrazione di poter procedere senza il rischio di perdere fondi ed allo stesso tempo evitando possibili ricadute negative sul bilancio comunale.
Le precedenti convenzioni, infatti, prevedevano che nel caso di non completamento entro i termini previsti l’intero costo dell’intervento cadeva a carico del beneficiario. Oggi nelle nuove convenzioni il completamento è da riferire ai singoli interventi progettuali, il che consentirà di poter procedere con step ben definiti senza correre il rischio di perdere il finanziamento o, ancora peggio, che sia l’ente a doversi poi caricare dell’intera somma.
Non è solo un fatto burocratico dunque che è stato vagliato e affrontato da parte dell’amministrazione e del Mic ma anche un modus operandi che nella forma inizialmente prevista avrebbe messo a rischio non solo il completamento del progetto ma anche la stabilità finanziaria dell’Ente.
Con la delibera regionale, dunque, si può finalmente partire con le attività progettuali.
In cima alla lista c’è il recupero del Castello Carlo V che, come il Segretariato Regionale del Ministero ha precedentemente annunciato, è già un progetto cantierabile.
Seguiranno poi altri cantieri che vanno dagli interventi nel quartiere Acquabona, all’area del parco Pignera fino al collegamento della città con il sito archeologico di Capocolonna