Adeguate azioni on line sono state attivate dalla rete delle Camere di commercio italiane all’estero, che vantano una radicata presenza in 56 Paesi e relazioni costanti con oltre 70 mila imprese ogni anno. Ne dà notizia il deputato di Italia Viva Nicola Carè, che sottolinea come le Camere di Commercio Italiane all’estero siano strumenti essenziali per vincere la crisi Covid-19, che sta mettendo a dura prova ogni settore economico nazionale.
«Questi essenziali servizi – afferma l’on. Carè, eletto nella circoscrizione estera Africa Asia Oceania Antartide – si affiancano alle tradizionali attività di contatto con le comunità d’affari nel mondo. Si tratta di utilizzare questa grossa crisi come opportunità, dando vita ad un approccio nuovo, di smart-personalization, che va sostenuto e soprattutto diffuso. Grande preoccupazione desta proprio il made in Italy, in particolare il comparto relativo alle piccole e medie imprese, che hanno bisogno oggi più che mai di un’assistenza continuativa all’estero poiché spesso meno competenti nell’uso dei servizi digitali».
«Per questi motivi – ha proseguito il deputato di Italia Viva – ho presentato con l’on. Ungaro un emendamento specifico al Decreto Legge “Liquidità” relativo al suo articolo 13 proprio per supportare l’azione della rete delle CCIE. Si tratta di un programma straordinario di interventi per 8 milioni di Euro, integrativo di quelli già in corso, per garantire servizi ulteriori, come attività di informazione per l’emergenza del CoVid19, di business matching, di assistenza e di supporto on line alle PMI, nonché formazione rivolta alle comunità di affari attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali. Costantemente coinvolto in Parlamento e di più come membro di Italia Viva, per potenziare queste preziose risorse di cui il Sistema Italia ha estremo bisogno». (rp)