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Basta Vittime sulla ss 106: Le donne e la Calabria continuano a essere penalizzate

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Il presidente dell’Odv Basta Vittime sulla strada statale 106, Leonardo Caligiuri, ha evidenziato che sia le donne, che la Calabria «entrambe continuano ad essere purtroppo ingiustamente penalizzate. Entrambe non fanno strada. È inconcepibile che ancora oggi le donne in Italia ed in Calabria continuino ad essere discriminate ed è ingiusto che non si riesca ancora ad ottenere una compiuta parità di genere».

Caligiuri, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, ha lasciato dei fiori ed un palloncino rosso lungo la strada statale 106 Jonica a Corigliano-Rossano, esattamente nei luogo in cui il 16 febbraio 2013 persero la vita le sorelle Valentina e Teresa Fiore, rispettivamente di 21 e 25 anni. Un gesto, quello del Presidente, «per ricordare idealmente tutte le donne vittime della Statale 106».

Sono tante le donne che hanno perso la vita sulla strada Statale 106… Il Centro Studi e Ricerche dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dimostra che solo dal 2013 ad oggi sono 93 le donne che hanno perso la vita lungo la s.s.106, costrette, così, ad abbandonare tragicamente sogni, ambizioni e famiglie. Si tratta infatti di lavoratrici, spesso madri. In alcuni casi si tratta, purtroppo, anche di bambine.

«Oltre al Centro Studi “Don Francesco Caporale” – ha affermato il Presidente Caligiuri – ringrazio anche la Fidapa. Bpw Italy, il Distretto Sud Ovest, la Fondazione Fidapa onlus, il Centro Calabrese di Solidarietà, il Centro Antiviolenza “Mondo Rosa”, l’Ande di Catanzaro, l’Anas di Crotone, l’ET Syssita Symposium di Torano Castello per aver organizzato e per aver partecipato a questa iniziativa».

Il Centro Studi politico sociali “Don Francesco Caporale”, infatti, ha organizzato per l’8 marzo l’iniziativa di attaccare, sui guard rail della 106, dei palloncini rossi per ricordare tutte le «donne vittime di una strage le cui responsabilità sono delle istituzioni che non mantengono le promesse fatte».

«Allo stesso modo – ha proseguito il presidente Caligiuri – è opportuno denunciare le condizioni in cui versa la strada Statale 106 nonostante oggi vi sia la grande opportunità del Recovery Fond che rende possibile il finanziamento dell’ammodernamento di questa importante arteria viaria che però resta esclusa per una scelta politica che rallenterà così ogni possibilità di sviluppo concreto per i nostri territori».

«La Calabria e la strada Statale 106 – ha concluso il presidente Caligiuri – sono anch’esse due belle donne che però non fanno strada, non riescono ad emancipare. Fa riflettere, in questo senso, la posizione assunta ieri dalla Svimez e dalla Fondazione Progresso Europa, Riforme che hanno sottoscritto un appello congiunto al Governo affinché rivedano profondamente il Recovery Fund poiché al momento al Sud sono destinate meno risorse che al Nord ed alla Calabria, in pratica, quasi niente! Bisogna, quindi, lottare per i diritti delle donne ma anche per quelli della Calabria, della Statale 106: basta disparità, disuguaglianze ed ingiustizie». (rrc)

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