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CATANZARO – Giannuzzi (Confartigianato Imprese Cz): Senso civico per salute e imprese

Giannuzzi

Innocenza Giannuzzi, vicepresidente di Confartigianato Imprese Catanzaro, ha sottolineato che «questa pandemia possiamo sconfiggerla solo insieme. Dimostriamo senso civico e rispettiamo le regole per salvaguardare la nostra salute e le nostre imprese!».

«Come i bimbi con i pastelli – ha detto – anche chi ci governa continua a giocare con i colori: si va dal rosso all’arancio, poi dall’arancio al giallo e, ora, probabilmente si tornerà ai primi due per frenare le uscite convulse degli ultimi giorni, che hanno destato non poche preoccupazioni. Se da una parte la diatriba sull’apertura delle scuole continua a catturare l’attenzione, dall’altra la spasmodica volontà di ritrovare la normalità prende il sopravvento sul timore del Covid-19.  Strade affollate, assembramenti e utilizzo scorretto della mascherina non sono altro che situazioni che favoriscono il proliferare del virus».

«Nella prima ondata pandemica – ha aggiunto Giannuzzi – noi italiani siamo stati un modello esemplare, abbiamo rigidamente rispettato le regole e fatto sacrifici innumerevoli per arrestare la pandemia e fermare i decessi, perché adesso ci stiamo facendo sfuggire la situazione di mano? La tanta agognata normalità purtroppo ancora è lontana. Confartigianato Imprese Catanzaro invita i cittadini a tenere dei comportamenti prudenziali, soprattutto nel fine settimana, per garantire a tutti la tranquillità e per evitare restrizioni drastiche che porterebbero alla chiusura definitiva di tante imprese».

«Questa battaglia si vince insieme – ha proseguito –. E solo se ognuno di noi adotterà le opportune regole di comportamento, potremo uscire da questo tunnel. Dimostriamo che non abbiamo bisogno e necessità della balia, ma che i calabresi sanno autogestirsi, sanno affrontare il problema con spirito di coesione sociale, economico e produttivo! Ancora la strada è lunga, il nostro sistema sanitario non efficiente al 100%, non mettiamo a rischio i nostri operatori sanitari, i nostri anziani, noi stessi e il modo della piccola e media impresa calabrese».

«Non si vive di sussidi e di una tantum – ha concluso – si vive di economia. È difficile dover rinunciare a quella dimensione sociale a cui siamo abituati durante le feste natalizie, certo, ma per quest’anno dobbiamo limitarci, se vogliamo arginare la pandemia e buttare le basi di un nuovo 2021, lontani dal colore rosso». (rcz)

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