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Badolato protagonista del primo evento di Skal International Calabria

Badolato

Badolato come destinazione umana e turistica. È così che è stata presentata la città calabrese nel primo evento di Skal International Calabria da Domenico Leuzzi, in qualità di operatore turistico ed attuale vicesindaco del Comune.

Una conferenza con ospiti di livello, che ha saputo stimolare un confronto sui modi innovativi di interpretare e presentare l’offerta turistica Calabrese, integrata ed esperienziale, frutto della visione del costituendo Skal International Calabria, dove, un gruppo di lavoro si occuperà nel far emergere le ricchezze territoriali meno conosciute, con eventi emozionali ed inaspettati da non perdere.  La “mission” del costituendo Skal Tour Calabria è quella di lavorare sul territorio attraverso i nostri “borghi”. Il gruppo di lavoro si occuperà nel formare una rete locale, al fianco degli operatori della filiera turistica e di semplici cittadini, per elaborare un prodotto in grado di proiettarlo verso un mercato internazionale caratterizzato da una visione esperienziale, espressione del “Genius Loci”, la genetica dei luoghi.

«Personalmente – ha dichiarato Domenico Leuzzi – ho avuto l’onere di portare la mia/nostra testimonianza, quella di tanti altri soggetti pubblici e privati operanti nel nostro territorio comunale, sull’esperienza turistica e culturale di Badolato. Il nostro borgo, con il suo eco-sistema circostante e la sua costa bagnata dal Mar Ionio, è già da tempo per tanti/molti una Human & international destination, dove si propone e pratica un turismo attento alle persone, ai luoghi e all’ambiente. Da anni si lavora per una Badolato destinazione di “undertourism”, in antitesi alle destinazioni di “overtourism” commerciali e di massa. Si tratta, in ogni caso, di un percorso lungo e paziente che arriva da lontano. Durante la conferenza, ho provato a tracciare i punti salienti di questo percorso paziente e graduale, con una cronistoria per punti su cosa è stato fatto privatamente e pubblicamente in questi anni».

Nello specifico, si tratta di 1986-1988 / Badolato Paese in Vendita; 1996-1997-1998 / Badolato Paese dell’Accoglienza e della Solidarietà; Dal 2001 / Avvio operativo del progetto “Paese Albergo – Ospitalità Diffusa”; «Negli ultimi 10 anni è stata avviata poi la graduale costruzione dal basso di un Sistema Turistico Locale – ha spiegato Leuzzi – con livelli buoni di sinergia e cooperazione tra operatori turistico-commerciali e culturali, tra settore privato e pubblico. C’è stata una crescita interessante dell’offerta turistica e commerciale, crescita dell’offerta culturale, crescita graduale dei flussi turistici e degli arrivi e delle presenze con un allungamento della stagione turistica locale», mentre «negli ultimi cinque anni «sono stati ospitati e promossi a Badolato diversi Educational/Press Tour di respiro nazionale ed internazionale – patrocinati anche dall’Enit/Ente Nazionale Italiano per il Turismo –  con impegni in diversi Gemellaggi istituzionali, tra cui quello avviato con il Comune di Wetzikon in cui vive una importante parte della nostra comunità badolatese».

«Nel 2019 – ha ricordato Leuzzi – Badolato è stato Borgo FaiPonte fra culture, con circa 5 mila visitatori registrati in 2 giorni intensi di manifestazioni organizzate da un Comitato inter-istituzionale ed inter-associativo nel contesto delle Giornate Fai di Primavera, rientrando anche nel piano di comunicazione nazionale del Fai Italia», mentre nel 2020-2021 è nato il Badolato Slow Holidays, «con un progetto/prodotto integrato “borgo-mare” con nuove idee e strategie per la promozione turistica di Badolato, con azioni di promo-commercializzazione di respiro nazionale con un accordo di alcuni Operatori Turistici locali con il Tour Operator Ego Travel, che punta ad intercettare flussi domestici nazionali sul target mare ma con un prodotto innovativo che combina il tema del turismo dei borghi con il classico turismo balneare».

«Da amministratore pro-tempore – ha poi precisato Domenico Leuzzi – penso, inoltre, quanto sia importante il ruolo del settore pubblico che, tra problemi e idee-progettuali, si tenta di portare avanti in maniera complementare all’offerta e servizi dei privati. Diversi sono ancora i problemi legati alla lentezza della burocrazia e dell’amministrazione pubblica in genere, risorse che andrebbero implementate e destinate meglio ai borghi con un occhio di riguardo alle vere vocazioni e priorità dei territori, con il superamento di atavici problemi infrastrutturali e di mobilità/collegamento. Ecco perché serve destinare più risorse al Sud ed alla Calabria, gestendo il tutto in maniera mirata e puntuale rispetto alle vere priorità, del cosiddetto Pnrr attualmente in fase di discussione in Parlamento». 

«Pensando a Badolato, dal 1997-1998 – ha proseguito – è stato sicuramente importante l’avvio progetti di internazionalizzazione, riqualificazione e valorizzazione del Borgo, con interventi pubblici strutturali volti a tutela e salvaguardare il centro storico. Servono ulteriori risorse da parte di altri Enti & Istituzioni ed interventi per tutelare, riqualificare e valorizzare anche l’enorme patrimonio storico-artistico delle nostre Chiese e delle sue opere interne di notevole prestigio. L’ente pubblico comunale ha supporto e favorito progetti di inclusione sociale, di promozione turistica-culturale; promosso eventi e manifestazioni musicali e culturali di livello; ospitato Summer School, Workshop e Giornate di studi universitarie; avviato Partnership con Università ed altre Associazioni/Organizzazioni. Recentemente abbiamo assistito anche ad un cambio di mentalità istituzionale, verso i borghi e le aree interne, anche da parte degli Enti Pubblici sovra-comunali».

