Proseguono, con successo, i percorsi di Tessere di Comunità, il progetto finanziato dai fondi Cei 8×1000 di Caritas Italiana e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace, che si propone come fine quello di “curare” i legami per rendere le comunità vive, attraverso una serie di incontri settimanali in cui le famiglie sono protagoniste e possono donare, condividere, scambiare, emozioni, sentimenti, valori.
Da lunedì 3 maggio, infatti, dalle 18 alle 20, nei locali della parrocchia Madonna di Pompei, si svolgeranno cinque incontri dedicati alle coppie di fidanzati: uno spazio d’incontro e una occasione di confronto per fortificare e irrobustire il rapporto di coppia, alla ricerca profonda dei valori che stanno alla base di questo “legame”.
«Si interviene con le coppie a ragione del fatto che secondo il nostro punto di vista la relazione di coppia è un sé drammatica – ha spiegato la referente del progetto “Tessere di Comunità”, Cristina Marino – poiché impegnata a tenere insieme le differenze originarie dell’umano, quelle di genere, per questo motivo la coppia è attraversata da crisi e conflitti che non vanno temuti e allontanati ma anzi affrontati e allontanati».
Scopo degli incontri, è quello anche di valutare il significato dell’essere coppia valutando i legami intergenerazionali quindi la famiglia di lei, la famiglia di lui la nuova famiglia che si va a costituire.
Tra le attività già avviate, i percorsi con le coppie rientrano nei programmi di Enrichment familiare elaborati dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano. Azioni, programmi e iniziative possono essere approfonditi attraverso la pagina Facebook del progetto “Tessere di Comunità”. (Il numero a cui rivolgersi per ulteriori informazioni è 0961 557270, oppure su Skype: tessere di comunità).
Nelle scorse settimane, inoltre, è stato positivamente attivato il progetto che si articola in percorsi psico-educativi con le famiglie, con i genitori di figli adolescenti, con i ragazzi e le ragazze che si mettono a nudo: gli operatori del CSS si propongono di intrecciare reti di partecipazione e appartenenza, favorendo occasioni di incontro e condivisione tra le variegate “tessere” di cui si compone la Comunità (persone, famiglie, parrocchie, operatori pastorali, servizi sociali) per costruire legami forti e generativi. Negli accoglienti ambienti del Centro calabrese di solidarietà, in via Lucrezia della Valle – nel rigido rispetto delle norme anti-covid – continuano a svolgersi gli incontri con gli adolescenti alle prese con le proprie emozioni (ogni mercoledì dalle 15 alle 17) e con i genitori di figli adolescenti (ogni giovedì dalle 17 alle 19). (rcz)