Il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha lanciato un appello al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, affinché rende la Statale 106 «una delle tappe simboliche del suo viaggio in Italia».
«Anzi – ha rimarcato Biondo – la prima tappa, proprio per dare un segnale forte, partendo da una regione che, purtroppo, nonostante le riconosciute potenzialità, vive ancora adesso una fase di marginalizzazione territoriale e sociale ma che desidera, vuole, pretende di diventare un punto di ripartenza dopo il Coronavirus».
Come riportato da Repubblica, il Premier avrebbe deciso di inaugurare la fase due della sua esperienza alla guida del Governo con un tour in Italia, che è partito proprio dalla Liguria, «con la missione di indicare il percorso giusto per rilanciare il Paese» si legge nell’articolo firmato da Tommaso Ciriaco.
«Non sempre e non solo visitando cantieri garantiti dalle risorse europee, ma anche individuando tappe simboliche per immaginare l’Italia della ripartenza dopo il virus. Con gesti che dimostrino l’attenzione per il lavoro, la questione sociale e l’ambiente, la cultura e la solidarietà», si legge ancora. E proprio su questo punto che parte la “provocazione” del sindacalista: «Mario Draghi accolga questa sfida, lo faccia anche per mandare un messaggio preciso alla criminalità organizzata che imperversa in Calabria e, spesso, ostacola l’apertura dei cantieri e mette a serio repentaglio la conclusione delle opere pubbliche».
«Il sindacato, unitariamente – ha concluso – sarà pronto e disponibile ad accompagnarlo lungo la “via crucis” delle incompiute, delle strade insicure e mortali, delle prime pietre poste e delle cattedrali nel deserto». (rcz)