«Diversi – ha aggiunto – sono stati anche i Bandi Ministeriali e Regionali a favore di queste nostre piccole realtà ma penso che servano però piani strutturali nazionali, capaci di far ripartire il Sud diversamente. Di recente, abbiamo presentato progetti in risposta ai Bandi sui Borghi del Mibact e di altri Ministeri, della Regione Calabria e del Gal Serre Calabresi. Abbiamo anche deliberato ed avanzato adesione formale al Club dei Borghi più Belli d’Italia: l’obiettivo è quello di continuare a salvaguardare l’ecosistema del nostro territorio ed il suo patrimonio naturalistico e storico-architettonico, migliorare ed implementare in maniera efficiente i servizi pubblici e continuare a valorizzare Badolato con una visione integrata “Borgo e Marina”».

«Si tratta  – ha spiegato – di interventi mirati a creare in maniera strutturale un Progetto di Borgo-Natura Slow & Smart, in cui si possano combinare tradizione e innovazione, autoctoni e forestieri, lo “Slow” tipicamente mediterraneo dei nostri luoghi e lo “Smart” contemporaneo post-pandemia per continuare ad intercettare nuovi flussi, nuovi arrivi/cittadini, costruendo nuove relazioni e nuova comunità. C’è tanto lavoro ancora da fare ma potremmo dire che oggi Badolato, borgo che rischiava di divenire un “paese fantasma”, sta giocandosi una sua nuova chance per il futuro con un lento processo di rivitalizzazione. Potremmo dire che rappresenta un microcosmo di globalizzazione sostenibile con una nuova comunità interculturale e dove la stessa comunità locale, da sempre vocata all’accoglienza e all’ospitalità, è il vero Genius Loci del luogo (Turismo e Comunità)».

In conclusione alla call-conferenze di Skal International Calabria, in rappresentanza del circuito di operatori turistico-commerciali che operano a Badolato, sono state illustrate le idee-progettuali, le proposte e strategie messe in campo per intercettare nuovi flussi turistici. Sono diverse le azioni già in itinere a/da Badolato. Fino allo scorso 2019 si assisteva ad un crescendo turistico continuo ed interessante.

«La pandemia ha azzerato tutto, ma noi – hanno dichiarato gli operatori di Badolato – che lavoriamo in rete da anni, siamo pronti e vogliamo ripartire dal buon lavoro fatto fin qui, migliorandolo, innovandolo e rilanciandolo su scala nazionale ed internazionale, creando nuove reti di collaborazione e cogliendo le sfide che si prospettano oltre l’Emergenza CoronaVirus. Si punta a: Proporre formule di Turismo da vivere tutto l’anno con proposte di “Travel & Lifestyle” con proposte di Lunghi Soggiorni e formule di turismo esperienziale e residenziale, per ospiti provenienti soprattutto dal Nord Europa; Incentivare il “Turismo delle Radici”, vista l’esperienza già maturata nel campo con gruppi di svizzeri, americani, argentini, australiani, grazie anche a partnership con piccoli T.O. del settore, avviando collaborazioni con Università, Osservatori, Organizzazioni del ramo; Definire progetto “Borgo Wedding”, con esperienze internazionali giù maturate nel campo e purtroppo sospese per via dell’Emergenza Coronavirus, per destinazione di matrimoni, per set fotografici ma anche per cerimonie d’altri tempi rivolti soprattutto a stranieri».

E ancora, «continuare a proporre il borgo come location ideale e naturale per set cinematografici e residenze teatrali o festival come “Insegui l’Arte”: in questi ultimi anni poi Badolato è stata location per set cinematografici, per film o cortometraggi (tra i più famosi “Il Volo” di Wim Wenders, di recente la “Città d’oro” del regista italo-canadese Francesco Giannini), per residenze teatrali come “MigraMenti” grazie alla Compagnia Teatro del Carro. Non sono mancati, assieme alla Pro Loco e alle associazioni locali, i supporti a troupe televisive per programmi o servizi andati in onda su Tv regionali e nazionali; Incentivare formule di Turismo di Prossimità: piano strutturato annuale di escursioni nel borgo, giornate esperienziali tematiche, tour con gruppi/associazioni e scuole grazie a partnership private e pubbliche avviate in questo anni con diversi soggetti, regolamentazione apertura delle Chiese; Turismo Scolastico ed Educazionale con partner che lavorano nel mondo dell’Euro Progettazione con progetti Erasmus+, con partnership private e pubblicate già consolidate con Organizzazioni – tipo Cte/Jump – e Scuole/Università/Associazioni; Migliorare l’offerta di Turismo religioso e culturale, visto l’importante patrimonio storico-artistico e di tradizioni popolari religiose; Gemellaggi e Partnership di valore e di carattere turistico-culturale nazionale ed europeo; Implementare il Turismo Balneare per famiglie per i 3/4 mesi di estate, grazie a progetto Badolato Slow Holiday con pacchetti speciali (volo+soggiorno+servizi in loco) e con prodotto borgo-mare; Aprirsi, in maniera struttura, e dopo aver potenziato servizi pubblici e privati, al mondo del nomadismo digitale e creativo, agli smart-workers e lavoratori atipici con offerte di lunghi soggiorni e con formule di “Holiday Working”; un primo passo in vanti in tal senso è segnato dal supporto attivo al progetto Swap-Poliborgo». (rcz)

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