Il vicepresidente della Provincia di Catanzaro, Antonio Montuoro, ha lanciato un appello ai parlamentari calabresi, affinché facciano «quadrato per un intervento mirato sul Governo capace di riportare la Calabria alle urne entro giugno, con adeguate misure anti-contagio a partire dalla dilazione delle giornate di voto».
«Si può fare, si deve fare per ripristinare le condizioni di agibilità democratica che i calabresi meritano» ha aggiunto Montuoro, sottolineando che «la decisione del Governo nazionale di rinviare le elezioni regionali in autunno, tra il 15 settembre e il 15 ottobre, non può essere metabolizzata in silenzio: non ci si può rassegnare a vedere procrastinata questa tormentata 11esima legislatura regionale».
«A fare due conti – ha proseguito il vicepresidente della Provincia di Catanzaro – dovremo aspettare praticamente un anno prima di poter contare su un’assemblea legislativa e una Giunta regionale chiamate a governare nel pieno delle funzioni conferite dal voto dei calabresi: questo è l’intervallo di tempo che si accumula nell’attesa, tra operazioni di voto, convalida degli eletti, formazione dell’Esecutivo, insediamento del Consiglio, bandi per nominare i dirigenti generali. Una situazione inaccettabile».
«La Calabria – ha spiegato – si trova davanti a sfide importanti, come la rimodulazione del Por 2020-2027, la definizione di una buona programmazione per l’utilizzo dei fondi del Recovery fund, per non parlare della gestione dell’emergenza sanitaria conseguente dalla pandemia. Proprio in questo settore, in cui la nostra regione ha mostrato tutta la propria fragilità, è quanto mai necessario l’intervento incisivo di una classe amministrativa che governi con piene funzioni».
«Non sono un consiglio regionale congedato e un Esecutivo titolato ad intervenire solo nell’ordinario – ha concluso – a poter traghettare la Calabria fuori dalla crisi economica e sociale determinate dalla pandemia che ha trascinato ancora più in basso una regione già strutturalmente in difficoltà di tenuta». (rcz)